C'afferra un turcu è sò ?

C'afferra un turcu è sò ?

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La scarsa capacità di comunicare, nel senso di farsi semplicemente capire dai cittadini, da parte dell' amministrazione Lo Meo trova conferma nella notizia

che pubblichiamo in una breve, e che è stata poi "chiosata" in un chiarimento che il sindaco fa tramite il sito ufficiale del Comune.

La notizia è questa: il sindaco ha comunicato in una lettera ad Italo Fragale, responsabile cittadino della Confesercenti, di accettare la sua disponibilità a dare idee e  suggerimenti e fare proposte per le problematiche legate al settore commerciale.

Nel chiarimento pubblicato sul sito del Comune Lo Meo in pratica dice: nessuno scandalo, abbiamo già accettato la disponibilità di altri bagheresi ad aiutarci su questioni specifiche e cita tra gli altri il prof. Cristoforo Di Bernardo, per le questioni sanitarie, di Gioacchino Castronovo per fare un Museo del cinema e pare di capire anche del carretto, di Francesco Greco per l'approvvigionamento di fonti idriche, e le consulenze a Biagio Atanasio e Maurizio Parisi.

In poche parole, dice il sindaco, che non affiderà più nè incarichi nè consulenze, ma si affiderà al buon cuore e all'inventiva di tanti cittadini che hanno qualcosa da proporre o hanno un particolare competenza, o che hanno su tante questioni idee,  progetti e studi.

Naturalmente "a gratis".

Il senso del ragionamento di Lo Meo è chiaro: se viene un cittadino e  mi dice che vuole fare qualcosa di buono e di positivo per la città, perchè dovrei dirgli di no? e poi cosa mi costa una letterina? faccio felice l'interlocutore e io vivo tranquillo.

Se è esperto e capace, tanto meglio.

Se poi si realizza qualcosa di buono per la città ben venga; diversamente non ci avrò rimesso nulla.

Noi questo ragionamento non lo condividiamo nè nello spirito nè nella sostanza. A partire dal fatto, ed è il sindaco a dircelo, e lo apprendiamo solo adesso, che già ci sono "esperti" che si stanno occupando di una serie di cose.

Era stato informato qualcuno di questo bisogno dell'amministrazione di essere coadiuvata nella sanità, nel reperimento di risorse idriche, nel fare un Museo del cinema? Non ci pare.

E come mai queste persone , tutte rispettabilissime, hanno avuto queste idee e non altre? boh!!!

Ma chi dice che non ci siano persone che abbiano idee migliori e più fattibili e che siano anche più capaci dei "prescelti", e che non si siano fatte avanti perchè non conoscono questa "disponibilità" dell'amministrazione?

E poi, qualunque idea che viene trasmessa, e competenza di cui si manifesta la disponibilità, verrà accettata? e se no, quale sarà il criterio per decidere?

Uno propone il Museo del cinema , un altro di fonti di approvvigianamento idrico, un altro ancora è esperto di commercio, un altro ancora di sanità: arriverà magari un tizio che è esperto di funghi, un altro che è esperto di comunicazione, un altro che è esperto di arredo urbano, un altro di sport o di traffico o di qualcos'altro ancora.

Ed il sindaco? farà a tutti la sua brava letterina? e per quale motivo? per gratificare la loro autostima? per farli contenti? per prenderli per i fondelli? o per prendere noi per i fondelli? o per cos'altro?

E poi non ci sono già gli uffici e i tecnici comunali? e non si parlava di attivare le varie consulte? e a cosa servono le quattro commissioni consiliari che si riuniscono continuamente? e gli assessori? non c'è già abbastanza gente , anche pagata, per farsi venire idee,  fare progetti e presentare studi?

Abbiamo avuto già modo di dire, per la parte della comunicazione, all'assessore  Ferrante che questo modo di procedere è frutto di improvvisazione e si può prestare ad un suo distorto e clientelare, oltre che essere scorretto da un punto di vista amministrativo.

Qualunque rapporto tra un privato cittadino e la pubblica amministrazione, deve nascere e si deve sviluppare sempre all'interno di regole certe e trasparenti.

Non si può dire al popolo: fatemi proposte e noi le valuteremo.

Ma su cosa e per che cosa?

Un assessore , un sindaco non possono stare lì a dire a chi incontrano per caso, che se ha competenze e disponibilità si faccia avanti.

Deve essere l'amministrazione con un atto di evidenza pubblica  a dire quali sono i temi ai quali è interessata, e su quelli sollecitare ed accettare contributi, idee e proposte.

Se si vuole che questo sistema sia serio e funzioni, occorre stabilire e codificare di quali competenze l'amministrazione intende gratuitamente avvalersi; quali rapporti debbono regolare la trasmissione delle competenze; all'interno di quali regole questi consigli e suggerimenti, (disinteressati s'intende), debbono essere formulati.

Occorre  anche verificare che dietro queste disponibilità non si celino o interessi particolari o veri e propri conflitti di interesse.

Questo modo di procedere con rapporti personalistici che il sindaco ritiene di poter coltivare all' infuori di una qualsiasi "formalizzazione e regolamentazione" sembra a noi che alimenti la nebbia e la confusione.

Anche perchè tra i nomi dei quali si è accettata la collaborazione sono già troppi quelli che hanno fatto la campagna elettorale a Lo Meo.

Se si spera poi che questi rapporti "fiduciari" possano portare o "disincagliare" risorse e finanziamenti lo si dica perchè non è un reato; però tutto deve essere chiaro e alla luce del sole.

Se cioè, dietro le idee i progetti e gli studi ci sia (o si spera che ci sia) la "vicinanza" del proponente con Enti istituzionali erogatori di risorse, a maggior ragione la trasparenza è d'obbligo

Noi temiamo invece che questo modo spontaneo di procedere porti ad una sorta di "deregulation" per cui alla fine come si diceva un tempo "c'afferra un turcu è sò".

A buon intenditor , poche parole.

 

 

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