Cultura

A spingerci a scrivere questa riflessione è stato un giovane, Giovanni Bartolone si chiama, occasionalmente conosciuto nella comunità virtuale di Facebook, il quale un giorno ci manda un messaggio : “ Lei - mi scrive- conosce sicuramente mio nonno”;“è possibile - gli rispondo - ma chi è tuo nonno”?

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Ha sollevato qualche polemica e qualche commento ironico la decisione presa dalla giunta Lo Meo, di mettere a disposizione sale e spazi di alcune sedi prestigiose, quali palazzo Butera e altri di proprietà comunale per l’organizzazione di cerimonie ed eventi, naturalmente a pagamento.

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Dal 23 settembre al 10 novembre, a Bagheria (Pa), nei locali di Villa Casaurro, sede della Galleria Pittalà di Adalberto Catanzaro e Roberto Prestigiacomo, si potrà assistere alla mostra Drops-Gocce di Arrigo Musti, a cura dello storico dell’arte Lorenzo Canova..

L’evento, patrocinato dalla Fondazione Sant’Elia di Palermo, dalla Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana e con il contributo di Mediolanum Banca, fa parte del calendario della Settimana delle Culture di Palermo, voluto dal comitato scientifico Insieme per Palermo, costituito in seno al Comune di Palermo “ad hoc” per rilanciare l’immagine della città e del suo circondario, in prospettiva della candidatura del capoluogo Siciliano a Capitale Europea della Cultura nel 2019.

Ho scelto Bagheria come luogo per ospitare la mia mostra -spiega l’artista-, per un duplice ordine di motivi: il primo è che la mia recente ricerca, non solamente formale, si è focalizzata sulle cose piccole e neglette ma che trasudano una prestigiosa tradizione artistico–culturale, come dettagli fatiscenti di palazzi d’epoche lontane, di cui città come Palermo e Bagheria sono ricche.

Il secondo: continua Musti- la galleria sita in Villa Casaurro sembra la naturale allocazione dei miei recenti lavori ed, inoltre, chi la gestisce è Adalberto Catanzaro, giovanissimo gallerista con tante idee e progetti da portare in una Bagheria che potrebbe continuare la sua nobile tradizione grazie alle nuove generazioni.
Credo che la nostra terra, non solamente Siciliana, abbia disperato bisogno di un cambio generazionale e di investire sui giovani e sulle loro iniziative. È un piccolo, ma sincero, atto d’amore –conclude Arrigo- per questa martoriata, eppur meravigliosa, terra natia”.

"I lavori di Musti spiega Lorenzo Canova- possono paradossalmente rappresentare una sintesi che parte dalle immagini dei capolavori classici citate nei quadri, che formano una sorta di radice archetipa dell’arte in Sicilia, per inserirsi in una linea sospesa tra ornamento e rigore che potrebbe unire il nitore assoluto delle decorazioni di Giacomo Serpotta alla tendenza a superare il disordine e la libertà espressiva che può legare l’opera di Antonio Canova a quella di Lucio Fontana, nella dialettica tra il fermento originario della materia e la sua sublimazione nello territorio idealizzato dell’immaterialità".

La conferenza Stampa della mostra “Drops- Gocce”, si terrà il 21 settembre alle 12.00 nei locali della storica Villa Butera di Bagheria.

er l’occasione, oltre all’artista Arrigo Musti saranno presenti il curatore Lorenzo Canova, il poeta e critico d’arte Aldo Gerbino, il Presidente dell’A.R.S. Giovanni Ardizzone, l’Avv. Antonio Ticali, soprintendente della Fondazione Sant’Elia di Palermo e Gabriella Filippone, Presidente del Comitato “Insieme per Palermo”.

Il vernissage della mostra sarà il 22 settembre alle 19.00 nei locali della Galleria Pittalà, sita in Villa Casaurro a Bagheria. L’ingresso è gratuito e solo su invito.

Per ulteriori informazioni sulla mostra contattare il Presidente dell’Associazione “Quelli di Pittalà”, Adalberto Catanzaro: +393271677871
 

L.'artista bagherese Carmelo Maria Carollo Architetto e Designer del gioiello, risulta tra i cinque vincitori del  concorso internazionale dell'Unesco Bioethics Art Competition nella sezione '' Fine Arts''. Il prestigioso premio  dell'Unesco consiste in una somma di 500 dollari agli artisti con  l'esposizione dell'opera ad Hong Kong, negli States e a Roma.

La particolarità del premio consiste nel fatto che le opere vincitrici veranno messe all'asta e non ritorneranno mai più nelle mani degli artisti vincitori.

L'opera di Carollo, un tondo realizzato con metalli e plexiglass,coglie lo spirito del concorso secondo i principi delle bioetica che ispira anche il mondo dell'arte.

Gli artisti in concorso sono stati invitati ad interpretare creativamente l'ideale etico del rispetto per la diversità culturale e di ogni forma di vita umana secondo i Principi Internazionali di Bioetica e dei Diritti Umani .

Con il suo pezzo il Carollo sostiene l'idea che tutti i popoli della terra possano unirsi e vivere in sintonia verso un unico intento (l'embrione viene fecondato dallla pluralità dei colori) unendo non una ma milioni di mani (simbolicamente rappresentano le anime) provenienti da un mondo che non appartiene alle ''razze''ma alla natura dell'Uomo

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