Cronaca

Pianta un chiodo sull'aereo  Blu Panorama Palermo-Bari, denunciato un bagherese.

Ha piantato un chiodo di ferro lungo cinque centimetri dietro una tendina parasole davanti a un finestrino di un aereo della compagnia Blue Panorama Airlines mentre era in volo tra Palermo e Bari. Poi ha diffuso un messaggio in rete dal titolo “Pericolo terrorismo”, paventando un presunto allarme e un rischio per la sicurezza di quel velivolo.

Le indagini degli investigatori della polizia di frontiera dell'aeroporto di Fiumicino, diretti dal Direttore della Quinta Zona Antonio del Greco, hanno permesso di scoprire, oltre alla presenza del chiodo sull'aereo momentaneamente in sosta al Leonardo da Vinci, l'autore del gesto, G.R., 29 anni di Bagheria.

L'uomo è stato denunciato per procurato allarme, trasporto di materiale pericoloso e danneggiamento.

L'uomo si era imbarcato sul volo a Palermo e, una volta a bordo, ha conficcato il chiodo. Appena giunta agli investigatori della Polaria la segnalazione del messaggio allarmistico diffuso in rete, sono scattate verifiche incrociate, anche con la collaborazione del personale tecnico della compagnia aerea, che hanno permesso di arrivare, ieri pomeriggio, alla scoperta prima del chiodo, che comunque non avrebbe potuto creare problemi per la sicurezza del volo, e quindi di risalire all'autore del procurato allarme. (Ansa)

 

Drammatica sequenza di un tentativo di suicidio questa mattina intorno alle 7.30 a Bagheria in uno dei condomini di via Libertà: alcuni passanti hanno notato che da una finestra di un appartamento al V piano dell'immobile c'era una donna  letteralmente penzoloni all'esterno con le mani aggrappate al telaio di una finestra.

Hanno chiamato il 113, e la volante della Polizia che ha ricevuto la chiamata alle 7.25 per fortuna dopo 5' era già sul luogo: gli agenti immediatamente sono saliti al V piano ed hanno individuato l'appartamento in cui si stava consumando il dramma; hanno aperto con una tecnica 'raffinata' la porta blindata che per fortuna non aveva mandate e  sono entrati precipitosamente e col cuore in gola, dentro l'abitazione.

Hanno individuato la donna nell'ambiente della cucina e hanno visto che ormai con una sola mano 'artigliava' con la forza della disperazione, se è possibile usare questo espressione, il telaio della finestra, perchè le forze la stavano abbandonando, e non avrebbe potuto più resistere oltre.

Gli agenti, Pietro Terranova e Marcello Incani i loro nomi, l'hanno immediatamente presa per le braccia e con non poche difficoltà sono riusciti a farla 'rientrare' .

Momenti drammatici così come ci sono stati descritti da alcuni testimoni e dai protagonisti di una potenziale tragedia che solo per la tempestività, la professionalità  e il coraggio degli agenti di polizia non si è consumata.

Nel frattempo in basso si era formata una folla di curiosi, qualcuno dei quali immortalava la scena con il telefonino, anche perchè erano arrivati anche l'ambulanza e i Vigili del Fuoco.

Gli agenti hanno poi ricostruito il 'portato' di questa donna, A.M. di 78 anni, che vive in casa con il cognato e la sorella, anche loro anziani, e stava attraversando una crisi depressiva.

Quando ha tentato di mettere in atto il gesto inconsulto gli altri due occupanti dell'appartamento dormivano e non hanno avuto consapevolezza di quanto stava accadendo sino all'arrivo della Polizia.

Il 21.05.2012 SARDO Giuseppe contattava il numero d’emergenza 112 denunciando di aver rinvenuto due “sacchetti sospetti”, presso il supermercato “Il Centesimo” sito in Bagheria, via Monaco I.

A seguito di sopralluogo effettuato dai CC di Bagheria, veniva constatato che i due sacchetti in plastica contenevano delle bottiglie con all’interno verosimile liquido infiammabile ed altro e che le stesse erano state legate ad altrettante saracinesche del supermercato in questione.

I Carabinieri della Compagnia di Bagheria, trasmettevano alla Procura della Repubblica la denuncia presentata da SARDO Giuseppe, il quale riferiva agli investigatori le modalità del rinvenimento e che non aveva ricevuto alcuna forma di pressione e/o intimidazione, ivi compresa l’indebita richiesta di denaro. L’episodio veniva da subito classificato come chiaro ed inequivocabile avvertimento mafioso.

In effetti, il 22.09.2012 (all. 118) a bordo dell’autovettura Mercedes classe “A” targata CR423ZJ in uso a MOZDAHIR Driss inteso Andrea, durante il transito della stessa in via Giuseppe Bagnera, all’altezza delle saracinesche del supermercato “Il Centesimo”, veniva intercettata una interessante conversazione tra il predetto, FLAMIA Sergio Rosario e CENTINEO Francesco.

Il contenuto della conversazione non lasciava alcun dubbio sulla matrice mafiosa dell’atto intimidatorio, potendo ora ricondurre la responsabilità diretta proprio al FLAMIA Sergio Rosario, al CENTINEO Francesco ed al MOZDAHIR Driss.

…omissis…
FLAMIA: minchia questo ancora non ha voluto bere (allusione al pagamento su richieste estorsiva n.d.r. - dal servizio di localizzazione satellitare gps l'autovettura transita in Bagheria, via Giuseppe Bagnera all'altezza dell'esercizio commerciale denominato "IL CENTESIMO") ,ha abbassato la testa però ancora non si è presentato ....cornuto e sbirro ha fatto succedere il bordello con i giornali... televisioni...
CENTINEO: ha fatto succedere un macello ha fatto succedere...
…omissis…

Effettivamente, l’atto intimidatorio di chiara matrice mafiosa era stato commentato sul Giornale di Sicilia del giorno 22.05.2012 (all. 151).

L’evento, come riferito dal FLAMIA nel corso della conversazione ambientale aveva suscitato clamore, infatti come riportato nell’articolo appena menzionato, il Sindaco Vincenzo Lo Meo e il presidente del Consiglio Caterina Vigilia avevano espresso solidarietà e lo stesso  aveva fatto il Pd, con un comunicato a firma del segretario Maria Laura Maggiore e del capogruppo Daniele Vella.

Dalla visione delle immagini della telecamera dell’esercizio commerciale emergeva che l’atto era stato posto in essere intorno alle ore 05:50 del 21.05.2012 da un soggetto travisato dal cappuccio di una felpa di colore rosso, che indossava uno smanicato di colore nero, un paio di pantaloni di tuta di colore grigio, un paio di scarpe di colore scuro con suola bianca nonché un paio di guanti di colore bianco.

Si riportano le immagini più significative estrapolate dal servizio di videoriprese del predetto esercizio commerciale, come da fascicolo Fotografico redatto da personale della Compagnia Carabinieri di Bagheria (all. 340).

L’uomo ha depositato una busta bianca presso il primo ingresso del supermercato 'IL CENTESIMO' e si sta dirigendo verso un altro ingresso in direzione viale Bagnera.
Indossa una felpa (o simile ) di colore rosso scuro con cappuccio, un giubbotto smanicato di colore neo, un paio di pantaloni da tuta ginnica di colore grigio chiaro, una paio di scarpe scure con suola bianca.

Indossa guanti in lattice ed il volto è occultato dalla felpa.

Proprio il giorno 21.05.2012 alle ore 17:21 MOZDAHIR Driss si recava presso il market di via Nino Bixio intrattenendosi a parlare con FLAMIA Sergio per pochi minuti; nell’occasione si aveva modo di constatare che il predetto indossava un paio di pantaloni di tuta di colore grigio chiaro, simili a quelli utilizzati dall’ignoto malfattore.

 

I Carabinieri della stazione Resuttana Colli hanno arrestato per tentato furto aggravato FRICANO Filippo, nato a Bagheria (Pa), classe 1978, ivi residente.

I Carabinieri hanno sorpreso il predetto, in via Brigata Verona, mentre tentava di rubare un’ autovettura Audi A1 introducendosi nella stessa attraverso il finestrino della portiera lato guidatore.

L’uomo, che era stato notato da una pattuglia dei Carabinieri in transito, ha dapprima gettato in terra ”i ferri del mestiere” nella fattispecie un gancio in ferro, tentando poi la fuga per le vie adiacenti; ma è stato prontamente bloccato dai militari.

A seguito della perquisizione personale l’uomo è stato trovato in possesso di una pinza multiuso e della somma di dieci euro in monete, prese dal portacenere della vettura.

L’arrestato è stato trattenuto presso le camere di sicurezza del Comando in attesa del rito per direttissima.

Dopo la convalida dell’arresto, l’Autorità Giudiziaria ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di dimora presso la propria abitazione dalle 20,00 alle 08,00 del mattino.

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Filippo Fricano              Palermo, 02 giugno 2013

 

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