Cronaca

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Palermo hanno tratto in arresto in esecuzione dell’ ordinanza di custodia cautelare in carcere Lo CocoTony Bartolo Massimo, nato a Santa Flavia (Pa) , classe 1971, in quanto responsabile, in concorso con BASILE Anna Maria Assunta, già tratta in arresto il 29 luglio, dei reati di detenzione illegale di armi e munizioni nonché ricettazione.

Qualche giorno fa all'interno della  trattoria 'All'ancora' che il Lo Coco  gestiva assieme alla Basile  in località Solanto (fraz. di Santa Flavia), gli inquirenti in base a ricerche mirate, avevano scoperto un ambiente che veniva di fatto utilizzato come una sorta di poligono di tiro o, più semplicemente, una stanza insonorizzata e protetta dove veniva testata l'efficienza di alcune armi.

Nel corso della perquisizione nel locale veniva rinvenuta in una intercapedine ricavata nella legnaia in vicinanza del forno per le pizze, una Beretta cal. 9 corto, che nell'agosto dello scorso anno era stata rubata ad un vigile urbano palermitano.

Erano stati anche trovati munizioni e bossoli che provavano come quella sorta di covo fosse un ambiente in piena attività: inquietante per gli inquirenti anche la presenza di un tubo in acciaio che correva parallelamente al soffitto ad una certa altezza da terra e che terminava con un gancio.

Naturalmente le ricerche si stanno concentrando per accertare se l'arma Beretta abbia sparato in qualche evento criminale e a cosa servisse effettivamente quel locale.

Il Lo Coco è noto alle forze dell'ordine anche perchè nel 2007 era stato arrestato in una retata antimafia della Polizia, che si era sviluppata nel territorio tra Bagheria ed Altavilla: l'uomo era solito accompagnarsi a personaggi che gravitavano nell'ambiente mafioso, e alla luce della scoperta di questi giorni pare che questi rapporti non fossero mai venuti meno.

Fatto sta che gli inquirenti hanno avuto qualche input: o una intercettazione o la rivelazione di qualche collaborante, perchè le indagini sono state molto mirate.

 

Attività commerciali, terreni, fabbricati, magazzini e disponibilità finanziarie, per un valore complessivo di poco meno di 3 milioni di euro, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Palermo in esecuzione di tre distinti provvedimenti emessi dalla locale Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale a carico di altrettanti soggetti ed a seguito di accertamenti economico – patrimoniali svolti dal G.I.C.O. del Nucleo di polizia tributaria del capoluogo siciliano nell’ambito di indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Palermo .

Un primo sequestro ha riguardato un sessantatreenne originario di Altofonte (PA), già condannato in via definitiva dalla Corte di Appello di Palermo nel 1997 e sottoposto a misura di prevenzione personale e patrimoniale nel 2004, poi arrestato nel 2010 con l’accusa di intestazione fittizia di beni - per essere stato il gestore “di fatto” di molte imprese di costruzioni gestite attraverso imprenditori compiacenti - ed ancora ad aprile 2013 per associazione mafiosa, perché ritenuto elemento di spicco della famiglia mafiosa di Altofonte.
Tra i beni in sequestro vi sono 13 unità immobiliari (terreni, fabbricati e magazzini) in Altofonte (PA), 2 autoveicoli e disponibilità finanziarie (conti correnti, depositi a risparmio e polizze assicurative), per un valore complessivo di circa 2,4 milioni di euro.

Il secondo sequestro è stato eseguito nei confronti di altro sessantatreenne palermitano, tratto in arresto a luglio 2012 e successivamente rinviato a giudizio per associazione mafiosa, in quanto ritenuto appartenente alla cosca di Ventimiglia di Sicilia, per conto della quale organizzava atti intimidatori per finalità estorsive.

A suo carico sono stati posti in sequestro una autofficina a Trabia (PA) ed un libretto di deposito, per un valore complessivo di circa 105.000 euro.

Il terzo sequestro è stato eseguito nei confronti di un imprenditore sessantunenne di Palermo, ritenuto esponente di spicco della famiglia mafiosa dell’Acquasanta – Arenella, arrestato ad aprile 2012 e a gennaio 2013 per estorsione aggravata per avere taglieggiato commercianti palermitani.

Nei suoi confronti sono state sequestrate due società con sede a Palermo e Carini (PA), operanti nel settore della distribuzione di prodotti per la casa, ritenute nella sua diretta e piena disponibilità, ancorché formalmente intestate a terze persone, per un valore complessivo di circa 350.00 euro.
 

La polizia ha sequestrato cinque quintali di hashish ad un agricoltore di Villabate, Salvatore Damiano, 48 anni, che è stato arrestato. L’operazione è avvenuta nell’ambito di servizi di controllo del territorio della polizia su mezzi-civetta dell’Antidroga. 

Ieri mattina, durante un pattugliamento delle strade d’accesso alle zone di villeggiatura nell'hinterland palermitano (attività ancor più intensificata negli ultimi tempi, dato l’avvicinarsi del Ferragosto), gli uomini dell'antidroga notavano, dopo la barriera autostradale di Buonfornello, un autocarro con alla guida un uomo, che appena giunto alle spalle dell’auto-civetta, iniziava con insistenza a “lampeggiare” e ad usare il segnalatore acustico per far spostare l’autovettura della polizia. 

Dopo averli sorpassati a destra, non soddisfatto, affiancava l’autovettura dei poliziotti, iniziava ad inveire ed a gesticolare.

Gli agenti a quel punto decidevano di fare accostare il camionista, iniziando un controllo su lui e sull’autocarro. L’uomo, una volta compreso di trovarsi di fronte a poliziotti, cambiava immediatamente atteggiamento e toni, divenendo gentile e conciliante.

Gli accertamenti effettuati alla banca dati delle forze dell'ordine davano esiti positivi segnalandolo come pregiudicato con precedenti penali per associazione a delinquere.

Così gli agenti hanno deciso di accompagnare l'aurotrasportatore alla caserma “Pietro Lungaro” per approfondimenti. In caserma, l’autocarro veniva parcheggiato nel piazzale antistante dove era in corso l'addestramento di alcune unità cinofile.

E' stato a quel punto che il cane antidroga “Nembo”, avvicinatosi al camion, iniziava spasmodicamente ad agitarsi ed a cercare di salire sul pianale del mezzo che apparentemente trasportava patate.

Il controllo ha portato al ritrovamento di 500 chili di hashish per un valore al dettaglio di oltre 2.000.000 di euro. 

Va ricordato che segnalazioni del cosiddetto 'anonimo napoletano' hanno portato negli ultimi due anni a sequestri di ingenti quantitativi di droga, hashish e cocaina soprattutto, nel tratto di autostrada da Bagheria a Palermo.

da livesicilia.it

A seguito di una complessa attività d’indagine, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Palermo hanno tratto in arresto, per i reati di detenzione illegale di armi e munizioni nonché ricettazione BASILE Anna Maria Assunta, classe 1971, commerciante di Santa Flavia.

I Carabinieri hanno effettuato una perquisizione all’interno del ristorante “All’Ancora”, sito sulla SS 113, nella disponibilità della menzionata e del compagno convivente, anche lui classe 1971, al momento irreperibile.

Durante la perquisizione, a cui hanno partecipato anche i Carabinieri del Nucleo Cinofili, che hanno fornito un contributo determinante, nonché quelli del Nucleo Artificieri, sono state rinvenute, abilmente occultate all’interno di alcune intercapedini, oltre a diverse decine di munizioni di varie armi sia corte che lunghe, anche una 1 pistola “Beretta” modello 84 F calibro 9 corto, munita di caricatore con nr. 13 cartucce dello stesso calibro.

L’Arma era stata abilmente nascosta nel vano legnaia sottostante il forno del ristorante – pizzeria.

Dagli accertamenti in banca dati, è risultato che la pistola era stata rubata nell’agosto del 2012 dall’abitazione di un agente della Polizia Municipale di Palermo.

alt

Nel seminterrato dello stabile è stata ritrovata anche una stanza, con le pareti totalmente insonorizzate con lastre di polistirolo e chiusa da una porta in legno anch’essa insonorizzata.

Dentro la stanza sono stati ritrovati, e quindi sottoposti a sequestro, diversi bossoli di proiettile cal. 9 oltre ad una confezione di tappi per orecchie, comunemente usate all’interno dei poligoni di tiro. Conficcati nel muro, inoltre, sono state rinvenute delle ogive compatibili con i bossoli ritrovati, chiaro segno che l’ambiente è stato recentemente utilizzato quale poligono di tiro artigianale, dove veniva provata l’efficienza di armi da sparo su cui sono in corso le indagini dei Carabinieri.

All’interno della stanza è stato ritrovato inoltre, un grosso palo, posto a pochi centimetri dal soffitto alla cui estremità vi è un gancio, sul cui uso si sta tentando di fare chiarezza.

Sono tutt’ora in corso, infatti, gli accertamenti tecnici da parte dei Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Palermo, tese ad evidenziare eventuali tracce ematiche o biologiche. L’arma e le munizioni saranno inviate al RIS di Messina per verificare se siano state utilizzate in altri eventi delittuosi.

L’esercizio commerciale, che era regolarmente aperto al pubblico, è stato sottoposto anche a controllo da parte del NAS di Palermo che, oltre a sequestrare circa 70 Kg di pesce conservato in pessime condizioni, ha predisposto la chiusura in conseguenza delle precarie condizioni igienico – sanitarie riscontrate.

La donna è stata arrestata e sottoposta agli arresti domiciliari. Nella mattinata di ieri, a seguito della celebrazione del rito per direttissima, il giudice ha convalidato l’arresto, sottoponendo la stessa alla misura cautelare dell’obbligo di dimora a Santa Flavia nonché a quello di firma.

IL compagno convivente della BASILE, che gestiva congiuntamente alla donna il ristorante, ancora irreperibile, è stato denunciato per i medesimi reati. 

 

                                                                    VAI AL VIDEO

 

 

Altri articoli...

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.