Silviamaria Malagrinò: la donna che dà ordini ai lupi di mare

Silviamaria Malagrinò: la donna che dà ordini ai lupi di mare

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Silviamaria Malagrinò è il comandante della Circoscrizione marittima di Porticello. Tenente di vascello, ha ricevuto dall'I.S.L.A.S., Istituto superiore di lettere, arti e scienze un importante premio, "Universo donna",  premio che in passato è stato assegnato a personaggi noti come Susanna Agnelli, Carmen La Sorella, Mariapia Fanfani e Rita Pavone. Siamo andati a trovarla per bagherianews.com

Comandante, come ha accolto questo riconoscimento?

"Sono rimasta molto sorpresa. Inizialmente pensavo fosse uno scherzo, proprio perchè io svolgo un servizio per il quale non immaginavo potesse esserci un premio. Per questo motivo, fin dall'inizio, ho considerato questo premio indirizzato alla Circoscrizione marittima e non alla sottoscritta.

Certo, io li guido ma è importante trovare tra il Comando e i suoi uomini la giusta intesa per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Io non penso di meritare questo premio, anche  perchè mi ritengo fortunata di svolgere un servizio che mi rende felice"

Una donna che comanda lupi di mare. nell'immaginario collettivo è una cosa che suscita curiosità e interesse. Come nasce questa sua passione?

"Nasce da una vocazione familiare. Mio padre era comandante di Marina, ore è in congedo.

Siamo quattro figli. Fin da bambini abbiamo fatto i conti con ciò che comportava la vita militare di mio padre: cambiamenti di sede, di scuola. Mio padre metteva impegno, passione in quello che faceva e io ho probabilmente assorbito tutto cio'.

Anche perchè io vengo da Taranto che è una città di mare
E' una professione che vedevo in linea con la mia formazione giuridica: sono avvocato. Poi undici anni fa ho fatto il concorso per il personale femminile delle Capitanerie di porto"

Lei è tenente di vascello: vascello è un termine quasi mitico, perchè rimanda a storie di mare, al "vascello fantasma" o alle navi da guerra settecentesche. Come si rapporta con gli uomini che comanda?

"All'inizio la cosa è stata un po' particolare. Svolgevo il mio servizio a Manfredonia.

C'erano un certo numero di ufficiali uomini, molti dei quali erano più anziani di me. Non erano abituati a essere diretti da una donna. Tuttavia noi siamo una forza armata, costituita quindi da rapporti strettamente gerarchici. Quando sono arrivata a Porticello, sono stata vista come un novità.

Ma non ho riscontrato nessun pregiudizio. Non sono stata nè sottovalutata nè considerata in modo eccessivamente positivo.

Dopo un anno e mezzo devo dire che il rapporto è abbastanza consolidato. Anche se credo bisognerebbe sentire il parere dei miei uomini"

Come sta vivendo questa esperienza in Sicilia?

" Porticello è una realtà molto particolare, soprattutto in un momento socio economico molto delicato. E' una frazione peschereccia, quindi, con tutte le realtà sociali che essa contiene. Bisogna inserirsi gradatamente all'interno di essa, prima studiandone i meccanismi e poi calarsi nella sua realtà"

Tra i servizi che svolgete ci sono quelli preventivi e quelli repressivi: quale sente più vicini alla sua sensibilità?

" Ho difficoltà a rispondere a questa domanda. In realtà mi piace svolgere il mio servizio, sotto qualsiasi profilo. A seconda della stagione ci sono delle attività che vengono svolte prevalentemente: diporto, controllo pesca, attività balneare, vigilanza sul demanio ecc..."

Dal punto di vista della disciplina dei diportisti pensiamo che rispetto a una trentina d'anni fa c'è molta più responsabilità. Lei concorda con questa nostra opinione?

"Devo dire che a Porticello non ho trovato una realtà particolarmente "selvaggia". Il problema classico dell'Estate è l'acqua scooter che sfreccia tra i bagnanti alle 10 del mattino.

La normativa del 2008, sulla pratica del diporto, prevede oltre alla verbalizzazione per questi comportamenti la sospensione della patente nautica per il trasgressore. Lo scorso giugno si è verificato un episodio del genere.

Oltre alla sospensione della patente abbiamo dato rilevanza mediatica all'accaduto. La cosa ha funzionato, probabilmente, da deterrente.

Devo dire che almeno l'Estate scorsa questi fenomeni non sono stati ricorrenti."

Secondo il report che avete voi, le sanzioni che avete comminato da quando c'è lei, sono aumentate rispetto all'anno precedente?

"Forse qualcosa in più rispetto all'anno precedente, qualche sequestro in più."
 

La stagione balneare è alle porte. Che appello si sente di fare ai bagnanti e ai diportisti?

"Il rispetto della norma di sicurezza è opportuno proprio per la sicurezza stessa delle persone. Rispettare le regole è qualcosa che va al di là del mero aspetto formale.

L'aspetto sanzionatorio viene dopo perchè la paura per la multa non crea coscienza. Sono invece importanti la responsabilità e la disciplina nel rispetto della vita umana"
 

Lei è innamorata del mare: Dove ama trascorre le vacanze?

"Da un  pò non le faccio. Per quest'anno e per l'anno prossimo vedo un intensificarsi dell'impegno.Le rimanderò a Settembre,e penso che andrò a Taranto dalla mia famiglia"

Quale sarà quest'anno la condizone di balneabilità del mare che ci circonda soprattutto nelle zone in cui sono soliti affollarsi i bagnanti?

"Penso che non sia molto diversa la situazione rispetto allo scorso anno, l'unica novità è stato il pisizionamento della Meda alla Formica

"Noi abbiamo emanato un'ordinanza, subito dopo il posizionamento della boa sullo scoglio della Formica, che riprende le vecchie regole sull'ancoraggio. Ci sarà quindi il divieto di ancoraggio e pesca. Vorrei evitare (ride, ndr) che le barche scambino  la boa della Formica per ancoraggio.

Per questo abbiamo interdetto un'area di 200 metri a partire dalla boa, anche perchè n realtà non si tratta di uno scoglio: è una zona di secca, quindi per una questione di sicurezza abbiamo tenuto una zona abbastanza ampia"


Vorremmo avviarci a concludere questo suo ritratto con un argomento riguardante la realtà che ci circonda.

Lo abbiamo visto negli scorsi mesi quanto sia forte il disagio economico sociale per i pescatori di Porticello. Lo scorso inverno ci sono state delle proteste veementi. Bisogna dire che negli ultimi anni ad aumentare le difficoltà dei pescatori hanno concorso le normative europee che sembrano  non tenere molto in considerazioni le  realtà della piccola pesca, come Porticello.

Quando andate ad effettuare i sequestri di pesce o sanzionate i pescatori per uso di mezzi di pesca non consentiti, pur nel rispetto di quelle che sono le normative, tenete conto delle difficoltà in cui versano i pescatori porticellesi? Riuscite a coniugare l'esigenza del rispetto della legge e la considerazione del disagio sociale e della crisi in atto?

"Sicuramente si può e si debbono  riuscire a coniugare questi due aspetti. E' chiaro che il nostro servizio è volto alla vigilanza sul rispetto della normativa. Quello che vorrei emergesse è che non c'è mai un intento persecutorio sic et simpliciter.

Noi svolgiamo un servizio che non va visto soltanto nel rapporto ufficiale di Polizia giuiziaria  e pescatore ma va inserito nel quadro del sistema europeo, nel rispetto della norma che prevede la sanzione c'è comunque un senso di giustizia che magari sul momento il pescatore non riesce a cogliere perchè si vede sequestrato il pescato. Però anche quello è in realtà un momento di partecipazione di legalità.

Perchè mi auguro che nel momento in cui viene elevato un verbale ad un motopeschereccio x, la volta successiva il motopeschereccio y, che si trova nelle vicinanze, si mette in regola"

Lei quindi intrattiene un dialogo con la comunità marinara, tramite delle riunioni con le cooperative di pescatori....

"Assolutamente si. La collaborazione si ottiene con la partecipazione più capillare possibile. Non c'è l'Autorità da una parte e l'utente dall'altra. Noi siamo un Corpo bellissimo che ha la duplice funzione: quella di amministrazione attiva e quella di polizia.

Ciò dovrebbe sopperire alle esigenze che si presentano quando l'amministrazione attiva non raggiunge gli scopi. Però bisogna svolgere l'attività amministrativa in modo da avere la coscienza a posto"

Se io ho coscienza di aver dato una informazione diffusa e capillare sulle norme che vanno rispettate sia in materia di pesca che di diporto, come organo di polizia ho poi titolo a farle rispettare anche con l'aspetto sanzionatorio."

Quali passioni coltiva?

"Mi piace molto leggere. In genere letteratura: romanzi russi, inglesi, italiani. Mi piace il cinema, soprattutto quello italiano, ed anche la musica.

Spero di poter andare a vedere un concerto al Massimo o al teatro Politeama dove purtroppo non sono ancora stata

Il libro che ha sul comodino?

"Anna Karenina: l'ho riletto più volte. E mi riprometto di rileggere  anche Guerra e Pace

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