15-06-09 La ProLoco di Santa Flavia: 26, 27 e 28 giugno organizza "La Sagra della Zagara"
Abbinate a tale manifestazione sono previste:una sfilata per le strade cittadine di persone in abiti di varie epoche storiche dedicata ai Filangeri “Immaginando i Filangeri...”, che sarà accompagnata da gruppi folcloristici; (associazione sbandieratori di Caccamo) una mostra fotografica intitolata “IERI E OGGI” che ritrae i luoghi e le persone del nostro territorio, attraverso la quale raccontare le storie passate di Santa Flavia; di una gara di “granita”, per una sana competizione tra gli artigiani del luogo, i quali dovranno usare esclusivamente i limoni prodotti in loco, sarà arricchita con la partecipazione dell’associazione dei carretti siciliani di bagheria e il gruppo folcloristico di Casteldaccia; e uno spettacolo musicale che darà la possibilità a tutti gli appassionati di canto e musica locale di esibirsi mettendo in mostra le loro qualità professionali.
La "Sagra della Zagara” nasce a Santa Flavia, Comune dell’interland palermitano. Durante gli anni “50 e nel suo contesto prevedeva anche l’elezione della più bella ragazza flavese cui veniva dato il titolo di “Reginetta della Zagara”. Era il tempo in cui il mercato, sia esso nazionale che internazionale, premiava l’agricoltura che, a Santa Flavia, unitamente alle imprese di pesca di Porticello (frazione di questo Comune) che all’epoca cominciava a trasformarsi da piccola pesca di costa in pesca d’altura, rappresentavano gli anni portanti dell’economia locale.
E’ opportuno ricordare che intorno a quel periodo, prima della cementificazione selvaggia degli anni ”60 e “70, il territorio del Comune di Santa Flavia veniva incluso nell’ambito territoriale palermitano meglio conosciuto come la felice “Conca D’Oro”.
Quel profumo inebriò ed ammaliò un turista tedesco certo di non poco conto, tale Wolfgang Goethe, tale da ispiragli le stupende pagine della sua opera “Viaggio in Italia” dove la Sicilia, e la “Conca D’Oro” in particolare, avevano uno spazio del tutto speciale. Ancora oggi, grazie a Dio, Santa Flavia mantiene il ricordo di questa felice epoca, che non è stato scalfito dall’abusivismo edilizio, qui contenuto, quasi fisiologico.
La nobiltà e la migliore borghesia palermitana non a caso hanno scelto le contrade di Bagheria e Santa Flavia per costruire le ville settecentesche e quelle liberty.
Si voleva godere profondamente quell’aria nei luoghi che l’intenso profumo della zagara rivestiva e rendeva unici ed irripetibili.
La Sicilia e Santa Flavia in particolare, devono tantissimo a questo fiore; giusto allora riproporlo, riprendendo una festa inspiegabilmente interrotta negli anni “60, riproponendo la sagra della zagara che miri a valorizzare un territorio che coniuga con naturalezza, nella sua continuità storica, lo stile fenico-greco-romano con lo stile neoclassico e liberty delle sue ville.
Il Comitato S. Anna con l’ausilio dell’associazione turistica Pro Loco di Santa Flavia, intende ripristinare la "Sagra della Zagara”.
La Pro Loco di Santa Flavia ritiene che sia opportuno riproporre la “Sagra della Zagara”, specialmente in questo momento storico, per una serie di motivi: l’anagrafe del comune di Santa Flavia, da qualche anno a questa parte, vede iscritti nei suoi registri cittadini extracomunitari e comunitari provenienti da diverse parti del mondo.
Lo stato civile registra nascite di bambini da genitori non italiani, nonché di matrimoni misti; infine, si registrano insediamenti di gruppi interi di famiglie che comprano casa a Santa Flavia per stabilirvisi definitivamente.
Sono i nuovi flavesi che si vogliono perfettamente integrare con quelli più anziani.
Questa nuova condizione sociale può, nascondere delle insidie che vanno superate.
La peggiore insidia che si registra è il disagio che percepisce una persona, quando per necessità deve vivere in un contesto sociale di cui conosce poco o nulla, e ciò malgrado la solidarietà autentica della società ospitante.
La Pro Loco di Santa Flavia intende, quindi, fare tutta intera la sua parte per contribuire ad abolire o evitare che si costruiscano muri di incomprensione.
Si potrebbe obiettare che la Sagra della Zagara, per il suo contenuto effimero, poco inciderebbe nell’opera di fraternizzazione tra persone di diversa etnia.
Secondo noi, invece, le sagre paesane tendono ad avvicinare tra loro le per
sone anche se sicuramente da sole non bastano per integrare diverse etnie. In questo senso, infatti, devono poter intervenire la scuola e le altre Istituzioni. Tuttavia, dando seri contenuti alla manifestazione, si può contribuire al raggiungimento dello scopo.
La Sagra, infine, servirebbe anche a far conoscere le proprie radici a quegli stessi flavesi che poco o nulla sanno del loro passato, colpevoli di vivere in un contesto culturale che non prevede nessuna attenzione per la poesia dialettale, per le tradizioni popolari, ecc…
Con questo spirito la Pro Loco di Santa Flavia si propone come strumento di traino e di stimolo creando una rete di collaborazione tra le associazioni del territorio flavese che hanno lo stesso fine. La collaborazione tra le varie associazioni permette di dare più rilievo nella riscoperta delle nostre origini, dando vita a varie iniziative nella convinzione che nessun dialogo e nessuna integrazione è possibile tra popoli diversi se non si conosce il proprio passato.
Perché il passato è importante, perchè dà certezza al presente, perchè prepara per il futuro. Chi non ha radici è costretto a vivere un continuo precario presente.
Il presidente della pro loco di Santa Flavia
Zizzo Natale