Alla riedizione della marcia Bagheria Casteldaccia ci saremo anche noi - di Vittorio Panno

Alla riedizione della marcia Bagheria Casteldaccia ci saremo anche noi - di Vittorio Panno

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Cade in un momento particolarmente significativo per la nostra comunità la riedizione, patrocinata dal Centro Studi Pio La Torre, della marcia contro la mafia e la droga svoltasi il 26 febbraio di trenta anni fa. 

Per questo le forze più avvertite e sensibili sui temi dell'impegno civile abbiamo cominciato ad incontrarci:  giovedì sera si è svolto il primo incontro a Casteldaccia del neonato comitato locale per il trentennale della 'marcia dei valloniBagheria - Casteldaccia contro la mafia e la droga.

Al di la dei problemi organizzativi e logistici pur importanti, penso che questi incontri  e la successiva manifestazione pubblica del 26 febbraio  debbano rappresnetare una occasione di analisi e costituire un momento di riflessione e di approfonfdimento su cosa e chi rappresenti la mafia oggi nel nostro comprensorio.

Normalmente e storicamente i periodi '' tranquilli'' , come quello attuale, in cui la mafia non spara per le strade e non ci sono scontri tra le varie fazioni, rappresentano i periodi migliori per la mafia che cresce, si ingrassa e fa affari.

Nel silenzio e nella disattenzione collettiva cosa nostra costruisce le poprie alleanze, realizza i propri progetti, conquista nuove posizioni: rappresentando nei fatti concreti quella palla di piombo che impedisce un normale sviluppo economico nelle nostre società, e quel fattore sempre pericolosamente presente di inquinamento delle e nelle istituzioni.

E questo perchè la mafia ha sempre cercato, per i suoi scopi criminali, un rapporto con la politica e le istituzioni, e là dove ha trovato amministratori compiacenti ha stretto con essi patti scellerati in cui, in cambio di appoggi elettorali, ha sempre preteso ed ottenuto favori in termini di gestioni di appalti di opere e servizi pubblici, o possibilità di devastare con la speculazione edilizia interi territori.

Queste considerazioni , a mio avviso, debbono costituire l'asse portante della riflessione sugli scopi della manifestazione del prossimo 26 febbraio.

Pertanto nelle prossime settimane occorrerà oltre che lavorare per la riuscita della manifestazione, servirà anche far conoscere alle nuove generazioni sotto i quarant'anni i fatti più importanti della nostra storia recente; bisognerà portare avanti un lavoro di sensibilizzazione, nelle scuole soprattutto, ma anche nella società civile, dove purtroppo si manifesta una caduta del livello di guardia nei confronti di un nemico subdolo, sempre abile a camuffarsi tra le pieghe delle nostre comunità.

E questa attenzione e vigilanza tanto più che nel maggio prossimo i casteldaccesi andremo a votare per il rinnovo dell'amministrazione comunale, e come la storia ci insegna, la mafia non resterà a guardare la contesa elettorale, ma interverrà, cercando di condizionarne gli esiti o nel migliore dei casi tentando di salire sul carro del probabile vincitore.

 

Vittorio Panno