La Polizia salva un disoccupato dal suicidio: da possibile tragedia ad un insperato lieto fine

La Polizia salva un disoccupato dal suicidio: da possibile tragedia ad un insperato lieto fine

cronaca
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Poteva essere una tragedia, ma l’intuito e l’accortezza degli operatori di una volante della Polizia sono riusciti a trasformarla in una storia a lieto fine, quasi da libro Cuore.

Nella giornata di mercoledì 13 marzo intorno alle 9.00 la volante della Polizia si trovava a transitare sulla S.S. 113 all’altezza di contrada Torremuzza, tra l’innesto sulla 113 corrispondente al Cavallo di mezzo e il passaggio a livello di Santa Flavia.

Gli agenti hanno visto un uomo, della apparente età di 40 anni, pericolosamente sospeso sulla recinzione della linea ferrata che in quel punto corre parallelamente alla strada: i poliziotti lì per lì hanno pensato che si potesse trattasse di un tentativo magari troppo spericolato e maldestro di rubare dei cavi di rame.

Hanno bloccato la loro auto ed hanno cercato di capire cosa stesse facendo:  l’uomo  interpellato ha risposto con tono palesemente alterato, dicendo  chiaramente che aspettava l’arrivo del treno per farla finita.

Gli agenti non si sono fatti prendere dalla concitazione ma con grande tatto e sensibilità e riuscendo a trovare le parole adatte alla circostanza sono riusciti a fare scendere l’uomo dalla pericolosa posizione in cui si trovava..

L'uomo, poi identificato come L.C.G.,  coniugato, ha raccontato la propria storia di disoccupato da sei mesi e con uno sfratto esecutivo, che non riusciva più a tirare avanti e che  per questo  voleva chiuderla con la vita.

Gli agenti naturalmente hanno usato tutte la loro capacità di persuasione per cercare di rasserenarlo; ad un certo punto uno dei due agenti si è ricordato che qualche giorno prima un titolare di una attività di termoidraulica gli aveva  manifestato l’intenzione di assumere una persona, magari a tempo, per le incombenze legate alla propria attività.

Detto fatto: è stato chiamato L.G. il titolare dell'azienda che, su richiesta dei due agenti, Salvatore Canale e Giovanni Cusimano i loro nomi, , considerata la situazione si è recato sul posto; ha parlato all’uomo e lo ha convinto a desistere dall'insano gesto  impegnandosi ad assumerlo immediatamente.

Lo dicevamo all'inizio: una storia un pò da libro Cuore, che fa piacere ogni tanto potere raccontare, ma che getta una luce sui drammi sociali che si consumano ogni giorno nel nostro territorio, ed a cui la politica, come si legge nell'articolo della Cisl pubblicato in questa stessa pagina, non riesce a dare risposte adeguate

 

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