La regina delle ville si riappropria del suo scettro - di Lorenzo Gargano

La regina delle ville si riappropria del suo scettro - di Lorenzo Gargano

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E' andata oltre ogni più rosea previsione la partecipazione alla giornata di domenica 3 aprile "Alla corte di villa Valguarnera".
Migliaia di persone, bagheresi ma non solo, hanno riempito viali e sentieri della villa.

Per l'occasione è stato consentito l'accesso ai visitatori, oltre che all'atrio centrale, anche ai lussureggianti giardini, e alla montagnola che sovrasta la villa, un tempo riserva di caccia del principe, dove si gode una vista mozzafiato che va dal golfo di Termini a quello di Palermo, passando per Solunto, permettendo con uno sguardo di attraversare secoli di storia.

Studenti grandi e piccoli delle scuole bagheresi hanno fatto da guida ai visitatori impeccabilmente. Persone di tutte le età, hanno trascorso una splendida domenica di primavera all'insegna della cultura e della natura. Ingredienti semplici per dei momenti speciali. Stupore, ricordi e aneddoti abbondavano sulle labbra dei presenti, ognuno aveva qualcosa da ricordare o di cui meravigliarsi. I più anziani felici di riappropiarsi di luoghi magari appartenuti alla loro infanzia; e i più giovani increduli, nello scoprire quali meraviglie si celano a pochi passi dalla loro casa nella tanto vituperata Bagheria.
Un evento organizzato dall'Assessore alla Cultura e la Pubblica Istruzione Emanuele Tornatore, che dimostra che anche quando le risorse finanziarie scarseggino, basta una buona idea e lo spirito collaborativo con cui queste iniziative vengono svolte, a dare ottimi risultati. La famigia Alliata naturalmente ha dato prova di grande generosità, e di amore per la propria casa minacciata dall'incuria, e come loro stessi dicono -"che una cieca burocrazia sta facendo crollare"-. Una generosità ripagata da una grande civiltà e rispetto dei luoghi da parte dei visitatori. In effetti dal loro punto di vista, questa, era un occasione per mostrare a tutti le condizioni di degrado e abbandono in cui versano alcune parti della villa, rispetto alle quali mancano le autorizzazioni al restauro, ma che necesiterebbero di interventi strutturali urgenti.Il complesso moumentale infatti, non appartiene solamente agli Alliata, una sorta di battaglia legale è in corso tra i proprietari. Da un lato la famiglia Alliata, disponibile al dialogo con l'amministrazione comunale nell'ottica della salvaguardia del manufatto, amministrazione che in questi anni è stata un interlocutore leale e un alleato; dall'altra gli altri proprietari che non sembra siano intenzionati a compiere lavori a proprie spese, e a rendere fruibile la villa.

La situazione piuttosto criptica, sembra ad un punto di svolta, o comunque destinata o mutare. In seguito al gesto compiuto dal principe Francesco Alliata(classe 1919), che ha occupato simbolicamente alcuni saloni del piano nobile non di sua proprietà, per denunciare lo stato di abbandono e il rischio di crolli che interessano quegli ambienti, questa vicenda è balzata ogni onori della cronaca; suscitando così l'interesse (guarda caso siamo in campagna elettorale), di tutti i politici locali, che, sembra, stiano ognuno per le proprie vie e secondo le proprie possibilità, cercando di risolvere questa vicenda. Si spera ci riescano prima che questa diventi la cronaca di un disastro annunciato, se davvero, come sostengono gli Alliata, il rischio crolli sia concreto.

In quel caso, un tesoro d'arte inestimabile andrebbe perduto per sempre, e sarebbe un boccone troppo amaro da mandar giù per tutti noi.

 

 

 

 

 

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