È stato identificato il cadavere dell'uomo ucciso a Palermo, il cui corpo massacrato da 40 coltellate e con il volto sfigurato era stato scoperto venerdì scorso in una discarica della borgata di Acqua dei corsari. Si tratta di Massimo Pandolfo, 46 anni, un pregiudicato con precedenti per truffe a istituti di credito. La sua scomparsa era stata denunciata dalla madre, con la quale viveva dopo essersi separato dalla moglie.
In un primo momento il cadavere ritrovato era stato identificato come quello di Alessandro Porretto, uno psicolabile di cui i familiari avevano denunciato la scomparsa.
Il riconoscirmento era stato effettuato oltre che dai familiari anche da due medici che avevano in cura il Porretto: fatto sta però che ieri l'altro una volante di Bagheria, a bordo della quale c'era un assistente di polizia che ha una straordinaria memoria visiva, ha giustamente creduto di incontrare il Porretto in via Libertà mentre paseggiava tranquillamente.
Fermato, l'uomo ha tranquillamente mostrato i documenti ed il giallo si è riaperto. Oggi si è arrivati ad un punto fermo, e cioè l'identificazione certa.
Identificato con certezza il cadavere di Acqua dei Corsari
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