Lettera aperta di Biagio Sciortino a Francesco Alliata e Pietro Piraino

Lettera aperta di Biagio Sciortino a Francesco Alliata e Pietro Piraino

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Riceviamo e pubblichiamo: Credo di dovere un risposta all'appello di Francesco Alliata di Villafranca Valguarnera e di Pietro Piraino Papoff, pubblicati sugli organi di informazione, non solo come sindaco,
ma anche come cittadino bagherese che ama il proprio paese infinitamente.

Mi consola il fatto che entrambe le due esternazioni, di due uomini, altrettanto attaccati alle loro origini, portino in se, in entrambi i casi, assieme alle questioni che vengono denunciate già un abbozzo di risposta.

Fui io, chiamato dall'allora sindaco Pino Fricano, ad occuparmi dell'assessorato alla Cultura nel 2002, a far sì che Pietro Piraino ed il Museo del giocattolo potessero trovare ospitalità in una sede prestigiosa quale quella di una parte del piano nobile di palazzo Aragona Cutò.

Il Museo del giocattolo, e la passione di Pietro che ci sta dietro, sono un esempio unico di abnegazione ed di attaccamento alla cultura del nostro passato.

Di quella scelta non solo non sono affatto pentito, ma posso garantire che anche se non dovessi essere nuovamente sindaco di Bagheria, da semplice cittadino mi batterò, perché Bagheria non perda un gioiello di questo immenso valore.

E' già stato stabilito che, in un prossimo futuro, dopo l'imminente completamento del restauro di Palazzo Butera, saremo in grado di dare una risposta ed una sistemazione più che adeguata a tale patrimonio che con cura Pietro protegge.

Per quanto riguarda Villa Valguarnera, durante gli anni in cui sono stato prima assessore e poi sindaco, ho perseguito l'obiettivo, pur senza volere entrare nelle vicende interne alla famiglia, di riannodare con gli eredi della Famiglia Alliata un filo che, come viene anche riconosciuto nell'accorato e condivisibile appello, ha portato alla realizzazione di una serie di iniziative che, sia pure limitate nel tempo, hanno trovato una accoglienza entusiastica da parte dei miei concittadini e non solo.

Per questo sposo la causa di Francesco Alliata, che si sta battendo con coraggio e dignità, per la salvezza di un complesso architettonico di straordinario valore artistico e storico.

Posso aggiungere che nell' ambito delle mie competenze e delle mie possibilità, e ripeto ancora, anche da semplice cittadino, non lascerò nulla di intentato perché Villa Valguarnera possa essere salvata dal degrado, e se possibile, in accordo con i rispettivi proprietari, destinata ad una fruizione pubblica.

Salvaguardare villa Valguarnera, le cere di Piraino significa non solo recuperare, salvare, e promuovere ma fare Cultura.

Per questo tengo a sottolineare le tantissime cose realizzate dalle ultime due amministrazioni, sul tema del recupero e della pubblica fruizione dei beni architettonici culturali e ambientali di cui è ricca Bagheria, nonostante le difficoltà, nonostante non sia facile, nonostante le risorse economiche scarseggino.

In questi ultimi dieci anni Palazzo Cutò è diventato il cuore pulsante di centinaia e centinaia di iniziative culturali, di mostre , di concerti, di presentazioni di libri, di rappresentazioni, di recite, di concerti: decine di associazioni, centinaia di giovani e migliaia di persone sono entrate a Palazzo Cutò, e la considerano oggi la vera casa della cultura.

Oggi il palazzo sede della Biblioteca comunale, è diventato un contenitore culturale che tutti ci invidiano, ed in cui trovano ospitalità anche iniziative che provengono da altri comuni incluso il capoluogo siciliano.

Villa Cattolica, sede del museo Guttuso, ha trovato una nuova fisionomia: sono stati rinnovati tutti i corpi bassi e la proprietà Cancilla, sono state rifatte le facciate esterne, sono stati ristrutturati gli ambienti del secondo piano resi luoghi di esposizioni permanenti di fotografie di artisti siciliani.

Nuova e più dignitosa collocazione ha trovato anche la donazione dei fratelli Lo Medico, che costituisce una eccezionale sezione del manifesto cinematografico.

Il Museo Guttuso, grazie agli investimenti, è stato sede di iniziative culturali di valore artistico nazionale, con le mostre su Guttuso, Scianna, Cuffaro ecc...

Palazzo Butera è stato acquistato ed è già in stato avanzatissimo di completamento e prima della fine di Aprile si svolgerà la cerimonia di inaugurazione, grazie alla quale, simbolicamente, i bagheresi torneranno nel "Palazzo" da cui Bagheria ha avuto origine.

La Certosa, già in parte restaurata, ed oggi sede di eventi estemporanei, dovrà trovare una definitiva destinazione. Era diventata una stalla ed ora è stata quasi del tutto recuperata.

In questo quadro va anche ricordato la degna sistemazione che è stata data all'Associazione "Giuseppe Bagnera": anche questo un piccolo museo delle memorie, frutto della certosina opera di ricerca di Angelo Restivo.

Non mancano interventi che vanno a riqualificare beni naturalistici di enorme spessore: la realizzazione del Parco suburbano di Monte Catalfano, e la demolizione dello scheletro sull'arco azzurro, sono due altri elementi che hanno qualificato l'attività degli ultimi anni.

Certo rimane ancora altro da fare, come il recupero e la fruizione pubblica del giardino barocco di Villa San Cataldo, come parco urbano della città, sul quale pesano dei ritardi le cui responsabilità non sono però ascrivibili al sottoscritto, essendo il bene di competenza della Provincia regionale di Palermo, e ancora tante altre cose che spero questa Città possa presto vedere realizzate per tutti noi cittadini.

 

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