Cronaca

Un intero quartiere presidiato, posti di blocco nei 'nodi' viari strategici di accesso, controlli personali, dei mezzi e dei relativi documenti: è stata questa l'attività messa in campo dagli uomini della Polizia di stato del Commissariato di P.S. di Bagheria, diretto dal dr. Francesco Fucarini, nella serata di lunedì 8 giugno e sino a notte fonda, tra le vie Flavio Gioia, Ignazio Lanza di Trabia, Lanza e Mole.

Impegnate le pattuglie degli agenti in dotazione del Commissariato bagherese, nell'occasione rinforzate da sei unità del Reparto Prevenzione crimine provenienti dalla Questura di Palermo, in tutto una trentina di uomini .

Consueta attività di identificazione di quanti transitavano in zona: una ottantina le persone identificate ed una quarantina le vetture sottoposte a controlli. Sono state posti sotto sequestro 4 autovetture per mancanza di copertura aasicurativa, mentre  3 giovani sono stati denunciati al Tribunale di Termini Imerese per guida senza patente perchè  mai conseguita.

L'operazione, che rientra in un programma più ampio che prevede diverse fasi e momenti di realizzazione, come abbiamo riferito in altre occasioni, ha una duplice finalità, e cioè da un canto approfondire la conoscenza del territorio e dall'altro rassicurare i cittadini sull'attività di prevenzione e vigilanza delle forze di Polizia.



L’indagine ha consentito di colpire una banda composta da diversi soggetti, alcuni dei quali sarebbero legati alla mafia. Sequestrati grossi quantitativi di cocaina, marijuana e hashish. 

La polizia di Stato, nelle prime ore della mattinata odierna, ha eseguito 10 misure restrittive nei confronti di altrettante persone accusate di avere coltivato, prodotto e detenuto ai fini dello spaccio cocaina, marijuana e hashish.

Il provvedimento è stato eseguito dai poliziotti della sezione “Antidroga” della Squadra mobile, in ottemperanza ad un ordine di carcerazione emessa dal Gip su richiesta della Dda di Palermo.

L’attività, denominata in codice Operazione “Andreas”, ha avuto una durata di circa un anno ed ha avuto origine dallo sviluppo di spunti investigativi ottenuti, tra l’altro, dalla sorveglianza di alcuni giovani dediti allo smercio in città di derivati della cannabis.

A seguito di tale osservazione sono emerse ulteriori responsabilità ed il coinvolgimento di numerosi soggetti, in altri traffici illeciti, nonché nella produzione diretta e nella vendita di sostanze stupefacenti. Coinvolti nella vicenda illecita, sia individui al di sopra di ogni sospetto, che pregiudicati, tra i quali, spiccano le figure di alcuni recidivi con precedenti specifici.

L’indagine ha, in effetti, consentito la disarticolazione dell’intero organigramma criminale individuato, composto da diversi soggetti (alcuni dei quali in connessione con cosa nostra), nonché il sequestro di ingentissimi quantitativi di droga

Guarda il video dell'iirruzione della Polizia: https://www.youtube.com/watch?v=Iz4kb3f5V_A

Gli arrestati: Giuseppe Lombardo, Mario Iannello, Salvatore Provenzano, Danilo Monti, Antonio Tola, Antonino Augello, Giovanni Bronte, Salvatore Coppola, Benedetto Graviano, Giuseppe Corso.

da gds.it

Ormai gli investigatori non sembrano avere più alcun dubbio: c'è un gruppo emergente a Bagheria che vuole imporre la propria legge con le buone o con le cattive. Gli episodi di danneggiamento seguono una cadenza temporale troppo ravvicinata per potere far pensare a fenomeni casuali o slegati tra loro o a dinamiche che non siano quelle del pizzo. 

A Bagheria l'ultimo avviso è arrivato alla macelleria di Giacomino Campagna in via Senatore Scaduto con la solita tecnica: viene cosparso di liquido infimmabile l'ingresso dell'attività commerciale e quindi si dà fuoco, senza curarsi se le fiamme appiccate nella notte possano produrre danni che possono andare al di là del preventivato.

Lo riporta il Giornale di Sicilia di oggi in un articolo a firma  di Ignazio Marchese.

Qualche giorno fa a dovere subire la drammatica sveglia notturna sono state a Bagheria il panificio-pizzeria Sorci di via Giotto, e la pizzeria La Fornace di via Città di Palermo.

Nel caso del panificio i danni sono stati consistenti perchè le fiamme sono penetrate all'interno danneggiando i locali e le attrezzature.

I titolari delle attività hanno dichiarato ai carabinieri che seguono le indagini di non avere ricevuto alcuna richiesta di alcun genere da parte di chicchessia.

Ma è tutto il 'mandamento' ad essere in fibrillazione, perchè episodi della stessa natura negli ultimi mesi sono accaduti a Ficarazzi, al bar Pepito, a Casteldaccia ed Altavilla Milicia, dove è stata rubata una Audi dal deposito della Calicar, successivamente ritrovata bruciata in vicinanza di Valguarnera in provincia di Caltanissetta.

Gli inquirenti non lasciano trapelare nulla, indagano a 360°, ma forse l'assenza dei vecchi capi ha messo in qualche modo in moto un processo di protagonismo tra quanti aspirano a prenderne il posto, anche se gli 'argomenti' per far capire l'antifona sono abbastanza chiari e sono sempre gli stessi: il fuoco come elemento intimidatorio.

Si cominciano a chiarire le ragione dell'accoltellamento che è accaduto ieri sera a Porticello: alle origini della vicenda ci sarebbe una relazione troncata da un giovane, G.D. 17.nne, con la propria ragazza anche lei minorenne, peraltro già incinta.

Secondo una prima ricostruzione, dopo l'inevitabile iniziale sovrapporsi delle voci e delle notizie, il padre della ragazza S.F. di 43 anni, avrebbe chiesto ragione al giovane del perchè avesse troncato questo rapporto con la figlia; a spalleggiare il giovane sarebbe intervenuto il padre, G.R. di 42 anni,  e ad un certo punto qualcuno, pare accertato che sia stato il figlio, avrebbe tratto fuori un coltello e ferito con diversi fendenti alla spalla il padre della ragazza, uno dei colpi avrebbe colpito un polmone. 

A soccorrere il padre della ragazza un agente di polizia municipale che ha cercato di tamponare la copiosa perdita di sangue che fuoriusciva dalle ferite.

I due padre e figlio, resisi in un primo momento irreperibili, sono stati rintracciati dai Carabinieri in nottata e sono in atto  sottoposti a fermo di polizia giudiziaria con l'accusa di tentato omicidio, che dovrà essere convalidato dal GIP, ma mentre il padre si trova alle carceri 'Cavallacci' di Termini Imerese,  il figlio minorenne è stato associato al carcere di Malaspina.

L'uomo ferito è stato operato e rimane in prognosi riservata. A Porticello l'accaduto ha suscitato grande impressione.

Le indagini vengono condotte di concerto tra i militi della Stazione di S.Flavia e il Nucleo investigativo della Compagnia di Bagheria.

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