Egregio Signor Sindaco, nonne e nonni, mamme e papà del paese che Lei amministra La ringraziano per aver rotto un silenzio che andava diventando imbarazzante.
Tralascio le questioni marginali e non pertinenti che hanno solo la funzione di distrarre dal problema: l’essere ex assessore è una qualifica che ci è utile per il problema dell’immondizia? Le giuro che se qualcuno negli anni a venire volesse zittirLa chiamandoLa ex sindaco La difenderò coi denti e con le unghia. È forse un argomento essere ex sindaco o ex assessore o ex professore?
Parliamo di cose serie. Nel primo articolo Le ho riconosciuto che la questione della raccolta dei rifiuti è complicata, non nasce con la sua amministrazione, «le responsabilità partono da lontano» e davo per scontato che se ne stia occupando. Ho scritto che «la disperazione è tale che si potrebbe anche essere disposti a sopportare lo stupro paesaggistico delle discariche nel centro abitato». Leggo anch’io i giornali e so la complicazione delle varie discariche siciliane. La pregavo, nell’interesse della salute dei nostri nipoti e figli, di evitarci gli incendi con conseguente scarico di sostanze cancerogene. La pregavo per questo di allertare vigili urbani, polizia e carabinieri per presidiare gli ammassi di immondizia dai soliti cretini-balordi-irresponsabili. Le suggerivo anche di fare quello che io avrei fatto: organizzare una ronda nottura comandata direttamente da Lei.
Puntualmente sono arrivati gli incendi con quello che ne consegue per la salute. Dopo la seconda notte di incendi per disperazione ho scritto che «il Sindaco invece di organizzare la ronda notturna avrà preferito passare la serata e la notte in qualche piacevole posto di vacanza».
Trova queste parole lesive della sua carica? Mi dispiace per Lei. Procederà per vie legali? Mi pare un’ottima idea. Leggerò con interesse le motivazioni che i Suoi avvocati scriveranno per chiamarmi a giudizio.
Mi dice che Lei non ha tempo per leggere il sito Bagherianews. Un bravo cittadino deve credere al suo Sindaco fino a prova contraria e io Le credo. Le consiglio comunque di munirsi di una segreteria che la informi tempestivamente degli articoli che riguardano Lei e la Sua città. Una città come Bagheria non merita un’amministrazione che ne sia sfornita.
E poi i cattivi odori né Lei né i suoi assessori e consiglieri li avete sentiti? Un paese va abitato da chi l’amministra. Io la penso come Lei e i suoi ideologhi: non mi piacciono i politici che vivono nei Palazzi.
Veda Signor Sindaco, io non ho nulla, proprio nulla, contro i Cinque Stelle e nemmeno contro altri. Vorrei solo vivere in un paese che non sia qualcosa che somigli alla Terra dei fuochi. Sono sicuro che la pensiamo allo stesso modo. Accetti allora le critiche. Le assicuro che fanno sempre bene.
Signor Sindaco, Le auguro buon lavoro e spero che Lei trovi il tempo di leggere questa lettera in modo da evitarci le prossime notti altre dosi di diossina.
Prof. Franco Lo Piparo
Ordinario di Filosofia del Linguaggio dell'Università di Palermo
