Attualità

L’Accademia di Sicilia, con la collaborazione dell‘ I.S.L.A.S. (Istituto Superiore di Lettere, Arti e Scienze del Mediterraneo), nel quadro delle sue iniziative istituzionali, ha fondato un premio da attribuire annualmente ad insigni personalità dell’universo femminile che si sono particolarmente distinte nel proprio settore, contribuendo cosi allo sviluppo sociale, economico e culturale del nostro Paese. 

Quest’anno il premio internazionale “Universo donna” per il settore “Servizi di interesse pubblico” è stato conferito al Tenente di Vascello delle Capitanerie di porto Silviamaria Malagrinò’, Comandante dell’Ufficio Circondariale marittimo di Porticello, con l’unanime approvazione della Commissione Giudicatrice.

altLa cerimonia si è svolta il giorno 26 aprile 2012 nella splendida cornice della sala delle cerimonie dell’ Hotel Astoria Palace alla presenza di giovani talenti e artisti internazionali come il Maestro Simone Alaimo e il violinista Mario Renzi. La serata è stata presentata dal giornalista Rai Roberto Gueli. 

Al momento della consegna del riconoscimento, il Tenente di Vascello Silviamaria Malagrinò, dopo aver accennato alla propria esperienza alla guida dell’Ufficio Circondariale marittimo di Porticello, ha evidenziato che i meriti per i quali è stato conferito il premio sono da condividersi con tutto il personale dell’Ufficio Circondariale, il cui instancabile impegno, diretto sempre e comunque al raggiungimento di un diffuso principio di legalità, e il motivato senso di responsabilità hanno consentito di raggiungere i lusinghieri risultati oggetto di pubblico riconoscimento.

La manifestazione, dedicata alla memoria di Valeria Marotta e che ha visto insignite nelle scorse edizioni personalità come Susanna Agnelli, Carmen Lasorella, Mariapia Fanfani e Rita Pavone, si è conclusa con il Comandante ed i “suoi uomini”, sul palco a ricevere l’applauso dei presenti, riconoscimento al valore ed all’attività del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera. 

Per senso di responsabilita', non vogliamo dare spazio alla forte tentazione di smascherare posizioni ambigue di cittadini e cittadini-amministratori che cercano di salvare probabilmente la faccia a motivo di iniziative che non puntano ad estirpare il tumore Coinres ma, nella migliore delle ipotesi, a fare soltanto fumo.

Iniziative e chiacchiere che, sempre a danno di noi bagheresi, nascondono inutilmente i fatti ben denunciati da tempo, ostacolando quanti vogliono finalmente porvi rimedio.

Riproporre 'sfogatoi e chiacchiere' inutili significa, da incoscienti, distrarsi e distrarre dal nocciolo del problema, da quel mostro coinres che col nostro 'silenzio' abbiamo alimentato e da cui scaturiscono le conseguenze di tasse non solo ingiuste ma insostenibili.

Ed oggi il nocciolo e' che, a fronte della evidenza dei fatti cosi' come emergono dai documenti di cui alle denunce in corso da parte del nostro stesso Comune, fatti e documenti che da anni sono stati noti ma taciuti in mala fede dai bravi e cosiddetti furbi amministratori, fatti che emergono dalle relazione della Commissione parlamentare antimafia, della Procura della Corte dei Conti, da sentenze della Magistratura, nonche' dai comportamenti di quanti, incaricati di applicare le leggi, addirittura paiono operare, come coperti da 'silenzi' di autorita' di competenza (che ovviamente e' da escludere), in spregio alle stesse (la l.r. n.9/10 e' disattesa), si sta correndo il rischio di assistere, comunitariamente immobili, alla inaccettabile impotenza delle stesse autorita', se non vera e propria rassegnazione o semplice 'scaricamento' sul Comune piu' grosso, cioe' su noi bagheresi, gli effetti della non liquidazione del Coinres.

Pertanto, e' su ciascuno di voi, egregi concittadini-consiglieri, che a nostro avviso ricade la grande responsabilita', senza alcuna distinzione di maggioranza ed opposizione, di sostenere compatti e non piu' a parole ma con fatti concreti, l'azione che il rappresentante legale dei bagheresi, il sindaco, sta con passione e impegno portando avanti e da solo all'interno del coinres.

Moltissimi sindaci di altri comuni trovano 'vantaggioso' scaricare tutto su noi bagheresi.

La vostra azione compatta, dunque, di sostegno a tutti i livelli e sotto le varie forme e' percio' l'unica possibilita' per noi bagheresi, che di certo vi seguiremo, che si avvii veramente il superamento di questo gravissimo momento. Siete solo voi che sostenendo il sindaco potete salvare in prospettiva questa citta', contribuendo anche a far maturare la necessaria responsabilizzazione collettiva che costituisce difesa dei cittadini in tutti i sensi.

Tutto e' stato detto e denunciato, e non da ora.
Non vi e' altro da dire. Vi e' solo da operare.
Amministratori tutti, tocca a voi!
Noi Cittadini e di certo tante altre forze sociali sosterremo gli amministratori responsabili, nell'interesse di tutti.
per Noi Cittadini, Tommaso Impellitteri

Sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 16 Parte II del 20 aprile l 2012 dall’Assessorato Regionale Agricoltura alcuni Bandi a valere sul PSR – Piano di Sviluppo Rurale - con l’obiettivo di sostenere l’economia delle zone rurali, creando e sviluppando attività economiche e servizi alle imprese ed alla popolazione. Tali Bandi verranno gestiti dal GAL (Gruppo di Azione Locale) Metropoli Est che ricomprende i Comuni di Bagheria, Baucina, Bolognetta, Campofelice di Fitalia, Casteldaccia, Ciminna, Lercara Friddi, Mezzojuso, Misilmeri, Santa Flavia, Trabia, Ventimiglia di Sicilia, Vicari, Villafrati.

 

I Bandi si riferiscono alle seguenti Misure:
Misura 312 - Sostegno alla creazione e allo sviluppo di microimprese - con una dotazione di 1.400.000,00 - sostiene le iniziative rivolte alla creazione e al rafforzamento di microimprese in settori extra agricoli quali quello agroalimentare, dell’artigianato, del commercio e dei servizi, fortemente collegati alla produzione primaria e al territorio; tali iniziative favoriranno la creazione di nuovi posti di lavoro, il consolidamento dell’occupazione (favorendo anche l'ingresso di donne e giovani nel mercato del lavoro) e il mantenimento della popolazione rurale attiva.

Nello specifico:
l’azione C riguarda l’incentivazione di microimprese di servizio per il completamento di filiere corte e per la fruizione turistica delle aree rurali;
l’azione D riguarda l’incentivazione di microimprese nel settore del commercio, per il completamento e il consolidamento delle filiere produttive locali.

Saranno finanziati interventi in favore di:
Azione C:
alla creazione/rafforzamento di filiere corte nei settori della trasformazione e commercializzazione di prodotti tipici e tradizionali;
alla creazione/rafforzamento di filiere per la produzione e la vendita di energia da fonti rinnovabili;
allo sviluppo ed alla ed alla fruizione di itinerari rurali.
Azione D:
attività nel settore del commercio, nell’ambito dei codici ATECO di cui di seguito elencate, con priorità per la commercializzazione di prodotti tipici locali:

Cod. ATECO DESCRIZIONE
56.21.00 Catering per eventi, banqueting
77.21.01 Noleggio di biciclette
77.21.09 Noleggio di altre attrezzature sportive e ricreative
79.90.19 Altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio n.c.a.
79.90.20 Attività delle guide e degli accompagnatori turistici
81.30.00 Cura e manutenzione del paesaggio compresi parchi, giardini e aiuole
91.03.00  Gestione di luoghi e monumenti storici e attrazioni simili
91.04.00 Attività degli orti botanici, dei giardini zoologici e delle riserve naturali
93.11.30 Gestione di impianti sportivi polivalenti
93.11.90 Gestione di altri impianti sportivi n.c.a.
93.19.99 Altre attività sportive n.c.a. 

93.21.00 Parchi di divertimento e parchi tematici
93.29.20 Gestione di stabilimenti balneari: marittimi, lacuali e fluviali

Il contributo massimo concesso è pari al 75% dell’intero investimento e comunque non superiore a € 200.000,00.

Misura 313 - Incentivazione di attività turistiche - punta alla valorizzazione dell’itinerario rurale inteso come percorso fisico di fruizione delle risorse ambientali, paesaggistiche, tradizionali, culturali e alimentari.
I beneficiari della misura sono gli Enti locali territoriali (in forma singola o associata), le associazioni di imprese, le fondazioni e associazioni senza scopo di lucro.

L’ Azione A – Infrastrutture su piccola scala per lo sviluppo degli itinerari rurali - con una dotazione di Euro 1.300.000,00 - finanzia progetti con un importo massimo di € 200.000,00 e il contributo concesso non può comunque superare € 150.000,00; per gli operatori che svolgono attività di tipo non economico, per finalità pubbliche e senza scopo di lucro, il sostegno è pari al 100% della spesa ammissibile, e l’importo del progetto non potrà superare € 200.000,00.
La Misura mira alla realizzazione di centri di informazione e accoglienza turistica e agrituristica e centri ricreativi e culturali collegati al sistema regionale delle aree protette e/o a comprensori rurali caratterizzati da produzioni agricole di qualità, segnaletica turistica e agrituristica.

Sono ammissibili le spese per: realizzazione, ristrutturazione e adeguamento di fabbricati e altre strutture necessarie alla fruizione delle aree e degli itinerari rurali; acquisto arredi, dotazioni tecnologiche e attrezzature strettamente funzionali alle finalità del progetto, compresa la progettazione, realizzazione e messa in opera della segnaletica funzionale alla fruizione degli itinerari.

L’Azione B - Servizi per la fruizione degli itinerari rurali - con una dotazione finanziaria di Euro 1.100.000,00 - finanzia progetti con un importo massimo di € 100.000,00; il contributo concesso non può comunque superare € 75.000,00; per gli operatori che svolgono attività di tipo non economico, per finalità pubbliche e senza scopo di lucro, il sostegno è pari al 100% della spesa ammissibile e l’importo del progetto non potrà superare €. 100.000,00.
La Misura mira al creazione di servizi nelle aree rurali per la fruizione turistica e agrituristica, integrati con le iniziative regionali e provinciali di settore.

Sono ammissibili le spese per:
a) progettazione e realizzazione di materiale informativo relativo agli itinerari rurali dell’area;
b) spese per la partecipazione a fiere di settore;
c) creazione di siti web, di servizi telematici e multimediali innovativi e di altri servizi necessari alla fruizione degli itinerari rurali quali:
itinerari del territorio e dei suoi prodotti agroalimentari ed artigianali;
itinerari legati ai processi tradizionali di lavorazione dei prodotti;
visite a luoghi ed edifici di interesse rurale tradizionale (mulini, frantoi, ecc.);
percorsi del paesaggio rurale (colture terrazzate, alberi monumentali, attività agricole);
parchi tematici (vita nei borghi rurali, masserie, ecc);
percorsi dell’acqua (irrigazione araba, vie dei mulini ad acqua, laghi e bacini);
altri percorsi per la conoscenza delle aree rurali e delle attività tradizionali ad esse legate;
d) acquisto di beni e servizi necessari alla fruizione degli itinerari rurali.

Le domande dovranno essere presentate al Gruppo di Azione Locale Metropoli Est – Corso Butera, 467 – 90011 Bagheria (PA) - http://nuke.galmetropoliest.org/ - entro 90 giorni dalla data di pubblicazione del Bando sulla GURS per la Misura 312 ed entro 60 giorni per la misura 313.


Dott. Roberto Lo Meo
Funzionario di Sviluppo Italia Sicilia S.p.A.
29 aprile 2012 

30 aprile 1982: è una di quelle date il cui ricordo e le cui emozioni ti porti dietro per tutta la vita.

Intorno alle 10.00 arriva trafelato un medico nella Clinica Medica dell'università di Palerrmo in piazzale delle Cliniche.

In maniera concitata informa le prime persone che incontra. Racconta che a meno di un chilometro in linea d'aria, in piazza Turba hanno sparato a La Torre, segretario da qualche mese del partito comunista in Sicilia. In pochi minuti la notizia fa il giro dell'intera clinica. Incredulità, rabbia, costernazione.

Non c'erano telefonini allora: andiamo subito a trovare Michele Toia alle segreterie dell'università in viale delle Scienze, un luogo da dove era più facile avere notizie.

Una telefonata in Federazione, e la conferma. Corriamo in Federazione, allora in corso Calatafimi, dove già decine di compagni cominciavano ad affluire, e quindi la decisione. Andiamo tutti in piazza Politeama.

Ci ritrovammo là in migliaia, che avevano abbandonato d'istinto il lavoro in fabbrica o negli uffici ed erano lì per una reazione a caldo, a manifestare il dolore e lo sconcerto: nessun slogan solo un continuo interrogarsi. Perchè La Torre?  possibile che la mafia fosse arrivata ad un punto tale di forza e arroganza da uccidere gli uomini nelle posizioni di vertice dei partiti e delle istituzioni? Era possibile.

C'erano già stati gli omicidi del procuratore Costa, del giudice istruttore Cesare Terranova, di Piersanti Mattarella, l'omicidio del segretario provinciale della DC Michele Reina, ma non sembravano ancora i tragici grani di un rosario che si sarebbero sgranato di li a poco con un decennio di stragi. Sembravano episodi isolati senza connessione l'uno con l'altro, non si riusciva in quel momento a coglierne il filo logico e il disegno che c'era dietro.

L'omicidio di Pio La Torre fu in questo senso illuminante. Quella stagione di sangue del 1982, iniziata il 30 di aprile si concluse il 2 settembre con l'operazione Carlo Alberto, quando a cadere sotto il piombo mafioso furono in generale Carlo Alberto Dalla Chiesa , la moglie Emanuela Setti Carraro, e l'agente di scorta Russo.

In quattro mesi decine di omicidi e il triangolo della morte di tristissima memoria, diciassette persone morte ammazzate tra Ficarazzi, Bagheria, Casteldaccia, e qualche sindaco a dire, testardo, che la mafia non c'era.

Conoscevo La Torre dal 1968, quando a Bagheria si votò per le amministrative in una sessione di voto autunnale. Era allora La Torre, il segretario della Federazione comunista di Palermo.

Arrivava con una vecchia 600, ed era molto amato e benvoluto dai braccianti. Quando finiva l'assemblea restava sempre un pò a chiaccherare, con noi giovani soprattutto, che non avendo il problema di doverci alzarci presto il mattino successivo, la tiravamo sino a tardi.

Poi il partito lo aveva chiamato a Roma a dirigere la Commissione nazionale Agricoltura per la sua competenza sulle questioni agrarie; quindi deputato nazionale emembro del Comitato centrale.

Era tornato La Torre, nell'autunno del 1981, mandato dal partito nel tentativo di tamponare una crisi del partito in Sicilia, di cui era prova l'insuccesso elettorale alle elezioni regionali del 1981.

Fece una cosa La Torre, non appena arrivato: nel giro di qualche giorno chiamò a consulto tutti i segretari delle sezioni della città e della Provincia, interrogandoci sui mali del partito e sugli eventuali rimedi: ci convocò a gruppi e si intratteneva una media di 30' per ognuno.

Con me, allora segretario della sezione, la chiaccherata durò molto più a lungo per il ruolo che aveva Bagheria in considerazione della forza del partito, per la complessità dei problemi legati alla crisi agrumicola, e non ultimo per la presenza di una mafia storicamente forte.

Poi a gennaio 1982 varò una riforma organizzativa culminata nella creazione di un'area ametropolitana, che avrebbe dovuto guardare in un'ottica più di comprensorio ai temi dello sviiluppo.

Nei primi del mese di aprile  Pio La Torre, due -tre settimane prima della morte,  partecipò ad una assemblea dei comunisti a Bagheria, riunitasi allora nei locali più accoglienti del circolo l'Incontro in via Sant'Angelo.

A conclusione accompagnati anche da Rosario Di Salvo, eravamo andati a cena assieme a Porticello da Nello el Greco, con Peppino Speciale, Peppino Saitta, Gino Castronovo.

Volevamo festeggiarne il ritorno in Sicilia. Fu l'ultima volta che lo incontrammo.

 

Vai al video in ricordo di Pio La Torre e Rosario Di Salvo realizzato da Pietro Pagano - http://www.dailymotion.com/video/xqerrr_in-ricordo-di-pio-la-torre-e-rosario-di-salvo_news

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