Orrazio Amenta, segretario del PD cittadino, in relazione al passaggio odierno della gestione dei rifiuti dalla Tech servizi a quella in house del comune ha riportato sul proprio profilo facebook il seguente post.
È la quarta volta che l'amministrazione di Patrizio Cinque cambia idea sul tema rifiuti e ancora dopo 14 mesi dal suo insediamento non sappiamo oggi quale sarà la formula definitiva per il futuro. Dopo la gara europea, la Spa pubblica, l'affidamento diretto a una ditta privata ora è la volta della gestione in house.
Tornano di moda così i noleggi che da giugno 2014 ad aprile 2015 sono costati alla città circa un milione di euro, affidati per il 70% in via diretta dal sindaco con ordinanza.
Tornano di moda i dipendenti Coinres, che dopo essere stati accusati dal sindaco delle peggiori nefandezze e lasciati senza stipendio per mesi, sono di nuovo i protagonisti della raccolta.
Torna di moda il mostro Coinres, che cede gli operai in comando al comune e continua a pagare con un tacito accordo le mensilità arretrate dei dipendenti bagheresi rimasti a braccia conserte durante l'avvento della Tech servizi.
Cambia di nuovo tutto per non cambiare nulla. Poco importa se un consiglio comunale ha deliberato altre forme di gestione, se né la legge né il vigente piano d'aro prevedono la gestione in house del servizio di raccolta rifiuti, poco importa se la formula del comando è a dir poco discutibile dal punto di vista amministrativo, se non c'è un bilancio approvato dal 2012, poco importa.
L'ennesimo salto nel buio è servito. I nodi verranno al pettine, certo, ma dopo.
Intanto continua a imperversare la politica del tutto e del suo esatto contrario, del "carpe diem e futtitinni", dove gli atti amministrativi sono stati sostituiti da tempo dai comunicati stampa e dalle ordinanze sindacali e gli organi democraticamente eletti servono solo a ratificare le decisioni del sindaco, possibilmente senza fare troppa polemica. La misura è colma.
