A S. Flavia presentazione del libro 'Solunto: paesaggio, città, architettura' - di Alberto Sposito

A S. Flavia presentazione del libro 'Solunto: paesaggio, città, architettura' - di Alberto Sposito

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Venerdì, 5 dicembre p.v., alle ore 11,30 presso la Sala Basile – Villa Filangeri - sede del Palazzo Municipale di Santa Flavia (PA), presentazione dell’opera Solunto: paesaggio, città, architettura di Alberto Sposito. Oltre all'autore interverranno dott. Salvatore Sanfilippo, sindaco di Santa Flavia; dott.ssa Lucrezia Fricano, direttore del Parco archeologico soluntino; prof.ssa Giovanna Badalamenti, dirigente scolastico.

 

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Solunto è con Panormo e Mozia una delle tre città fondate tra i secc. VIII e VII a. C. dai Cartaginesi in Sicilia e di cui parla Tucidide. La città subì un processo di ellenizzazione, dopo che fu distrutta dai Siracusani, e fu ricostruita sul Monte Catalfano nei pressi di Bagheria, intorno alla seconda metà del sec. IV a. C. L’antica Sólanto, che sorgeva in pianura nei pressi di una tonnara, fu così soppiantata dalla neápolis di Solunto, su cui si sofferma il presente volume, descrivendo l’assetto geologico e idrografico del sito, i caratteri ambientali, il paesaggio e gli artefatti, prima ellenizzati e via via romanizzati fino all’abbandono del sito intorno al sec. III d. C.

Della neápolis sono esaminati i tracciati viari extra-moenia e quelli urbani, l’impianto di tipo ippodameo, le tessiture murarie, le cave di pietra da cui poteva essere prelevato il materiale da costruzione, i diversi assetti pavimentali e alcune particolarità che caratterizzano il sito, quali i capitelli dorici, gli intonaci, le macine per la produzione della farina e le mangiatoie per gli animali da soma. Poi sono descritti gli isolati con gli edifici pubblici e le case private ad oggi in luce: le Thermae, le varie Insulae occupate da case patrizie e da edifici minori, da recinti per il culto, da botteghe e laboratori artigiani, il complesso dell’Agorá con il Bouleutérion, la Stoá con alae e due livelli, il Theatrum, la Cisterna Pubblica e il Santuario a due Navate. Chiudono il volume un glossario dei termini latini e greci più ricorrenti e un’ampia bibliografia pluridisciplinare. 

altNel complesso, richiamando risultanze di fondamentali contributi di Vincenzo Tusa, Luciana Natoli, Caterina Greco, Armin Wiegand, Elisa Chiara Portale e Markus Wolf, il volume si sofferma sull’architettura minore, allo scopo di avviare discussioni non più mono-disciplinari, e si configura come una raccolta di saggi scritti in diversi momenti, anche da altri autori: una sorta di sylloge utile a rappresentare di Solunto lo stato dell’arte e a relazionare da un lato sull’attività di ricerca e didattica, svolta in diversi anni presso la Facoltà di Architettura all’Università degli Studi di Palermo, dall’altro sulle evidenze archeologiche che si offrono per successive interpretazioni.

Indirizzato ad architetti, archeologi e restauratori, il volume è supportato da un ricco e inedito apparato iconografico di circa 2o0 disegni e con più di 600 fotografie di cui molte a colori, che oltre a visualizzare il paesaggio e la città documentano le insulae, gli elementi dell’architettura e i componenti di arredo che si trovano nel sito.

Alberto Sposito, architetto, è professore ordinario i. q. all’Università degli Studi di Palermo e ha insegnato alle Facoltà di Architettura di Firenze, Palermo, Agrigento e alla Kore di Enna, nei Corsi di Restauro Archeologico e Tecnologia dell’Architettura Antica. Interessato alle questioni legate al restauro dei beni culturali e al recupero dei contesti antichi, ha scritto vari saggi, in particolare sulla Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, sui siti di Morgantina e Solunto, sul Theatrum di Piatrabbondante nel Sannio. Di recente data sono i volumi Tecnologia Antica (2007), Architettura Sistemica (2009), Morgantina, il Théatron ellenistico: Storia e Restauri, edito nella nostra collana Studia Archaeologica (2011).
 

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