Cronaca

E’ stato il consumo “anomalo” di carburante ad attirare l’attenzione degli organi comunali preposti al controllo. Ed in effetti, oltre al già consistente esborso che le casse comunali devono affrontare per il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, particolarmente oneroso anche per le trasferte alla discarica di contrada Volpe a Catania che giornalmente gli autocompattatori devono fare, ci si sono messi due autisti del COINRES, impiegati presso la sede di Bagheria, a complicare la situazione.

I Carabinieri del Nucleo Operativo di Bagheria venerdì 24 gennaio hanno seguito gli autocompattatori del COINRES di Bagheria, per verificare cosa succedeva. Accodandosi ai mezzi nella trasferta per Catania; dopo che gli autocompattatori avevano portato i rifiuti in discarica, i Carabinieri hanno notato una “strana” sosta: due mezzi infatti, intorno alle 07:00 del mattino, si sono fermati in un luogo insolito, una sorta di piazzola di sosta, mentre gli autisti scomparivano alla vista dei militari.

Avvicinatisi per verificare cosa stesse accadendo, i Carabinieri hanno constatato con sorpresa che i due autisti, M. B. nato a Bagheria, classe 1978, ivi residente e R. A. nato a Palermo, classe 1967, residente a Bagheria, muniti di tubi e bidoni in plastica stavano cercando di asportare il gasolio dai due autocompattatori.

A quel punto i due sono stati dichiarati in stato di arresto e condotti, con l’ausilio dei colleghi dell’Arma di Catania, nella Caserma di Fontanarossa, nelle cui camere di sicurezza sono stati trattenuti in attesa del processo per direttissima che si è svolto nella mattinata del sabato 25 gennaio.

All’esito dell’udienza gli arresti sono stati convalidati, il M. B. ed il R. A. hanno scelto di patteggiare una condanna a 4 mesi.

Il giudice ha disposto altresì nei loro confronti l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. 

Da informazioni in nostro possesso l'ingegnere G. M. sta per essere ufficialmente licenziato dal comune di Bagheria: il provvedimento è stato già assunto dalla competente commissione di disciplina dei dirigenti , organismo formato dalla dr.ssa Laura Picciurro, dalla dr.ssa Vincenza Guttuso e dal dottore Costantino Di Salvo che ne è il presidente. 

La commissione riunitasi il 17 gennaio scorso, in base ad un articolo del contratto della dirigenza, che prevede il licenziamento dei funzionari anche in attesa di una sentenza, ha deciso che nella vicenda balzata agli onori della cronaca qualche mese fa, esistono i presupposti per il licenziamento dell'ingegnere G. M.

La relazione sul provvedimento è stata trasmessa al sindaco con una 'personale riservata': spetterà ora alla Giunta comunale prendere semplicemente atto del provvedimento e renderlo esecutivo. 

Ricordiamo che l'ing. G. M. venne fermato con tremila euro in tasca il 9 ottobre dello scorso anno in un bar di Casteldaccia subito dopo avere incontrato la responsabile di una cooperativa sociale di Ficarazzi, con l'accusa di concussione.

Le banconote, segnate preventivamente dai Carabinieri, sarebbero state il frutto di una tangente versata dalla cooperativa per accelerare l'emissione di un mandato di pagamento.

Nel loro comunicato i Carabinieri parlarono di fermo in flagranza di reato: subito dopo il fermo ci fu una sosta presso la caserma dei Carabinieri di Bagheria, per i primi riscontri investigativi, dopodichè Mercadante venne condotto agli arresti presso la propria abitazione, ottenendo nei giorni successivi la completa libertà.

Da qualche giorno girava voce che l'ingegnere G.M. intendesse spontaneamente dimettersi.

 

Nel corso di un servizio di controllo economico del territorio, i “Baschi Verdi” del Gruppo Pronto Impiego della Guardia di Finanza di Palermo, in Villabate (PA), hanno sequestrato circa 6.400 kg. di G.P.L., contenuto in 416 bombole di varia capacità.

I militari sono intervenuti presso una rivendita di bombole di gas, dopo avere notato che un soggetto intento a sistemare bombole di Gas sul ciglio della strada, nelle immediate adiacenze di un locale, richiedendo al titolare l’esibizione della documentazione attestante le autorizzazioni prescritte per la detenzione e la vendita di questi prodotti pericolosi, nonché della certificazione di prevenzione incendi rilasciata dai Vigili del Fuoco. 

Dal controllo le Fiamme Gialle hanno appurato che la rivendita era sprovvista delle necessarie autorizzazioni e, in particolare, del certificato prevenzione incendi, riscontrando che l’unica autorizzazione posseduta risaliva a oltre 15 anni addietro (1998) e non era stata mai più rinnovata.

Il certificato di prevenzione incendi è il documento rilasciato dal Comando dei Vigili del Fuoco, su istanza dei soggetti responsabili delle attività interessate, che attesta il rispetto delle prescrizioni previste dalla normativa di prevenzione incendi e la sussistenza dei requisiti di sicurezza antincendio nei locali, attività, depositi, impianti ed industrie pericolose, individuati, in relazione alla detenzione ed all'impiego di prodotti infiammabili, incendiabili o esplodenti che comportano in caso di incendio gravi pericoli per l'incolumità della vita e dei beni.

Tenuto conto dell’inosservanza delle prescrizioni di sicurezza, i Finanzieri hanno proceduto al sequestro del materiale ed alla denuncia a piede libero del titolare dell’attività commerciale, un palermitano di 43 anni, per la violazione della legge n. 134 del 2006 che prevede per i titolari di attività soggette al rilascio del certificato di prevenzione incendi, che omettano di richiedere il rilascio o il rinnovo del certificato medesimo, l'arresto sino ad un anno o l'ammenda da 258 euro a 2.582 euro, quando si tratta di attività che comportano la detenzione e l'impiego di prodotti infiammabili, incendiabili o esplodenti, da cui derivano in caso di incendio, gravi pericoli per l'incolumità della vita e dei beni.
 

Nella mattinata di oggi i Carabinieri di Catania hanno proceduto all'arresto di due autisti del Coinres che, provenienti da Bagheria, avevano appena finito di conferire i rifuti dei loro autocompattatori presso la discarica di contrada Volpe a Catania: i due M.B. e R.A. sono stati sorpresi dai carabinieri mentre stavano  tentando inequivocabilmente di travasare gasolio dai serbatoi dei mezzi del Coinres in taniche vuote.

L'operazione condotta di concerto tra i carabinieri di Bagheria e quelli di Catania, fa seguito ad una serie reiterata di segnalazioni e di denunce fatte dalla nostra amministrazione che in più occasioni aveva notato ammanchi o consumi ingiustificati di carburante.

I due dovranno comparire davanti al GIP che dovrà convalidare il fermo: il comune sta provvedendo ad inviare altri autisti a Catania per recuperare i due compattatori rimasti senza conducente.

Si ipotizza che il danno prodotto ascenda a circa 70.000 euro in un solo anno.

L'amministrazione ha già dichiarato che si costituirà parte civile nell'eventuale procedimento giudiziario contro i due dipendenti..

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