Politica

Si è svolto lungo l'intera giornata di ieri un serrato confronto tra i dirigenti dell'Ufficio Tecnico e dell'urbanistica, il sindaco Lo Meo, che detiene anche la delega dell'urbanistica, e l'avv. Francesco Lupo, che ha rappresentato il comune di Bagheria in questa vicenda del Piano regolatore.

A conclusione della giornata il sindaco Lo Meo, da noi raggiunto telefonicamente, ci ha dichiarato:" Nel momento in cui l'abbiamo richiesto, valuteremo con molta attenzione il parere dell'Assessorato: non può sfuggire però il particolare che la sezione consultiva del C.G.A. cui l'assessorato aveva chiesto lumi, di fatto non fornisce risposte dirimenti, limitandosi a concludere testualmente:" la Sezione dichiara non esservi luogo a rendere il parere richiesto, potendo le questioni prospettate essere fatte oggetto di ricorso in ottemeperanza alla Sezione giurisdizionale di questo consiglio, ai sensi dell'art. 12 comma 5, del codice del processo amministrativo".

"Ma anche l'Assessorato - ha continuato Lo Meo- a conclusione del proprio parere indica quale sia la strada maestra da percorrere per superare "l'impasse" laddove, a conclusione della nota pervenutaci, scrive: "E' del tutto evidente che questo indirizzo interpretativo, cui si attiene questo Dipartimento, porta a dare prioritaria attenzione all'esigenza di dotare il territorio di uno strumento urbanistico valido e aggiornato. Esigenza questa alla quale si presterà il massimo impegno istituzionale, certi di ricevere puntuale positivo riscontro da parte di detta Amministrazione comunale."

"Questa chiara ed autorevole sollecitazione - ha aggiunto il sindaco - ci porterà a lavorare con sempre maggiore lena alla definizione del nuovo P.R.G., al punto  che pensiamo di potere anticipare la scadenza che ci eravamo sinora dati del mese di maggio 2012 per l'adozione del piano da parte del consiglio."

"Nel contempo - ha concluso il sindaco - esamineremo senza pregiudizio alcuno i piani di lottizzazione presentati da alcuni cittadini in base alla pianificazione urbanistica del 1976, fermo restando che assieme agli uffici dovremo valutare le leggi, le norme e i regolamenti che in questi 35 anni sono intervenuti in materia urbanistica e che potranno influenzare e limitare  l'applicabilità di previsioni urbanistiche formualte oltre quaranta anni fa; non è inopportuno ricordare che il piano approvato nel 1976 era stato adottato dal consiglio comunale nel 1972, e l'incarico di redazione era stato affidato ancora prima, quando non solo le normative ma anche lo spirito e la filosofia che stavano dietro le scelte urbanistiche si riferivano ad una Bagheria che aveva altri bisogni ed altre esigenze".

 

 

Bagheria lì 24/02/2012

Al Sig. Sindaco del Comune di Bagheria
Dott. Vincenzo Lo Meo

I consiglieri comunali dell’UDC, Gaetano D’Agati, Caterina Vigilia, Marco Sciortino, Antonio Scaduto avendo appreso da fonti autorevoli di stampa che ieri 23 febbraio 2012 si è svolto un incontro in sala giunta con il Partito democratico per avviare un confronto sul possibile ingresso da parte del PD in giunta.

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Intendono precisare che la presenza del dott. Giannicolò Tomasello era solo a titolo “personale” in quanto i sottoscritti non gli riconoscono la fiducia a svolgere e a rappresentare il Partito e pertanto il gruppo in nessuna riunione politica, così come pubblicamente dichiarato nel documento del 21 gennaio 2012. 

Anche perché ad oggi ci risulta che il dottor Tomasello è “dimissionario”, in quanto le stesse sono state dichiarate irrevocabilmente nel corso della riunione del 17 febbraio 2012 in Segreteria provinciale. 

 


firmato i consiglieri comunali:

D’Agati Gaetano
Scaduto Antonino
Sciortino Marco
Vigilia Caterina

                                                                                       Nella foto da sinistra a destra: Vincenzo Lo Meo, Pierferdinando Casini, Giannicolò Tomasello
 

E' iniziato stasera alle ore 18.30 in sala giunta il primo confronto diretto tra il partito democratico e il sindaco Lo Meo. Per il partito democratico erano presenti oltre al segretario Laura Maggiore ed al capogruppo Daniele Vella, anche il consigliere Pietro Pagano e Gianni Scannavino.

Alla riunione ha preso parte anche Giannicolò Tomasello che ha informato i presenti di essere stato riconfermato segretario dell'UDC, e di rappresentarlo quindi a pieno titolo, dopo le note polemiche seguite al voto dei consiglieri del Partito sul Piano Regolatore e la loro successiva "sospensione" che aveva innescato una serie di dure prese di posizione e di ritorsioni all'interno del partito.

Pare però che proprio nelle stesse ore si stesse svolgendo una riunione molto partecipata di "frondisti" dell'UDC, spia di un clima niente affatto sereno all'interno del gruppo dirigente.

Gli esponenti del Partito democratico hanno illustrato  i contenuti del loro documento, che ha trovato apprezzamento e consensi anche per la parte più delicata che riguarda l'azzeramento della giunta.

E' stato toccato anche l'argomento del P.R.G. alla luce della nota dell'Assessorato al Territorio che rimanda al piano del 1976, ed il sindaco ha confermato che un orientamento verrà assunto sin da domani in sintonia con i legali, i dirigenti del settore urbanistico e i gruppi consiliari, per decidere, se possibile, di percorrere una linea comune.

La riunione si è conclusa fissando un appuntamento allargato all'intera coalizione per lunedì prossimo 27 febbraio.

Ritorna il sindaco Lo Meo da una breve vacanza e riparte il confronto politico per avviare la cosiddetta Fase due, espressione che contiene l’implicito significato che la fase uno, che ci siamo messi alle spalle, non è stata granchè.

L’obiettivo è quello non facile di rilanciare una amministrazione da due mesi alla paralisi, per l’assenza di due assessori decisivi, ma non solo: per la pochezza di proposta politica e di capacità operativa dell’amministrazione che sta emergendo in tutta la sua gravità.

I problemi sono gravi e seri, ma li aggrava il fatto per esempio, che la giunta non si riunisce dal 30 dicembre 2011, con il risultato che i problemi vengono lasciati marcire.

  A rendere la situazione ancora più delicata le polemiche sugli incarichi di “consulenza alla progettazione”, (così sono stati definiti in consiglio dall’assessore Ferrante), in visibile imbarazzo nel dovere giustificare il fatto che sono state cancellate spese importanti ma sbrigativamente liquidate come non essenziali, mentre si continua nel vecchio sistema clientelare di trovare risorse e soluzioni solo per i problemi degli amici di partito.

Ed i locali del comune, in cui da tempo non vengono effettuati i lavori di pulizia per un problema di appalto scaduto e non ancora rinnovato, sono un po’ l’immagine dell’andazzo cui un po’ tutti si adeguano.

Ma torniamo alla crisi: il Partito democratico ha definito la propria posizione in un documento che nella giornata di mercoledì 22 febbraio è stato sottoposto al sindaco.

Tre le condizioni fissate dal coordinamento del partito per potere aderire all’invito di entrare a far parte dell’amministrazione.
- Un programma che abbia come asse portante l’accelerazione dell’iter del PRG e la sua rapida adozione, così come sinora è avvenuto.
- La richiesta che l’ingresso del Partito democratico in giunta deve essere condivisa da una manifesta volontà di tutti i partiti dell’attuale coalizione: insomma se ci sono “mal di pancia” che vengano fuori, altrimenti è meglio non andare avanti.
- Ed infine che si riparta da zero, facendo “tabula rasa” dell’attuale giunta con dimissioni di tutti gli assessori per ricominciare a scrivere un nuovo capitolo.

Non sappiamo come Lo Meo e gli altri partiti reagiranno a queste condizioni e lo vedremo nei prossimi giorni.
Per ora si può solo dare conto di tensioni e divergenze che stanno attraversando trasversalmente partiti di maggioranza e di opposizione.

A partire dall’U.D.C., dove la situazione di “stand by” o di forzata “afasia”in cui si trova costretto il segretario cittadino Nicolò Tomasello, è stata superata affidando, da parte della segreteria provicniale, il ruolo di portavoce unico a Filippo Tripoli.

L’UDC è il partito all’interno del quale sussistono le maggiori perplessità circa il ventilato ingresso del PD: i “perplessi” temono che ad imbarcare in maggioranza un partito in cui coesistono quattro anime potrebbe creare più problemi di quanto non ne risolverebbero, con il rischio altresì di creare frizioni con i Democratici x Bagheria, alleati della prima ora.

Ma a dividere c'è anche la posizione del Partito Democratico sul PRG, che molti nell'UDC non condividono.

Anche l’Altra Bagheria, morde il freno, e non solo per la questione PD: quattro consiglieri e un solo assessore, sinora c’è voluta tutta la capacità di persuasione di Lo Meo per tenerli a freno, ma ci sono segnali che mostrano una insofferenza crescente per un ruolo di comprimari che i consiglieri del gruppo, date le circostanze, sono costretti a ricoprire.

Anche all’interno dei consiglieri del Pid si comincia a manifestare qualche crepa non si capisce se per diversità di opinioni sulle strategìe da perseguire o per piccole rivalità interne: non è passato inosservato il fatto che Giacinto Di Stefano non abbia firmato il documento sottoscritto da tutta l’opposizione in cui si chiede al sindaco di revocare gli incarichi conferiti.
Non solo ma l’intervento fatto da Gino Di Stefano nella seduta consiliare di lunedì scorso sull’argomento incarichi, contenente la sottolineatura all’amicizia e alla professionalità dei “prescelti”, sembrava volere rimarcare una sostanziale differenza di opinione con gli altri consiglieri del partito, almeno su questo argomento.

Insomma ci sono tutti gli ingredienti per fare arrivare la paralisi dai quasi due mesi ai quasi tre mesi.

 

 

 

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