Il PD: il PAES, piano da 50 milioni di euro, forse ennesima occasione persa

Il PD: il PAES, piano da 50 milioni di euro, forse ennesima occasione persa

Politica
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Doveva e poteva essere un piano da 50 milioni di euro. Un piano che puntasse a ridurre i gas serra mediante interventi di efficientamento energetico. Un piano, forse ancora più importante del Prg, perché avrebbe attivato finanziamenti e opportunità concrete e durature di lavoro, prerequisito per accedere ai bandi regionali, regionali ed europei.

Uno strumento importantissimo, una sorta di piano regolatore dello sviluppo sostenibile che dovevano riguardare l'efficientamento energetico della pubblica illuminazione, degli edifici pubblici, dei mezzi di trasporto pubblico, la realizzazione di impianti di produzione di energia alternativa, l'introduzione di sistemi innovativi di gestione dei servizi pubblici (acqua e rifiuti).

Un piano, quello di Azione per l'Energia Sostenibile (PAES) che doveva essere approvato in consiglio comunale entro il 31 gennaio, a pena il definanziamento dei 55.000 euro che la Regione aveva assegnato al Comune di Bagheria per redigere il piano.

Grazie all'amministrazione Cinque, Bagheria comincia col piede sbagliato il nuovo periodo di programmazione europea. Il finanziamento, stanziato dal Dipartimento regionale dell'Energia per la nostra città in base ai residenti, era finalizzato alla redazione del Piano ed era spendibile per pagare personale dipendente e non, strumenti, attrezzature, software, servizi di consulenza.

Il Comune di Bagheria già nell'aprile 2013 aveva deliberato di aderire al Patto dei Sindaci, un accordo transnazionali che impegna i comuni europei a ridurre le emissioni di CO2 nel proprio territorio comunale di oltre il 20% attraverso l'attuazione di un Paes, che doveva essere redatto entro un anno dalla deliberazione del consiglio comunale.

Obiettivo fallito dall'amministrazione Lo Meo e obiettivo fallito pure dall'amministrazione Cinque, nonostante una provvidenziale proroga che dallo scorso ottobre spostava il termine ultimo di approvazione del Paes al 31 gennaio prossimo.

Oggi invece di approvare il piano il consiglio comunale, viene riproposto l'atto di adesione al Patto dei Sindaci, cioè la lancetta si sposta a quasi due anni fa, quando già l'ente aveva aderito all'iniziativa europea, con una proposta di delibera, frutto del “copia incolla” dell'atto precedentemente approvato.

Due anni trascorsi, di cui gli ultimi sette mesi di Giunta Cinque, con un nulla di fatto, un “ricomincio da capo” che sa di beffa e di ennesima occasione mancata per la città. Non soltanto un finanziamento probabilmente perduto ma quello che è più grave un ritardo della nostra città rispetto agli altri Comuni siciliani, alla vigilia dell'emanazione dei bandi.

Un ritardo, che rischia di mettere fuori tempo, Bagheria nelle procedure di finanziamento degli interventi di efficientamento energetico, alle quali non si potrà accedere senza il Paes approvato.

Un ritardo dovuto all'approssimazione e all'insipienza della Giunta Cinque che giorno dopo giorno si rivela sempre più incapace ad amministrare Bagheria.

Comunicato del Partito democratico

Il segretario cittadino Orazio Amenta
 

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