Una sia pur parziale risposta ai proclami dei sindaci Coinres di T. Impellitteri

Una sia pur parziale risposta ai proclami dei sindaci Coinres di T. Impellitteri

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Anche per questa seconda lettera che hanno sottoscritto alcuni sindaci, a mò di rete per pararsi dal sole (leggasi proprie e dirette responsabilità nella gestione Coinres),

vale la nostra lettera aperta indirizzata anche al Presidente Napolitano il 14.11.2009 in risposta al loro precedente appello del 06.11.2009.

Ancora una volta, chiedono ad altri (!?) di potere uscire dall’ATO4 cioè dal Coinres per dare una risposta ai cittadini (!?) e curare direttamente (stavolta vi è però un passo in avanti!) la raccolta ciascuno nel proprio Comune.

 

Ma vediamo un po’cosa prevede la normativa. Facciamo riferimento a Bagheria.
- Il 18 giugno 2005 il Comune di Bagheria firma il contratto col Coinres: Presidente di questo ultimo (dal 2003) è il dott.Gianni Granata (e sino al 2006);
- D.Legislativo del 3 Aprile 2006 n.152: Norme in materia ambientale (sui rifiuti)

art.204: comma 1 I soggetti che esercitano il servizio (ad esempio tramite il Coinres), anche in economia, alla data di entrata in vigore della parte IV del presente decreto, continuano a gestirlo fino alla istituzione e organizzazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti da parte dell’Autorità d’ambito.
 

comma 4 Alla scadenza, ovvero alla anticipata risoluzione (ad esempio del contratto Coinres), delle gestioni di cui al comma 1, i beni e gli impianti delle imprese già concessionarie sono trasferiti all’ente locale concedente nei limiti e secondo le modalità previste dalle rispettive convenzioni di affidamento.
 

Domanda: ma chi deve autorizzare o fare uscire i sindaci dal Coinres perché possano (ciascuno di loro) gestire direttamente i rifiuti, se non ciascuno di loro stessi?

Ma chi vogliono prendere in giro?

In pratica, già a partire dal 2006 o 2007 o 2008 o 2009 o anche ora 2010, a motivo sia del disservizio che della lievitazione dei costi (per il 2009 si tratta del 97,42% in più, oltre un milione di euro al mese!), qualsivoglia Comune socio poteva e può uscire dal Coinres (art.21 dello Statuto) senza alcun obbligo di fare parte di altri ATO  (vedi comma 4 e 1, ma non solo).
Ma come si fa ad affidare lo sviluppo di questo territorio, il futuro dei nostri giovani a personaggi così!

Ma se manco riescono ad organizzare un funzionale servizio di raccolta di rifiuti ingombranti!
Non andiamo oltre. Si rimanda a quanto già espresso nel passato, continuando a valere, purtroppo, anche per l’oggi.
 

Spiace moltissimo che quanti avrebbero potuto e dovuto dire qualcosa in più (anche a motivo di conoscenza-diretta-interna del Coinres) in questi anni non abbia mai parlato, mai detto una parola, mai partecipato ad alcuna manifestazione!

E poi, un grandissimo grazie ai partiti, tutti i partiti, tranne qualche singolo ‘pazzo’! E grazie anche a tutti i paladini della legalità individualmente sbandierata, solo sbandierata, in tutte le ‘rappresentazioni’.
A quanti, inoltre, sono ‘costretti’ a non lavorare e percepire comunque, anche in ritardo, lo stipendio diciamo di non disperarsi: pazientate, chissà che prima o poi lavorerete ed allora dovremo pure aumentare lo stipendio!
 

I cittadini, felici di continuare ad essere ‘legalmente’ e fortemente derubati e mantenuti nello schifo, sentitamente ringraziano.
Unico conforto: che la Magistratura stia lavorando!

tommaso impellitteri
 

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