Pubblicato dalla regione il decreto che istituisce i divieti di balneazione per il 2018

Pubblicato dalla regione il decreto che istituisce i divieti di balneazione per il 2018

cronaca
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E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia (GURS) lo scorso 23 marzo il Decreto dell'assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza che stabilisce le zone non balneabili della costa siciliana per la stagione balneare che sta per iniziare.

 Sono tantissimi purtroppo i tratti che per inquinamento, per motivi di sicurezza, o per altre cause contingenti, risultano non balneabili. Prendendo in considerazione i tratti di costa del circondario la situazione per il 2018 vede alcuni tratti inibiti alla balneazione per inquinamento, sulla base delle analisi sui campioni di acqua che periodicamente vengono svolti. Altri, situazione peraltro non nuova, inibiti per motivi di sicurezza, e sono le zone dove la stragrande maggioranza delle persone trascorre le lunghe giornate estive facendo il bagno.

Ad Aspra il divieto di balneazione per inquinamento riguarda: la foce del fiume eleuterio - 100 metri ad est Fiume Eleuterio ( lunghezza del tratto 300 metri); 200 metri ad ovest del Piazzale prime rocce sul lungomare di Aspra (lunghezza del tratto 600 metri);  300 metri ad est spiaggia del sarello (per un tratto dela lunghezza di 1590 metri). A Santa Flavia il divieto di balnezaione riguarda un tratto di 650 metri ad ovest della località Fondachello. Il divieto di balnezazione riguarda anche la totlità della zona portuale di Porticello.Ad Altavilla il divieto di balneazione interessa la foce del fiume Milicia. A Casteldaccia il divieto è stato istituito a 100 metri ad est della spiaggia del Celso. 

Per motivi di sicurezza, e non per motivi di inquinamento, il divieto di balneazione nei territorio di Bagheria e Santa Flavia  è stato  anche istituito, sarebbe meglio dire confermato.  nella spiaggia della Plaia  e a Cala dell'Osta a Mongerbino. Grotta Agnone a Capo Zafferano, Porto di Spagna, 100 metri ad ovest del Castello di Solanto e nella spiaggia di Sant'elia. I motivi di sicurezza riguardano nella maggioranza dei casi il pericolo caduta massi. 

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