Il bagherese Emiliano Morreale vincitore del Premio Campiello "Opera Prima" con "L'ultima innocenza"

Il bagherese Emiliano Morreale vincitore del Premio Campiello "Opera Prima" con "L'ultima innocenza"

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Il critico cinematografico, Professore Universitario e scrittore bagherese Emiliano Morreale, è stato insignito del prestigioso premio letterario Campiello "Opera Prima" 2023, per il suo romanzo di recente uscita "L'ultima Innocenza" edito da Sellerio.

Il premio, giunto alla 61° edizione, è stato assegnato dalla giuria presieduta da Walter Veltroni.

La motivazione della giuria è stata la seguente:

"Dalla Palermo degli anni Ottanta alla Polonia della Seconda guerra mondiale, dai bassifondi romani all’America Hollywoodiana, attraverso sei inquadrature accomunate dalla presenza dell’io narrante, “L’ultima innocenza” costruisce un percorso tra due arti letteratura e cinema, mescolando realtà storica e invenzione o pretesto autobiografico, Emiliano Morreale indaga la linea di confine tra finzione cinematografica e realtà. Il cinema si rivela un punto di osservazione privilegiato per osservare il Novecento e il nostro paradossale presente".

La giuria del Premio Campiello ha aggiunto che è stata molto convinta di questa scelta. Il presidente Veltroni ha affermato di essere felice che questo premio sia andato a Emiliano Morreale e ha ricordato che spesso questo premio rappresenta l’inizio di una brillante carriera letteraria.

"E' una notizia inattesa e bellissima, un grazie attonito alla giuria del premio Campiello"- ha dichiarato Emiliano Morreale.

Un premio che inorgoglisce anche tutta la comunità di Bagheria, che si conferma ancora una volta "patria" di intellettuali e artisti straordinari, capaci nei loro rispettivi ambiti di primeggiare e farsi starda a livello nazionale e internazionale. 

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Il libro

L'ulitma Innocenza è un romanzo di attrici e attori, star e comparse, registi e produttori. Realmente esistiti, ma più incredibili di qualunque fantasia.

A raccontare è un appassionato frequentatore di sale d’essai periferiche e leggendarie come il Cinema Lubitsch di Palermo, poi archivista in una smisurata cineteca di Roma, e ancora studioso e professore in piccole sedi universitarie di provincia. In questo suo girovagare si imbatte quasi per caso in una serie di storie che attraversano il ventesimo secolo, in uomini e donne che inseguono desideri e visioni di celluloide. Sono vicende crudamente vere ma più che inverosimili, e in ognuna si cerca di salvare qualcosa: se stessi, i propri cari, l’amore, la dignità, rincorrendo una redenzione impossibile. Tutti i protagonisti, in un modo o nell’altro, si accorgono che la bellezza, o la fama, non potranno riscattare né loro né il mondo. Una ragazza del New Jersey diventa quasi per caso diva del muto, passeggera del Titanic e pedina di una rete di spie in Italia. Un ebreo omosessuale arriva in Italia e si inventa una nuova vita nel secondo dopoguerra, fingendosi principe in esilio e costruendo nel nulla una nuova Cinecittà. Un regista, nella speranza di rivedere il figlio perduto, conquista suo malgrado ricchezza e successo sotto il nazismo, mentre il figlio dell’unico regista processato per crimini contro l’umanità diventa il più implacabile cacciatore di nazisti d’Europa. Un altro figlio ancora, del capo di Cosa Nostra, mentre esplode la più sanguinosa guerra di mafia di tutti i tempi realizza film inguardabili, rischiando di rovinare il padre. Poi una ragazza sbandata nella Roma degli anni ’70, due uomini che la filmano, un ragazzo che prova a salvarla e va incontro a una fine tragica. E le assurde peripezie dei divi del porno, tra la Legione straniera e gli spiriti delle antiche divinità etrusche. Di tutti loro non resta quasi nulla, a volte nient’altro che un nome o un’immagine confusa, eppure da questi frammenti effimeri scaturisce una voce, l’energia di un racconto, un romanzo che restituisce corpo e vita alle brillanti traiettorie di sogni che cambiano la realtà anche quando non riescono a realizzarsi.

L’AUTORE
Emiliano Morreale è nato a Bagheria nel 1973 e insegna all’Università «La Sapienza». Collabora al «Venerdì di Repubblica», ha lavorato in festival e cineteche e scritto libri su Mario Soldati, Carmelo Bene, la nostalgia nel cinema, il mélo degli anni ’50, il cinema di mafia. L'ultima Innocenza Questa è la sua prima opera narrativa.

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