Lontano dagli occhi, lontano dal cuore? In periferia non è ancora finita l’emergenza rifiuti

Lontano dagli occhi, lontano dal cuore? In periferia non è ancora finita l’emergenza rifiuti

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Lontano dagli occhi, lontano dal cuore? In periferia non è ancora finita l’emergenza rifiuti.

Questo è stato il titolo di un articolo scritto dall’Ass.ne BAGHERING nel mese di Novembre del 2009 … data dalla quale prese inizio una campagna di monitoraggio dei soci BAGHERING, che si recarono in via Catullo (nelle vicinanze della clinica Le Magnolie) e in viale Sant’Isidoro (con annessa strada che porta ad Aspra) per rilevare i rifiuti presenti per volume e tipologia, ma soprattutto per puntare i riflettori su uno dei problemi più annosi per il territorio comunale bagherese, ovvero, l’abbandono incontrollato ed indiscriminato di rifiuti, speciali e non, nelle zone periferiche della città.

Il monitoraggio, ripetuto esattamente dopo un mese, è stato per prima protocollato sia al Comune sia all’A.S.P. di Bagheria e, successivamente, assordati dal silenzio proveniente da entrambi gli istituzionali interlocutori, l’Ass.ne BAGHERING il 22 Febbraio del 2010 presentò un esposto-denuncia scritto, a firma del Presidente Angelo Puleo, al N.O.E. - Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Palermo, allegando le stesse schede dei rilievi protocollate al Comune di Bagheria e all’A.S.P. 6

Da informazioni avute dagli uffici del Tribunale di Palermo, a distanza di molti mesi dalla denuncia fatta ai Carabinieri, l’Ass.ne BAGHERING seppe che quell’esposto-denuncia ha indotto un giudice a sentire l’allora Sindaco Sciortino. Il risultato di questo presunto rapporto epistolare ci ha (forse) donato una via Catullo finalmente sgombra da rifiuti solidi urbani indifferenziati che si estendevano per circa 165 metri lineari, con un volume di 145 metri cubi circa: una grande e storica conquista per Bagheria, che ormai dura da quasi 2 anni.

Lo stesso magnifico risultato - ottenuto grazie alla caparbietà e amore per Bagheria di un’Ass.ne composta da giovani professionisti qual è BAGHERING - non si è mai ripetuto in viale Sant’Isidoro: sia nel tratto antistante alla Villa settecentesca sia in quello relativo alla strada Sant’Isidoro-Aspra, esistono cumuli di circa 200 metri cubi di rifiuti indifferenziati, recentemente (il 13.01.2012) ben filmati da un gruppo di attivisti del WWF Bagheria.

Le mini-discariche abusive nella nostra città ci sono, ci sono sempre state e, con ogni probabilità, in mancanza di una decisa presa di coscienza civica e un forte intervento pubblico, continueranno a esserci, ma è forse bene ripetere che a norma dell’art. 6 del D.L. n°172 del Novembre 2008, convertito in legge dalla L. 210/2008, lo smaltimento di “particolari” rifiuti (come eternit, pneumatici, RAEE, ecc.) costituisce reato:

“1. Nei territori in cui vige lo stato di emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti dichiarato ai sensi della legge 24 febbraio 1992, n. 225:

a) chiunque in modo incontrollato o presso siti non autorizzati abbandona, scarica, deposita sul suolo o nel sottosuolo […], ovvero, incendia rifiuti pericolosi, speciali, ovvero, rifiuti ingombranti domestici e non, di volume pari ad almeno 0,5 metri cubi e con almeno due delle dimensioni di altezza, lunghezza o larghezza superiori a cinquanta centimetri, è punito con la reclusione fino a tre anni e sei mesi[…];

b) i titolari di imprese ed i responsabili di enti che abbandonano, scaricano o depositano sul suolo o nel sottosuolo in modo incontrollato e presso siti non autorizzati o incendiano i rifiuti, […] sono puniti con la reclusione da tre mesi a quattro anni, se si tratta di rifiuti non pericolosi e con la reclusione da sei mesi a cinque anni se si tratta di rifiuti pericolosi [...]

Il regime sanzionatorio esiste, perché non applicarlo mediante una serie di controlli continui, almeno in questa zona (viale Sant’Isidoro) preferita da anni per scaricare rifiuti?

L’Ass.ne BAGHERING è conscia, oggi come allora, che attualmente le priorità sono altre; ma, data la dimensione e gravità del fenomeno (si tenga conto che di zone periferiche simili … ahimè … a viale Sant’Isidoro ve ne sono tante), continuiamo a temere che il degrado delle zone periferiche di Bagheria possa ancora rimanere uno dei nodi irrisolti della gestione rifiuti sul territorio comunale.

L’inciviltà di pochi arreca danni a tutti noi bagheresi e, nonostante i tanti articoli che la stampa locale bagherese ha sempre con grande senso di responsabilità e cortesia pubblicato nel corso di questi anni, la comunicazione fatta al Comune di Bagheria e all’A.S.P. 6 nel 2010 e, infine, l’esposto-denuncia al N.O.E. dei Carabinieri del 2010, l’Ass.ne BAGHERING si ritrova dopo più di 2 anni a esternare tutta la sua amarezza per un degrado frutto dell’inciviltà di alcun individui, aggravato dalla totale assenza di vigilanza da parte delle Forze dell’Ordine e delle Istituzioni competenti. 

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Ass.ne BAGHERING 

www.facebook.com/baghering

baghering@gmail.com 

Lontano dagli occhi, lontano dal cuore? In periferia non è ancora finita l’emergenza rifiuti.

Questo è stato il titolo di un articolo scritto dall’Ass.ne BAGHERING nel mese di Novembre del 2009 … data dalla quale prese inizio una campagna di monitoraggio dei soci BAGHERING, che si recarono in via Catullo (nelle vicinanze della clinica Le Magnolie) e in viale Sant’Isidoro (con annessa strada che porta ad Aspra) per rilevare i rifiuti presenti per volume e tipologia, ma soprattutto per puntare i riflettori su uno dei problemi più annosi per il territorio comunale bagherese, ovvero, l’abbandono incontrollato ed indiscriminato di rifiuti, speciali e non, nelle zone periferiche della città.

Il monitoraggio, ripetuto esattamente dopo un mese, è stato per prima protocollato sia al Comune sia all’A.S.P. di Bagheria e, successivamente, assordati dal silenzio proveniente da entrambi gli istituzionali interlocutori, l’Ass.ne BAGHERING il 22 Febbraio del 2010 presentò un esposto-denuncia scritto, a firma del Presidente Angelo Puleo, al N.O.E. - Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Palermo, allegando le stesse schede dei rilievi protocollate al Comune di Bagheria e all’A.S.P. 6

Da informazioni avute dagli uffici del Tribunale di Palermo, a distanza di molti mesi dalla denuncia fatta ai Carabinieri, l’Ass.ne BAGHERING seppe che quell’esposto-denuncia ha indotto un giudice a sentire l’allora Sindaco Sciortino. Il risultato di questo presunto rapporto epistolare ci ha (forse) donato una via Catullo finalmente sgombra da rifiuti solidi urbani indifferenziati che si estendevano per circa 165 metri lineari, con un volume di 145 metri cubi circa: una grande e storica conquista per Bagheria, che ormai dura da quasi 2 anni.

Lo stesso magnifico risultato - ottenuto grazie alla caparbietà e amore per Bagheria di un’Ass.ne composta da giovani professionisti qual è BAGHERING - non si è mai ripetuto in viale Sant’Isidoro: sia nel tratto antistante alla Villa settecentesca sia in quello relativo alla strada Sant’Isidoro-Aspra, esistono cumuli di circa 200 metri cubi di rifiuti indifferenziati, recentemente (il 13.01.2012) ben filmati da un gruppo di attivisti del WWF Bagheria.

Le mini-discariche abusive nella nostra città ci sono, ci sono sempre state e, con ogni probabilità, in mancanza di una decisa presa di coscienza civica e un forte intervento pubblico, continueranno a esserci, ma è forse bene ripetere che a norma dell’art. 6 del D.L. n°172 del Novembre 2008, convertito in legge dalla L. 210/2008, lo smaltimento di “particolari” rifiuti (come eternit, pneumatici, RAEE, ecc.) costituisce reato:

“1. Nei territori in cui vige lo stato di emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti dichiarato ai sensi della legge 24 febbraio 1992, n. 225:

a) chiunque in modo incontrollato o presso siti non autorizzati abbandona, scarica, deposita sul suolo o nel sottosuolo […], ovvero, incendia rifiuti pericolosi, speciali, ovvero, rifiuti ingombranti domestici e non, di volume pari ad almeno 0,5 metri cubi e con almeno due delle dimensioni di altezza, lunghezza o larghezza superiori a cinquanta centimetri, è punito con la reclusione fino a tre anni e sei mesi[…];

b) i titolari di imprese ed i responsabili di enti che abbandonano, scaricano o depositano sul suolo o nel sottosuolo in modo incontrollato e presso siti non autorizzati o incendiano i rifiuti, […] sono puniti con la reclusione da tre mesi a quattro anni, se si tratta di rifiuti non pericolosi e con la reclusione da sei mesi a cinque anni se si tratta di rifiuti pericolosi [...]

Il regime sanzionatorio esiste, perché non applicarlo mediante una serie di controlli continui, almeno in questa zona (viale Sant’Isidoro) preferita da anni per scaricare rifiuti?

L’Ass.ne BAGHERING è conscia, oggi come allora, che attualmente le priorità sono altre; ma, data la dimensione e gravità del fenomeno (si tenga conto che di zone periferiche simili … ahimè … a viale Sant’Isidoro ve ne sono tante), continuiamo a temere che il degrado delle zone periferiche di Bagheria possa ancora rimanere uno dei nodi irrisolti della gestione rifiuti sul territorio comunale.

L’inciviltà di pochi arreca danni a tutti noi bagheresi e, nonostante i tanti articoli che la stampa locale bagherese ha sempre con grande senso di responsabilità e cortesia pubblicato nel corso di questi anni, la comunicazione fatta al Comune di Bagheria e all’A.S.P. 6 nel 2010 e, infine, l’esposto-denuncia al N.O.E. dei Carabinieri del 2010, l’Ass.ne BAGHERING si ritrova dopo più di 2 anni a esternare tutta la sua amarezza per un degrado frutto dell’inciviltà di alcun individui, aggravato dalla totale assenza di vigilanza da parte delle Forze dell’Ordine e delle Istituzioni competenti. 

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