Giù le mani da Solanto !

Giù le mani da Solanto !

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Sembrano secoli ma appena qualche anno fa SOLANTO era l'ESTATE !

Rappresentava per molti di noi il mare, la compagnia, l'amicizia, la spensieratezza, le chiacchiere con gli amici, i conoscenti, la vita. Poi un anno, un giugno come tanti altri, quando l'estate scoppia da un giorno all'altro, lo stupore e lo sconforto ci assalgono e non crediamo ai nostri occhi. Quello che per noi aveva rappresentato sin da bambini e così pure per molti dei nostri genitori, il luogo della nostra giovinezza, dei tuffi al tramonto, dei primi baci, non era più nostro. Non era più possibile continuare a vivere gratuitamente quello scorcio di paradiso che la natura ci aveva omaggiato.

Cancelli automatici, motoscafi in entrata ed in uscita, rumore assordante di motori, puzzo di benzina, chiazze di carburante e soprattutto arroganza, tanta arroganza e poco rispetto per chi in quel posto c'è cresciuto. 

È stata data una concessione per un club nautico che a poco a poco ha rosicchiato tutta la spiaggetta prima libera, sporcandola con oscene sedie a sdraio di plastica ( ma questo è un mio personalissimo gusto) e poi un atteggiamento sempre crescente da parte dei gestori del club, di prepotenza, atto a farci sentire ospiti indesiderati a casa nostra. Relegati ed ammassati in pochissimi metri quadri, arroccati su quei poveri quattro scogli rimasti per la plebe. Il motivo che mi spinge a sollevare una riflessione su questo stato di cose, non si vuole impiccare soltanto su quali siano gli effettivi limiti o eventuali soprusi da parte dei gestori o meno; ma vorrei porre l'accento su un discorso di civiltà.

Mi chiedo e vi chiedo quanto sia normale tutto ciò.

Privare un'intera comunità del proprio pezzo di mare che il buon Dio o chi per lui ci ha regalato a favore del business di gente, talmente disattenta all'altrui persona che pur di rivendicare la supremazia sul territorio in gestione, ha pensato bene di piazzare barche ormai in disuso per farle stazionare nei pochissimi metri che erano ancora fruibili per noi umili mortali. Il gestore minaccia di chiudere la discesa al mare, impedendo di fatto anche l'accesso alla piccolissima porzione del demanio ancora libera. Afferma in maniera perentoria che trattasi di un accesso privato.

altNon so, perché non sono un esperto, quanto questo sia possibile farlo, in relazione al fatto che quella discesa per almeno 40 anni è stata dell'intera comunità che ne ha avuto accesso e fruito nella massima libertà senza alcun tipo di vincolo o limitazione. Non so se esistono gli estremi di un usucapione dato che i 20 anni di possesso della comunità sono passati abbondantemente; ripeto non lo so e non è il mio lavoro. Però di una cosa sono certo: una discesa al mare va assicurata e che io ho il diritto di usufruire del mare di Solanto come e quando voglio. Vi invitiamo a fare una battaglia di civiltà. Grazie a tutti.

P.S. Aggiungiamo per inciso, che ancora la Capitaneria da noi chiamata, pur avendo effettuato dei sopralluoghi, non ci dice ufficialmente su quale sia la reale situazione. C'è l'impressione che si voglia  prender tempo e far finire la stagione.

Lettera Firmata 

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