La "navetta" fantasma

La "navetta" fantasma

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Non è la tanto sospirata navetta: è una semplice modifica dei tradizionali percorsi dei pulman AST, e che, con un po' di buonsenso e di buona volontà si sarebbe potuta fare oltre un anno fa.

Con tempi di attesa di 45 ‘, e con le "tratte" diffuse nel territorio, l'unico vantaggio visibile è che i mezzi attraverseranno il corso Umberto; ma noi non pensiamo che, solo per questo, il nuovo "servizio" attrarrà più di tanto quelli che usano abitualmente l'auto.
Staremo a vedere.

Ma il ritardo con cui si è messo in campo un provvedimento che si poteva fare, come si è fatto, in una settimana, rimanda ad un ragionamento, su come gli assessori intendano alcune deleghe loro assegnate dal sindaco: la comunicazione per esempio, o la mobilità urbana o le politiche del mare, vengono probabilmente lette dai titolari più come "titoli" per gonfiare la "ruota", piuttosto che come un incarico reale che comporti fantasia, impegno e responsabilità.
Perché la domanda che ci siamo posti noi, se la stanno ponendo in questo momento centinaia di bagheresi: "Ma perché questa benedetta "rimodulazione" arriva solo ora? Ed in questi mesi sindaco e assessori cosa hanno fatto, quando i commercianti protestavano dentro e fuori il consiglio"?

Comunque sia, ha preso il via stamattina quella che l'assessore Gino Di Stefano si ostina a chiamare "navetta", usando una espressione impropria; e non è solo questione lessicale, ma di sostanza.

Perchè noi pensiamo che quando commercianti e politici parlavano di "servizio navetta" facevano riferimento ad un mezzo piccolo, possibilmente a basso impatto ambientale, che avesse almeno un paio di requisiti:
1) Servire, in maniera "circolare"solo ed esclusivamente, arterie ad alta densità abitativa e commerciale, che a Bagheria sono :Corso Umberto, Corso Butera, Via Papa Giovanni, Via Consolare, Via Città di Palermo, Via Libertà, Via Dante e Via Mattarella: punto e basta.

2) Avere una frequenza di corse che comporti tra una corsa e l'altra non oltre i venti minuti di attesa, ed un costo che possa competere con l'auto privata: solo così migliaia e migliaia di cittadini potrebbero scegliere la navetta piuttosto che l'auto privata, con palese vantaggio per le loro tasche, quelle dei commercianti e per la salute dell'intera comunità.

E' stato calcolato e dimostrato che il costo di un vero servizio di navetta restituirebbe ai cittadini, senza parlare della qualità dell'aria, risorse per almeno cinque, sei volte la somma investita.

Da noi, e grazie ai nostri amministratori, l'AST gestisce a Bagheria da tre anni un servizio, ignoto alla stragrande maggioranza della popolazione, e che vede i pulman AST circolare vuoti per quasi l'intera giornata; e per questo "servizio", oltre al ricavo dei biglietti, l'AST incassa dal comune di Bagheria 260.000 euro l'anno, per un contratto sollecitato dall'allora assessore ai Lavori pubblici nonchè vicesindaco, Leonardo Passarello.

E stendiamo un velo pietoso sul servizio navetta che fu "sperimentato" durante le due settimane di Natale del 2007, con il corso Umberto ancora aperto alle auto, quando nel traffico bagherese già di per sé caotico, e reso ancora più caotico dalle festività, circolò, sempre desolatamente vuoto, il pulmino "navetta" sperimentale.

Questo esperimento ci costò allora 40.000 euro.

Ci assale però un dubbio: non è che gli esperimenti e la rimodulazione dei percorsi di questi giorni , preludono ad un rinnovo a scatola chiuso del contratto tra il comune e l'AST, che sinora ha lasciato felici e contenti solo gli amministratori dell'AST ?

 

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