Non si trova pace neanche al cimitero - di Michele Bartolone

Non si trova pace neanche al cimitero - di Michele Bartolone

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Riceviamo e pubblichiamo

Risolta (si fa per dire) l’emergenza rifiuti, vorrei attenzionare un’altra emergenza, per certi versi ancora più vergognosa: lo stato di profonda incuria e abbandono in cui versa ormai da anni il Cimitero Comunale. Sporcizia, trascuratezza., manutenzione quasi inesistente,
fanno pensare ad una situazione prossima al degrado.

La pavimentazione è rovinata in più punti, alcune lastre sono rotte o lesionate, l’erba in alcuni tratti è così alta da coprire le lapidi e impedire il passaggio nei vialetti. Ed ancora contenitori spesso stracolmi, corone di fiori lasciati a marcire, sterpi alti nei prati e, incredibile a dirsi, la ormai cronica mancanza di acqua, con la gente costretta a portarsi le bottiglie piene da casa.
Due trimestraliste cercano di fare il possibile, ma riescono appena a tenere pulito il viale principale di accesso.
Ultimamente si sono altresì verificate furti di piante, fiori e vasi, nonché sporadici casi di vandalismo.




Continuando, la parte antica del cimitero, molto bella, è transennata da anni in attesa del recupero, e cappelle bellissime, che andrebbero sottoposte a tutela monumentale, sono lasciate nell’abbandono.
“Dulcis in fundo” il problema dei loculi: cosa impedisce di costruirne di nuovi , considerato tra l’altro che il Comune non ci deve mettere un soldo , perché li finanzia con la vendita degli stessi?
E’ mai possibile che uno (da morto) debba girovagare come uno zingaro da un punto all’altro del cimitero, prima di trovare una sistemazione definitiva?

Insomma quello che dovrebbe essere un luogo di culto, di raccoglimento , di riflessione e di pace, sta pian piano diventando un luogo di offesa alla memoria dei defunti , dove si manca di rispetto non solo ai morti, ma anche a quei familiari che vogliono coltivarne il ricordo.


Michele Bartolone

Segretario Pensionati CISL Bagheria