Preannunciata la presentazione di 5000 firme contro il raddoppio Tarsu

Preannunciata la presentazione di 5000 firme contro il raddoppio Tarsu

cronaca
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Bagheria 03-01-12 - Nella giornata odierna è stata ufficialmente presentata alla Presidenza del consiglio una petizione dei signori Lo Coco, Castronovo e Provenzano

che annunciano il raggiungimento di 5.000 firma in calce ad una richiesta di revisione della determina del sindaco Vincenzo Lo Meo che prevede il raddoppio della Tarsu.

Nella stessa lettera si fa riferimento ad un articolo dello Statuto comunale che prevede in questo caso l'inserimento all'o.d.g. del primo consiglio comunale utile dell'argomento oggetto della petizione.

Si dice altresì che qualora la petizione non trovasse il dovuto riscontro e attenzione da parte dell'amministrazione verrebbe presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, in considerazione di una serie di motivi di presunta illegittimità della determina sindacale e di giunta.

Il riferimento dei ricorrenti non è casuale: in effetti, come si ricorderà, la giunta presieduta dal sindaco Lo Meo aveva in un primo momento formulato una detrmina in cui si proponeva un aumento Tarsu del 60%; ma nella seduta consiliare successiva al voto del consiglio non venne sottoposta la determina di cui sopra come sarebbe stato logico e politicamente e amministrativamente corretto, bensì una relazione dell'ex assessore al bilancio Fara Pipia corredata da un parere della repsonsabile di settore dr.ssa Vincenza Guttuso, che invece proponeva un aumento del 100 % dell'imposta.

Come sappiamo il consiglio bocciò a maggioranza questa proposta: il sindaco allora Lo Meo in una riunione di giunta immediatamente successiva al consiglio revocò la sua precedente determina che "formalmente" non era stata bocciata dal consiglio e ne ha riproposto un'altra che fissava appunto nel 100% l'incremento della Tarsu.

Nella giornata di domani mercoledì, il presidente Caterina Vigilia porterà all'attenzione dei capigruppo la petizione e la richiesta formulata dai firmatari, per decidere se e qundo mettere la petizione all'oridne del giono del prossimo consiglio.

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