Presto i lavori per la realizzazione di una meda luminosa alla Formica

Presto i lavori per la realizzazione di una meda luminosa alla Formica

cronaca
Typography

E’ ormai avviato a concreta realizzazione un importante progetto, lanciato quasi vent’anni fa, dal Club Tecnomare per la sicurezza della navigazione in un tratto di mare tra i più insidiosi della costa palermitana. La realizzazione di una Meda luminosa sullo scoglio della formica.

L’occasione della posa di una stele subacquea sui fondali della secca della Formica situata a un miglio circa dal porto di Porticello (Santa Flavia) diede allora lo spunto per la proposta di installare una meda luminosa per il segnalamento di pericolo in corrispondenza di questo scoglio tristemente noto sin dall’antichità per i numerosi naufragi di cui sono testimonianza i numerosissimi resti di navi fenice, romane e spagnole rinvenuti sul fondale che da una profondità di circa 60 metri affiora in condizioni di bassa marea sino a formare due pericolose cuspidi. 

Ostacoli di varia natura avevano impedito sino ad oggi di dar corpo al desiderio di salvaguardare l’incolumità di tutte le imbarcazioni che transitano in quest’area di mare (incolumità attualmente affidata alla presenza del faro di Capo Zafferano che proietta un settore rosso di pericolo orientato a sud est con visibilità 12 miglia) e si deve all’iniziativa del Rotary Club Palermo Teatro del Sole e del suo Presidente Dr. Prof. Pietro Leto se l’idea lanciata da Tecnomare ha trovato il necessario sostegno.

Grazie al prezioso contributo dello studio tecnico dell’Ing. Antonino Pennacchio e con la collaborazione di suoi esimi colleghi, primo tra questi l’ing. Enrico Petralia e grazie alll’interessamento del Sindaco di S. Flavia  Dr. Napoli e la sensibilità dimotrata dal Com.te di Circomare Porticello, S. Malagrino’, è stato elaborato il progetto di un sistema costituito da tre boe galleggianti per il segnalamento di pericolo isolato posizionate, la prima tra le due cuspidi a una profondità di circa 8 metri, ed altre due all’esterno a una profondità di 15-20 m.

E’ previsto che la fase realizzativa dia priorità alla prima delle tre boe che avrà un ancoraggio di tipo jumper ovvero di un galleggiante di profondità per evitare il trascinamento della catena sul fondo e qui l’inserimento di tasselli a doppia espansione.

Il fanale marino, emergente dalla superficie dell’acqua per circa 3 m., sarà autoalimentato e avvistabile sino a 3 mg grazie a una luce a led ( 2 lampi bianchi ogni 5’’) con cella solare incorporata ricaricabile e dotato di ciclatore lampeggiante programmabile e crepuscolare della durata minima 5 anni.

Il progetto, dopo i pareri del Circomare di Porticello, del Comune di Santa Flavia e dell’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione, ha ottenuto ai primi di gennaio di quest’anno il nulla-osta definitivo del Comando Zona Fari della Sicilia a Messina e richiederà circa tre mesi per la costruzione e la posa in opera dell’importante manufat

A.S.D. TECNOMARE - PALERMO

Il Presidente: Filippo GEBBIA                    

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.