Un presepe che è anche simbolo di riscatto

Un presepe che è anche simbolo di riscatto

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C'erano padre Salvatore Lo Bue, animatore della Casa dei giovani, il sindaco Biagio Scortino, l'assessore alla cultura Filippo Tripoli, il responsabile dell'ANFE, Luigi Bottino, e poi c'erano soprattutto loro, i ragazzi della Casa dei giovani,

che stanno compiendo un duro percorso di recupero e di reinserimento.
Il presepe è stato infatti interamente realizzato dai ragazzi ospiti della Comunità Casa dei Giovani nell'ambito del corso di formazione professionale "Decoratore di manufatti artigianali" promosso dalla sezione bagherese dell'ANFE, uno dei più qualificati enti di formazione.

Il presepe è stato realizzato utilizzando vari materiali e tecniche di lavorazione e decorazione: sono stati utilizzati gesso, terracotta, tufo, legno, ferro e materiali di riciclo dipinti a mano dai ragazzi stessi.

Il tutto nasce oltre che dalla volontà di realizzare un prodotto finale del citato corso, soprattutto dalla volontà dell'equipe di Casa di Giovani di mettere in risalto le enormi risorse degli ospiti della Comunità messe in luce da tali opere dando maggiore visibilità alle stesse.

I ragazzi sono stati impegnati da giugno scorso e hanno realizzato diversi lavori culminati nella realizzazione del presepe.

Interessante anche l'allocazione del presepe e cioè proprio all' ingresso di Palazzo Ugdulena, un posto di tutto rispetto per chi come gli ospiti della Comunità non sperimenta questo sentimento nella quotidianità e che sancisce il forte legame tra la Comunità e la città di Bagheria.

Una possibilità di riscatto, soprattutto culturale, che si è voluta offrire a quanti stanno con molta fatica cercando di venire fuori da un tunnel tormentato da sofferenza e dolore; per questo ringraziamo l'Amministrazione comunale che si è resa disponibile a tale iniziativa e con la quale speriamo che in futuro possa continuare questa collaborazione.