Quelle bollette idriche che stanno 'allagando' e che forse rischiano di 'affondare' Bagheria

Quelle bollette idriche che stanno 'allagando' e che forse rischiano di 'affondare' Bagheria

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Un spettro si aggira per Bagheria: è quello dell'ATO PA1, materializzatosi con migliaia di bollette-fatture per consumi idrici pregressi che stanno mettendo in apprensione gli utenti bagheresi.

Sono naturalmente migliaia le famiglie coinvolte e la sorpresa nasce innanzitutto dal fatto che dopo la gestione Amap e la gestione in house, resusciti il fantasma APS, fallita e in liquidazione, partecipata dall'ATO PA 1 che ne ha assunto le funzioni e che torna a battere cassa dopo avere abbandonato nei fatti la partita e lasciato il paese come un colabrodo.

Ieri  ATO PA 1 si leggeva Provincia regionale di Palermo oggi nominalmente città metropolitana di Palermo, e che dall'Ente originario ha ereditato funzioni, ruoli, compiti, competenze, immobili e personale: come nei fallimenti, cambio fittizio di titolare o di ragione sociale, e dietro sempre gli stessi.

L'ATO PA1, avendo surrogato la fallita APS, ha avuto affidato il ruolo di gestire l'ambito idrico dal 1 febbraio 2014 al 18 maggio del 2015, allorchè subentrò l'AMAP, che lo ha gestito dal 18.05.2015 sino al 18.09.2015, allorchè il comune di Bagheria ha receduto dalla convenzione con Amap ed assunto in proprio il servizio idrico. Sinora il comune di Bagheria non ha emesso alcuna fattura a carico degli utenti bagheresi, ma quando lo farà saranno altre legnate.

In effetti per il periodo 01.02.2014 - 18.05.2015 l'ATO PA1 aveva già inviato due fatture agli utenti, dove però erano stati contabilizzati solo degli acconti; ed è per questo che la 'bolletta' che arriva in questi giorni riferentesi a quel periodo è quella di conguaglio.

Cosa si potrà fare ?

Sostanzialmente nulla e bisognerà ancora una volta piegare la schiena e pagare. Chi lo volesse potrà chiedere sommarie informazioni presso gli uffici comunali al 1° piano di piazza Indipendenza a Bagheria, dove si sentirà dire da Corrado Conti, responsabile del servizio idrico, le cose che abbiamo appena scritto. Chi volesse saperne di più dovra andare a Palermo, in via Roma, palazzo delle Ferrovie, per avere informazioni più dettagliate.

 Noi meridionali in generale, e noi siciliani in aprticolare, viviamo ogni giorno in una condizione di ordinaria, e come amiamo aggiungere, pirandelliana follia,  dalla quale non riusciamo a districarci: paghiamo di più, molto di più del resto d'Italia, servizi essenziali e parliamo solo di acqua, rifiuti e trasporti, per avere indietro servizi di qualità infima.

nella foto di copertina Diga Rosamarina sul San Leonardo

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