Patrizio Cinque, candidato sindaco del MoVimento 5 stelle a Bagheria: puntiamo a vincere le elezioni

Patrizio Cinque, candidato sindaco del MoVimento 5 stelle a Bagheria: puntiamo a vincere le elezioni

Politica
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Patrizio Cinque, 28 anni, una laurea magistrale in Comunicazioni pubbliche, collaboratore parlamentare del gruppo regionale del MoVimento 5 stelle, si può tranquillamente affermare che rappresenta la vera novità di questa campagna elettorale, anche perchè è il primo candidato a sindaco di Bagheria del MoVimento 5 stelle.

Nell'ottobre del 2012  alle elezioni regionali il MoVimento di Beppe Grillo toccò il tetto del 25% in Sicilia e punta, se possibile, a migliorare questo risultato. Questa l'intervista che abbiamo realizzato.

 

Intanto come nasce questa sua candidatura e perchè ha deciso di accettare?

 

" La candidatura nasce in seno alle decisioni del gruppo locale, io sono il candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle e sarò il terminale di un certo numero di cittadini che da due anni operano sul territorio in maniera attiva. Abbiamo fatto pressione sull'amministrazione comunale riguardo alcune tematiche. Ci siamo mossi in ambito culturale e ambientale."

Vi siete occupati di varie tematiche. Ma un conto è avvistare i problemi e denunciarne le criticità, un altro è risolverli. Su quali nodi strategici opererà e come pensa di affrontare le problematiche connesse a temi complicati e oggettivamente difficili da risolvere?

" Programmazione e progettazione dei fondi europei. Bisogna risolvere il problema dei rifiuti perchè per noi sono una risorsa. Ottimizzazione all'interno della macchina amministrativa comunale. Dobbiamo, poi, lavorare per riportare sviluppo a Bagheria. Nel momento in cui verranno richiesti dei sacrifici ai cittadini dobbiamo puntare ad aumentare il Pil bagherese. Dobbiamo offrire soluzioni lavorative ai tanti giovani che vanno via da Bagheria per cercare lavoro altrove. Io ho accettato perchè non sono solo. Accanto a me ci sono tante persone che sono la parte sana della società bagherese"

Stando alle vostre impressioni come come è stata accolta dall'opinione pubblica la sua candidatura?

"C'è chi ha fatto notare la mia presunta inesperienza. In realtà nell'ultimo anno ho lavorato a stretto contatto con i deputati regionali Cinque Stelle.

In particolare mi sono occupato dell'aumento delle Royalties petrolifere (quote che le aziende del settore versano alla Regione,ndr) si tratta di più di 24 milioni nelle casse regionali questa è stata una cosa rivoluzionaria"

"Conosco a sufficienza la macchina amministrativa regionale e mi sono occupato di affari istituzionali e di enti locali. Quindi, non sono totalmente acerbo di esperienza amministrativa. In ogni caso non sarei solo, perchè lavoreremo in stretto contatto con i nostri eletti all'A.R.S."

Sappiamo che a Bagheria, alle amministrative, la stragrande maggioranza degli elettori vota in base al familismo e al clientelismo: dove pensate di potere arrivare ? cosa vi aspettate da questo voto?

" Puntiamo a vincere. Siamo consapevoli di essere l'unica alternativa alla classe politica attuale. Rappresentiamo la rottura rispetto ad un sistema basato su accordi politico-clientelari. Abbiamo la consapevolezza di potere smuovere determinate situazioni che finora non sono state toccate a Bagheria"

Lei aspira a diventare il secondo sindaco della Sicilia del Movimento Cinque Stelle, il primo è a Ragusa nella Sicilia orientale. Ecco, ma governare significa anche allearsi, ragionare con gli altri, condividere percorsi, ricercare soluzioni condivise. Nel caso lei diventasse sindaco con chi pensa di aprire un dialogo?

"Noi faremo la più grande alleanza mai realizzata a Bagheria: quella con i cittadini."

Ma i cittadini in consiglio comunale non votano...

"Non votano, ma li faremo decidere. Il fatto che 30 cittadini rappresentino una realtà di 60.000 abitanti è un modello obsoleto. Bisogna far partecipare i cittadini, con loro verrà fatta un'alleanza. Il dialogo con le altre forze politiche verrà sempre alimentato sia all'interno che all'esterno della macchina ammnistrativa. Però per noi sono fondamentali i cittadini: sono coloro che devono avere potere decisionale"

Questo modello che proponete e che punta  su una sorta di rapporto diretto tra il sindaco e i consiglieri del vostro movimento con i cittadini, non crede che possa creare delle distorsioni rispetto alla democrazia rappresentativa?

"Il rischio c'è. Il rischio che alcune scelte siano dettate dalla pancia: allora noi parleremo alla testa dei cittadini. C'è bisogno di un rinnovamento culturale. I cittadini verranno informati e quindi decideranno di conseguenza. Poi il Consiglio e l'organo amministrativo, quest'ultimo primus inter pares, decideranno."

Come sarà formata la sua squadra di governo?

"La squadra sarà scelta all'interno della società civile. Le persone che la comporranno non saranno scelte all'interno del Movimento. Perchè riteniamo che all'interno del nostro movimento ci possa essere la classe politica del domani, ma ci sono dei problemi da codice rosso da risolvere immediatamente.

Daremo spazio a chi puo' dare una mano concreta. Creeremo dei gruppi attorno agli assessori che verranno valutati periodicamente, gli verranno dati degli obiettivi da raggiungere. Questa squadra lavorerà in sinergia con il Consiglio comunale, con i cittadini, con me e gli attivisti del Movimento Cinque Stelle"


 

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