Gino Di Stefano: buona la prima

Gino Di Stefano: buona la prima

Politica
Typography

Oltre duecento partecipanti alla prima uscita pubblica in questa campagna elettorale di un candidato-sindaco: erano oltre duecento ieri sera, malgrado la serata piovosa, alla ex sala Belvedere, in contrada Consuono ad ascoltare Gino Di Stefano e quelli che si può presumere saranno i suoi più stretti alleati.

Sono piccoli produttori e imprenditori, esercenti attività commerciali, pensionati, donne, impiegati e qualche professionista, gente del popolo insomma; non ci sono molti giovani e l'età media si può ragionevolmente calcolare tra i quaranta e i cinquanta anni.

Da Mimmo Maggiore, che ha ritirato la propria candidatura per aggregarsi a Di Stefano, al consigliere uscente Rosario Giammanco, acerrimo oppositore di Lo Meo, già qualche mese dopo l'insediamento, e tra gli uscenti nelle due liste civiche di Di Stefano si ricandidano anche Paolo Amoroso, Pietro Di Quarto e Angelo Puleo: al tavolo della presidenza accanto a Di Stefano ci sono tra gli altri anche l'avv. Tania Naro e il commercialista Nicola Benfante.

E' lo stesso Di Stefano a distribuire ai presenti un programma sintetico per i candidati, due paginette che racchiudono tante buone intenzioni; e l'incontro  è riservato proprio ai candidati, buona parte dei quali, soprattutto le donne. sono presenti con genitori, mariti e fidanzati al seguito.

Comincia ad affiorare una espressione cui dovremo fare l'abitudine in campagna elettorale, ed è il cosiddetto ticket uomo-donna, o, se volete donna-uomo: la legge prevede infatti che si possano esprimere sino ad un massimo di due preferenza a condizioni che uno dei due prescelti sia una donna.

altIn poche parole chi volesse dare una sola preferenza deve decidere se darla ad un uomo o ad una donna, nell'eventualità invece volesse esprimerne due, deve scrivere due nomi di candidati di sesso diverso.

Questo marchingegno dovrebbe consentire grazie alla sinergia dei due candidati, non solo una maggiore  presenza di donne nelle liste, cosa già accaduta la volta scorsa, ma anche un maggior numero di donne elette in consiglio.

L'intervento di Di Stefano sulla falsariga degli interventi che abbamo ascoltato in consiglio, parte della problematica dei rifiuti per allargarsi alle altre questioni aperte.