Bagheria e i suoi Musei. Un grande potenziale inespresso- di Stefania Morreale

Bagheria e i suoi Musei. Un grande potenziale inespresso- di Stefania Morreale

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Negli ultimi anni si sta assistendo ad un progressivo interesse nei confronti del patrimonio culturale sia da parte delle amministrazioni locali sia da parte di quelle nazionali. I finanziamenti destinati al settore culturale sono aumentati esponenzialmente, così come il numero di progetti finalizzati soprattutto alla promozione e alla valorizzazione delle realtà museali. All'interno di questo quadro di promettente vivacità culturale, qual è la situazione museale bagherese? In quali condizioni lavorano i nostri musei?

"Bagheria è quasi unica per il ricco patrimonio che offre; ha dunque un grande potenziale che tuttavia , negli anni, non è stato adeguatamente espresso e valorizzato" dichiara l'Assessore alla Cultura Romina Aiello che, nel corso del suo mandato, si è occupata del contesto culturale bagherese, sebbene ammetta che "l'amministrazione non ha avuto grandi opportunità per lavorare in questa direzione". Nonostante la grande quantità di ricchezza culturale presente, Bagheria non sembra attrare significativi flussi turistici tra il sempre maggior numero di visitatori che ogni anno arrivano in Siclia e a stentare sono soprattutto i musei bagheresi.

Abbiamo pensato di chiedere proprio ai resposabili dei principali musei bagheresi (Museo Guttuso; Museum; Museo del Giocattolo e della Ceroplastica; Museo dell'Acciuga), quale sia a loro avviso la causa di questo marcato disinteresse turistico.

"Il Museum è un museo privato che rappresenta un punto di riferimento nazionale per quanto riguarda l'arte contemporanea" afferma il direttore Ezio Pagano "Purtroppo le visite al museo sono sempre più sporadiche. Fino a qualche tempo fa ero in contatto con le scuole bagheresi e si organizzavano visite guidate. Poi mi sono stancato di gestire, di fatto, tutto da solo". La collezione presente al Museum è pregevolissima; raccoglie più di 200 opere firmate dai grandi artisti siciliani del Novecento, tra cui Carla Accardi, Pietro Consagra, Piero Guccione, Renato Guttuso, Emilio Isgrò, Augusto Perez, Antonio Sanfilippo, Salvatore Scarpitta. Eppure Museum non trova lo spazio che meriterebbe. Il direttore Pagano lamenta una scarsa collaborazione tra gli enti che dovrebbero occuparsi di cultura, oltre che una marcata inconsapevolezza collettiva circa l'arte contemporanea, dovuta probabilmente ad una insufficiente promozione e valorizzazione di questo tipo di arte.

I problemi legati ad una scarsa cooperazione tra museo e amministrazione comunale sono emersi anche dal dialogo con Pietro Piraino Papoff, direttore del Museo del Giocattolo e della Ceroplastica, che, oltre a gestire la preziosa collezione, rappresenta l'unico ceroplasticista d'Italia. "Mi rincresce dire che non ho trovato nessun tipo di supporto e aiuto da parte dell'amministrazione comunale. Purtroppo manca ogni forma di collaborazione, anche nelle faccende più banali".

Michelangelo Balistreri, responsabile del Museo dell'Acciuga di Aspra, originale museo di stampo etno-antropologico incentrato sul lavoro della salatura del pesce, sostiene che il problema più pressante sia rappresentato dalla scarsa partecipazione della cittadinanza alla vita del museo "Capisco che questo è un museo legato particolarmente al territorio, che racconta di una attività che i bagheresi conoscono bene. Ma all'interno di questo spazio, organizziamo anche spettacoli, momenti ricreativi e creativi in cui ognuno può dare il proprio contributo".
Anche Bartolo Di Matteo, responsabile del prestigioso Museo Guttuso, parla dell'insufficiente collaborazione tra gli addetti ai lavori "Non si può pensare di offrire al turista un percorso che non sia fatto da diverse realtà. È davvero triste pensare a quanto il terriorio possa offrire e quanto in realtà offra".

Dalle interviste ai direttori è emerso, inoltre, un altro grande problema legato alla possibilità di movimento dei turisti. Non esiste al momento una soluzione per il trasporto dei turisti da una meta ad un altra; molto spesso i visitatori si trovano fortmente limitati nel loro iter di viaggio a causa dell'impossibilità di spostarsi da un posto all'altro e di raggiungere determinati siti. L'Assessore Aiello, a proposito di questa situazione, dichiara: "Ci sono grandi idee per potenziare questo patrimonio ma, ad oggi il dissesto in primis e la situazione economica generale dei comuni impediscono di fatto qualunque forma di investimento in tale direzione. Vista la scarsità di risorse l'obiettivo è stato il Museo Guttuso, perché nell'ordine di priorità chiaramente se pensiamo ad un Museo Guttuso funzionante al 100% sicuramente sarebbe da traino per tutto l'indotto e dopo si potrebbe iniziare a fare altri tipi di ragionamenti. Ma andrebbe fatto un ragionamento nazionale sui beni culturali perché non si possono porre limiti di bilancio nella cultura".

L'impressione che emerge da questo quadro è quella di un contesto di eccellenze non valorizzato, incapaci di attrarre un grande numero di turisti perché slegate tra loro. L'invito alla collaborazione tra musei e amministrazione, ma anche tra musei e altri enti che si occupano della promozione e della valorizzazione della cultura è rivolto a e rivolto da tutta la cittadinanza. La strada è sicuramente lunga e tortuosa ma le premesse per uno grande successo sono tutte presenti.

 Stefania Morreale

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