Politica

A stabilirlo è una sentenza della Commissione tributaria regionale siciliana che ha dato ragione ad un gruppo di contribuenti catanesi che avevano ingaggiato un braccio di ferro con il comune.

L'avv. Floriana Pisani del  CODACONS Sicilia definisce "storica"  questa sentenza e aggiunge: " La Commissione ha riconosciuto che il garage di uso privato è luogo adibito al ricovero di auto, e non è plausibile pensare che vi si producano rifiuti, anche per la brevità del tempo che il titolare vi trascorre."

Cosa succederà adesso?

Intanto i comuni hanno già annunciato un ricorso in Cassazione, perchè sostengono che sinora l'orientamento giurisprudenziale ha dato loro ragione, e si attendono quindi dalla Cassazione una conferma di questo indirizzo.

La sentenza della Commissione tributaria regionale non sospende automaticamente il pagamento del balzello su tutta la platea dei  contribuenti Tarsu, ma solo su quelli che singolarmente hanno fatto e faranno ricorso.

In poche parole per quanto riguarda i siciliani che ad oggi hanno pagato e pagano la Tarsu su box, cantine e garage privati, hanno la possibilità richiamando la sentenza, di procedere in autotutela alla sospensione del pagamento in attesa delle determinazioni della Cassazione.

 

dal quotidiano "La Repubblica" ed. Palermo

Bagheria vive una delle più gravi crisi economiche degli ultimi decenni. Mancanza di lavoro, servizi sociali e di sostegno al reddito inefficaci, sempre più famiglie che non riescono a soddisfare i più elementari bisogni. Comune che non riesce a trovare risposte alle loro esigenze.

E’ giusto ricordare che la nuova amministrazione guidata da Enzo Lo Meo si trova ad affrontare questa difficile situazione economica e finanziaria, con una montagna di debiti lasciati dalla passata amministrazione e con una crisi di liquidità abnorme che sono un campanello d’allarme di pre-dissesto finanziario molto grave.

Bisogna lavorare tutti insieme e subito per risanare la grave situazione finanziaria.

Dopo avere chiesto enormi sacrifici ai cittadini, la strada per azzerare il mostro Coinres è già stata intrapresa, ma c’è ancora molto da fare, ora bisogna accelerare per la redazione del piano di massima del P.R.G e andare veloci verso la sua approvazione per far partire le aree artigianali, dare impulso alla valorizzazione del patrimonio turistico ed ambientale per rilanciare l’economia e dare lavoro, assumere una linea di rigore e di rispetto delle regole nella macchina amministrativa, stabilire nuovi assetti e nuove forme organizzative dei servizi per assicurare efficienza, economicità e trasparenza.

Siamo dunque di fronte ad una situazione politica e amministrativa molto difficile e complessa, con il rischio concreto che il comune vada verso il dissesto economico se non si interviene immediatamente con un’azione articolata e complessa di risanamento.

Siamo d’accordo sull’esigenza di allargare questa maggioranza per il rilancio dell’azione di governo, ma questo deve avvenire nella chiarezza delle posizioni politiche e soprattutto su un progetto condiviso.

Accordi innaturali che la gente non capirebbe, sono da respingere con forza, il rimpasto non può risolversi in un allargamento numerico a chicchessia, bisogna ripartire nel rispetto del voto, dalla coalizione che ha vinto le elezioni compreso il P D che sostenne il sindaco al ballottaggio .

Si assiste oggi a un andirivieni di posizioni di vecchi protagonisti, nuove sigle per coprire vecchi personaggi che si mimetizzano dentro partiti del terzo polo in salsa bagherese per trovare legittimità politica dopo avere portato Bagheria allo sfascio.

Questa alleanza non ci convince, sarebbe percepita solo come una confusa operazione di trasformismo politico che non serve alla città ed è in netta contraddizione alla coalizione e al programma politico votato dai cittadini.

Siamo come sempre disponbili a fare la nostra parte come sempre abbiamo fatto, assumendoci come forza di governo le nostre responsabilità con lealtà, ma sempre con lo sguardo rivolto a una prospettiva politica chiara e coerente.

Pertanto, la coalizione che ha vinto le elezioni, sarà il punto da cui ripartire e ad essi ci rivolgiamo per un doveroso chiarimento politico e per decidere assieme le soluzioni per dare stabilità e coerenza all’azione amministrativa e di governo della città.

Bagheria 09 febbraio 2012  - Democratici per Bagheria

 

Il neretto è della Redazione
 

Se ne riparlerà, forse, la prossima settimana per chiudere la "verifica" politica ed avviare la "Fase due" dell'amministrazione, così è stata definita da Lo Meo.

Il Partito democratico nella riunione di giovedì scorso si è limitato, anche per l'assenza della segretaria, Laura Maggiore, a stilare un documento programmatico da sottoporre al sindaco e agli altri alleati, in cui il Piano regolatore generale, con la linea sinora legittimata dal voto consiliare,viene considerato la discriminante per potere avviare una collaborazione più forte con l'attuale sindaco.

Anche se questa posizione rigida sul P.R.G. porterà il sindaco su una rotta di collisione con il PID e non solo.

Per quanto riguarda gli assessori da indicare, ad oggi dal Partito Democratico non arriva nessuna indiscrezione, ma sembra scontato che ci sarà una "staffetta", in considerazione del fatto che ognuno dei quattro consiglieri rappresenta e fa riferimento ad una componente del partito: Pagano (Faraone), Maggiore (Lupo), Vella (Apprendi), Tornatore (Cracolici).

I due assessori indicati dovranno pertanto alternarsi.

Una nuova riunione del partito è stata fissata per il prossimo mercoledì 15 febbraio, quindi campa cavallo!

Ma la questioni spinose sono tante: ci sono i Democratici x Bagheria che premono per avere anche loro un assessore, in considerazione del fatto che Vittoria Casa, dimessasi per incompatibilità con il cognato Antonio Chiello, era rappresentante di questo gruppo.

I problemi nascono nel momento in cui si dovrà fare il nome dell'assessore da indicare, prerogativa che entrambi i consiglieri, Chiello e Passarello, vorrebbero come propria.

Ma a quel punto si rischierebbe di alterare gli equilibri con altri gruppi, l'Altra Bagheria "in primis" che con ben quattro consiglieri ha un solo assessore.

Lo Meo vorrebbe "giocarsi" i due posti di "sottogoverno" di nomina sindacale dei componenti il nucleo di valutazione cui un pò tutti aspirano, coinvolgendo anche il rinato e riunificato MPA.

Ma anche quà Lo Meo come si suol dire vorrebbe fare "cu na figghia centu ienniri" come recita il nostro proverbio.

Con i sette incarichi di progettazione conferiti un apio di settimane fa, seguendo le logiche di spartizione dei precedenti sindaci, Lo Meo è riuscito a tacitare i clienti e postulanti più petulanti; ma con questa tecnica, e lo dimostra l'esperienza Sciortino, non si va molto lontano

Ed allora tutto torna in alto mare e Bagheria con o senza assessori va, va.....ma dove? Boh!

Insomma si vivacchia, o meglio si "governicchia".

A seguito dell’approvazione da parte dell’Assemblea regionale siciliana della Legge n. 6 del 05.04.2011, che ha modificato alcune norme in materia di composizione e decadenza degli organi comunali e provinciali, è stato necessario chiedere all’amministrazione Lo Meo di porre in essere tutti gli adempimenti necessari per procedere all’adeguamento dello Statuto Comunale.

Per tale ragione, il 24 ottobre 2011 il sottoscritto , supportato da tutti i componenti del PID e di altri partiti presenti in Consiglio, ha formulato un ordine del giorno ai sensi dell’articolo 10 della legge in tema di revoca del presidente del consiglio comunale, tenendo conto del fatto che, entro novanta giorni dall’entrata in vigore della stessa , il Comune avrebbe dovuto adeguare lo statuto.

Dato il lungo tempo trascorso dalla data di presentazione del suddetto ordine del giorno , senza che lo stesso venisse trattato, il 16 gennaio il sottoscritto ha chiesto il prelievo di questo punto. Tale prelievo, però, veniva incomprensibilmente bocciato , evidenziando in tal modo come la maggioranza consiliare e l’Amministrazione non avessero compreso la ratio della normativa e cioè la tutela degli amministratori e la possibilità di agire secondo principi di trasparenza e legalità.

Sembra opportuno ricordare alla maggioranza che sostiene Lo Meo l’esempio di altri componenti come l’Ass. Vittoria Casa che, in ragione del legame di parentela con un consigliere in carica, ha dignitosamente preso atto del contenuto della legge presentando le proprie dimissioni ai sensi dell’art. 4 punto 5 della normativa regionale, secondo cui: “Non possono far parte della giunta il coniuge, gli ascendenti ed i discendenti, i parenti e gli affini al secondo grado che hanno legami con i consiglieri”.

Sicuramente una legge può non essere condivisa, può a ragione o torto essere dibattuta o criticata, ma sicuramente deve essere rispettata ed attuata. Per questo chiediamo all’Amministrazione Lo Meo che si attivi e si faccia promotrice dell’ adeguamento dello lo Statuto comunale al dettato della Legge Reg. n. 6/2011.

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Peraltro, bisogna pure considerare la precaria situazione in cui versa questa giunta, oramai sprovvista di due Assessori con importanti deleghe, la quale concorre in maniera importante ad aggravare la condizione di stallo che caratterizza questa amministrazione da più di un mese.

Ci si aspetta, inoltre, che, nella formazione della nuova Giunta, venga inserita una quota di rappresentanza di sesso femminile, che ,nei fatti, il sindaco Lo Meo smentendo quello che è stato un punto di forza del suo programma elettorale, ne ha azzerato la presenza. Tale lacuna, a nostro giudizio , pregiudica la validità delle giunte fatte dall’ inizio di gennaio ad oggi. Perché si viola un preciso dettato normativo. Anche in questo si evidenzia la confusione del Sindaco , che ha difficoltà non solo a mantenere gli assetti iniziali della sua amministrazione , ma pure a rispettare una legge regionale che chiede una diversificazione di genere nella composizione della giunta comunale.

In attesa che il Sindaco Lo Meo ripristini la normalità e ritrovi gli equilibri della sua amministrazione, mi auguro che nel più breve tempo possibile si possa iniziare concretamente una fase operativa che aiuti a superare le serie difficoltà che il nostro paese sta affrontando.

Maurizio Lo Galbo (Vice - capogruppo PID) 

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