Casteldaccia: il paese dove fioriscono le meridiane solari

Casteldaccia: il paese dove fioriscono le meridiane solari

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Ci piace pensare che i due architetti napoletani Sergio Di Petrillo e Liberato Aliberti,  vincitori del concorso di idee per l’arredo della facciata esterna della sede della Medielettra, una azienda che opera nel settore delle energie rinnovabili abbiano in qualche modo tratto motivo di ispirazione per il loro progetto, dalla meridiana solare raffigurata sulla facciata della chiesa di Casteldaccia.

Forse se ci è consentito un consiglio, avrebbero potuto, a corredo della loro fatica, così come avviene per tutte le meridiane, aggiungere una scritta sul valore del tempo così come si faceva una volta.
Forse perché una volta il tempo, che pure siamo abituati a considerare come qualcosa di oggettivo e di assoluto (anche se Einstein si è sforzato di farci capire che proprio così non è, e che in certe condizioni e circostanze anche il tempo può diventare una grandezza relativa), ma soprattutto il rapporto con il tempo, aveva per l'umanità, un diverso significato.

“Lucro appone”, recita il motto della meridiana solare della Chiesa di Casteldaccia: ”Consideralo (il tempo s’intende) un lucro, un guadagno” cioè, in poche parole, ”Il tempo è denaro”; che trova quasi contraltare però nella scritta dell’altro orologio a sfere della stessa facciata che ammonisce:”Pereunt et imputantur”; “Muoiono (le ore s’intende), ma ti vengono imputate, ti vengono messe in conto”.

Però l’idea dei progettisti di coniugare la mission di una azienda che guarda al futuro, alle nuove energie cioè, con la lettura del tempo basato sulla proiezione dell’ombra generata dal sole, è senz’altro suggestiva e profonda: come pregevole è il manufatto.
Street art, arte in strada, in cui l’elemento architettonico quotidiano è studiato e pensato, e non trasmette noia e grigiore, ma stimola interrogativi.
Ecompatibilità, rispetto dell’ambiente, il sole come energia rinnovabile, ecco le parole “chiave” cui dovevano ispirarsi i concorrenti nell’”affrescare” la facciata della sede della Medielettra.

E non era facile: i due architetti napoletani hanno lavorato sui vuoti e sui pieni del prospetto, sui colori canonici degli ambientalisti, il verde e il giallo, utilizzando le variazioni cromatiche per modulare l’andamento delle stagioni, dei solstizi e degli equinozi, ed hanno realizzato la più grande meridiana solare d’Europa, con oltre 200 mq. di “tatuaggio”.
E dalla loro opera viene un messaggio, che è un invito a realizzare una rete della lettura del tempo attraverso il sole con meridiane sulle facciate di case e palazzi.

Può funzionare? provare per credere.

La foto della meridiana solare, murata sulla Madrice di Casteldaccia, che pubblichiamo è stata scattata domenica 22 Novembre alle 11.48, in una posizione che, questo sì ad occhio, era centrale rispetto all’obiettivo.
Guardate l’ora segnata dall’ombra dello gnomone; siamo esattamente là.
Per questo è uno spettacolo da vedere e capire quello dal titolo “L’elogio dell’ombra”, che sabato mattina alle 9.30 verrà rappresentato a Casteldaccia in Via Ugo La Malfa, presso la sede della Medielettra.


 

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