Il termine ultimo che era stata fissato per i comuni, Bagheria tra questi, che scaricano i loro rifiuti a Bellolampo era il 15 febbraio: la Regione si era impegnata entro quel terminie a trovare soluzioni alternative, cosa che non è avvenuta, per cui è stata prorogato l’ordinanza che permette di smaltire nell’impianto palermitano i rifiuti di ottanta paesi.
In ogni caso si tratta di una soluzione che assegna a Palazzo d’Orleans appena 15 giorni di tempo in più per trovare soluzioni alternative all’impianto di smaltimento di Bellolampo. Dal primo marzo oltre 80 paesi non avranno più dove scaricare le loro 350 tonnellate al giorno di immondizia.
Ieri l’assessore Vania Contrafatto ha ottenuto dal sindaco Leoluca Orlando e dai vertici della Rap (l’azienda palermitana che gestisce l’impianto) altri 15 giorni di tempo prima di chiudere i cancelli.
L’ordinanza che scadeva domenica quindi è stata prorogata fino al 28 febbraio: «Abbiamo valutato che dal punto di vista ambientale questo aumento dei rifiuti smaltiti a Bellolampo è sostenibile. Abbiamo avuto la disponibilità della Rap e abbiamo preso una decisione in tempi strettissimi».
Restare su Palermo è una boccata d’ossigeno per tutti i paesi a ovest e ad est della città: da Bagheria a Capaci sino a Piana degli Albanesi.
Ancora una proroga: per i prossimi 15 giorni Bagheria autorizzata a scaricare a Bellolampo
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