Gentile redazione di Bagheria News,
Prendendo spunto dagli articoli da voi pubblicati inerenti la circoscrizione di Aspra, nello specifico quello scritto dal presidente di circoscrizione, sig.Lorenzini e dal signore che si firma Salvatore, anch'io vorrei esprimere la mia opinione, circa la zona adibita a "mercato del pesce", mi domandavo se le normative europee ed italiane in merito ad igiene e sicurezza alimentare, le normative fiscali,la concessione del suolo pubblico per queste attività, siano esentate dall'essere applicate nella zona di Aspra.
In tantissimi anni non ho mai visto,un misuratore e relativo scontrino fiscale emesso dai suddetti venditori, nessuna regola inerente la tracciabilità del pescato,la sua vendita e conservazione a temperature idonee,chiunque effettui un acquisto non ha idea da dove provenga il pesce, l'etichettatura obbligatoria per legge non è presente, le temperature di vendita non sono rispettate, i resti del pesce che viene pulito non vengono adeguatamente smaltiti.e poi il suolo pubblico che occupano per la vendita è pagato?
Per non parlare poi di specie ittiche di cui è vietata la pesca e la relativa vendita che invece vengono tranquillamente venduti in vari periodi dell'anno.Tutte queste normative cui potrei in dettaglio citare sono obbligatorie a livello europeo e nessuno ha mai pensato di farle rispettare ad Aspra? Oppure le lamentele (indubbiamente giuste)valgono unicamente per le bancarelle poste sul lungomare?
La legge è uguale per tutti
Coma mai nessuno fa notare questo doppiopesismo?
Come mai non vengono presentate denunce in merito?
Cordiali Saluti e un augurio di buon lavoro
Francesco F.
Il 'mercatino' del pesce di Aspra è zona extra legem o extraterritoriale ?
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