Chi sarà il nuovo sindaco di Bagheria? - di Angelo Gargano

Chi sarà il nuovo sindaco di Bagheria? - di Angelo Gargano

cronaca
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La politica è una scienza quasi esatta e la scheda elettorale non è rotonda come il pallone; accade che nelle urne vanno ad assumere consistenza numerica sentimenti e idee, quali la rabbia, l'indignazione, la speranza, la voglia di conservazione o di cambiamento, e vengono alla luce quei fiumi carsici di suggestioni che attraversano nel profondo delle coscienze i cittadini elettori. 

Si tratta dunque di 'leggere' i segnali di questi sommovimenti profondi, ma anche di trarre le giuste indicazioni dalla passate esperienze che anch'esse parecchio ci raccontano.

Con una premessa, e cioè che la legge elettorale contiene una novità che giocherà certamente sul risultato finale, il fatto cioé che il voto al sindaco dovrà essere dato in maniera manifesta; in poche parole non accadrà come succedeva prima che il voto ad una delle liste di sostegno, in assenza di una preferenza manifesta ad un sindaco di altra lista, si traducesse in automatico a un voto per il sindaco sostenuto dalla liste, il cosiddetto voto di trascinamento.

Cioé oltre al voto disgiunto esiste adesso il voto confermativo, cioè chi vuole votare per un sindaco dovrà segnarlo sulla scheda esplicitamente, ed anche questo nuovo criterio potrà pesare sul voto finale.

Tornando al pronostico, una delle linee guida che ci viene dalle trascorse elezioni ci dice che una elezione  a sindaco non si inventa, bensi la si costruisce; cosi è stato per Pino Fricano nel 2001; già perdente contro Giovanni Valentino nel 1996, poi per cinque anni capogruppo del PDS alla Provincia di Palermo oltre che membro del C.R.U. (Comitato regionale Urbanistica), lavoro' e studio' per questo obiettivo, centrandolo anche se la sinistra si presento' allora divisa ( o forse proprio perché si presento' divisa); nel 2006 Biagio Sciortino che, assessore durante la sindacatura Fricano, per quasi cinque anni aveva studiato da sindaco, mettendoci naturalmente del suo, sbaraglia letteralmente al ballottaggio il candidato del centrodestra, Vincenzo Gargano.

Anche in quella occasione il centrosinistra si divide con Leonardo Passarello a rappresentare una parte del centrosinistra.

Nel 2011, malgrado l'invincibile armata che lo sostiene, Bartolo Di Salvo, tra i candidati, a nostro avviso quello a maggior caratura politica, soccombe al ballottaggio contro Vincenzo Lo Meo, anche lui candidato di centro destra che guarderà poi sempre di più a sinistra, e che per sindaco studiava sin dal lontano 1996, quando era assessore del sindaco Valentino e poi consigliere provinciale, conquistandosi la fama di persona concreta e fattiva, l'ape operosa insomma.

Secondo questa regola i candidati favoriti sono quindi Daniele Vella e Gino Di Stefano: sono quelli che hanno più esperienza e pratica di amministrazione, sono quelli che conoscono meglio la macchina burocratico-amministrativa, sono quelli che conoscono in maniera più approfondita le questioni nodali sul tappeto, dalle vicende del Coinres all'area artigianale.

Stavolta pero' sul palcoscenico ci sono altri attori: non più come era sinora accaduto oltre al classico terzo incomodo, candidati a sindaco improbabili o addirittura pittoreschi, ma due importanti novità che hanno tutte le carte in regola per giocarsi la partita sino alla fine e probabilmente anche di vincerla.

Parliamo ovviamente di Patrizio Cinque e Antonino Costa.

Il Movimento 5 stelle , almeno a Bagheria, é un movimento diventato adulto che nelle ultime consultazioni elettorali a Bagheria ha toccato il 25%, che ha superato la fase del movimento che raccoglie solo la rabbia e l'indignazione, e lo ha dimostrato negli ultimi mesi per come segue con i propri parlamentari le questioni sul tappeto, interviene, organizza cosi come accaduto nella preparazione di questa campagna elettorale veri e propri momenti di formazione politica, in poche parole si pone, al di là di qualche scivolone demagogico e di proposte  naif del tipo 'concorso per titoli  e colloquio per assessore', come una delle forze più credibili per andare al governo della città.

Tutto loro il merito ? certo che no.

Il merito è soprattutto di una classe politica che, più o meno trasversalmente, da Roma, via via giù per li rami attraverso Palermo sino a  Bagheria, ha solo manifestato insipienza, incapacità politica, voracità delle risorse pubbliche e tendenza agli sprechi, da provocare anche in strati della popolazione più avvertiti e politicizzati una ondata di rigetto, un moto di ripulsa verso la politica e i suoi rappresentanti.

Forse il governo Renzi riuscirà  col tempo a rivoltare, come dice lui, l'Italia, ed a trasformare in ronzini alcuni dei cavalli di battaglia del Mov 5 stelle,, ma a Bagheria si vota il  25 maggio.

Infine la novità dell'ultima ora: il centrodestra si ricompatta e tira fuori come dal cilindro di un prestigiatore il nome di Antonino Costa, riserva della Repubblica si sarebbe detto un tempo, sulla carta un sindaco perfetto per Bagheria: autorevolezza derivante dalla sua attività professionale svolta con merito in mezza Italia e in ruoli di grande responsabilità, giusta età ed esperienza, voglia di mettersi in gioco e soprattutto di mettere a disposizione della comunità questo patrimonio professionale.

Qualche dubbio puo'  riguardare la capacità di  trovare in brevissimo tempo un giusto approccio alla campagna elettorale amministrativa e, come si dice in matematica, le condizioni al contorno: i partiti che lo sostengono risentono troppo dell'influenza degli uomini della vecchia politica che rappresentano il nerbo delle sue truppe e  che nelle liste che lo sostengono ne contiene ben undici, da far temere che il vecchio mondo della politica  e il vecchio modo di fare politica vogliano pesantemente condizionarlo.

Per chiudere con Atanasio Matera: in politica sin dagli anni '80 anche come assessore del Partito socialista, poi dopo lo scioglimento del 1993 ha continuato in qualità di membro o di presidente del consiglio circoscrizionale di Aspra; ma non ce ne voglia, noi non riusciamo a pronosticarlo tra i favoriti alla carica di sindaco di Bagheria.

Parte da un forte e innegabile consenso all'interno di una importante realtà territoriale quale quella di Aspra, ha fatto una lista con parecchi nomi buoni, ma per noi rimane, come abbiamo già scritto, l'outsider.

Se il risultato dovesse darci torto, sarebbe la vera sorpresa di questa campagna elettorale, segno che anche la scheda come il pallone di calcio sarà diventata rotonda.