S.Flavia: sinora nessuno disposto a subentrare ai consiglieri dimissionari

S.Flavia: sinora nessuno disposto a subentrare ai consiglieri dimissionari

Politica
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Nel 2013 si candidarono nelle liste 'Liberi di cambiare - Sanfilippo sindaco' e 'Patto per lo sviluppo - Napoli sindaco', con la legittima aspirazione di essere eletti in consiglio comunale, ma lunedì sera non hanno accettato di entrare in consiglio.

Fedele Pagano della lista Patto per lo sviluppo, che doveva subentrare al consigliere Totò Martorana, sospeso dalla Prefettura, era presente ed ha spiegato con ragioni personali il motivo del suo rifiuto, mentre Davide Tardilio, che sarebbe dovuto subentrare al consigliere dimissionario, Agostino Tomasello, non si è presentato nè ha fatto pervenire alcuna comunicazione al presidente del consiglio; per cui viene considerato rinunciatario.

Occorrerà una nuova convocazione del consiglio per procedere alla surroga degli altri tre consiglieri dimissionari, Carmelo Gagliano, Giusi Canzoneri e Venera Sanfilippo.

Un consiglio abbastanza tranquillo quello svoltosi l'altra sera con l'unica eccezione del consigliere Lia Emmiti, che ha cercato di mettere un pò di pepe con argomenti 'caldi' all'interno della discussione.

Ma procediamo con ordine: il presidente Tripoli autorizza la presenza delle telecamere senza nascondersi dietro il dito della riservatezza della seduta, considerato anche che la nota su Martorana è pubblicata sul sito della Prefettura), e la discussione scorre senza intoppi, poi procede alla lettura delle comunicazioni della nota della Prefettura, delle dimissioni dei consiglieri, di una nota del sindaco Sanfilippo assente per motivi di lavoro ed una sua personale.

Quasi tutti presenti i consiglieri rimasti in carica, ci sono il vicesindaco Salvo Sanfilippo, gli assessori D'Agostino e poi anche Giusi Gerratana: la linea-guida di note e interventi è unica: garantismo, presunzione di innocenza sino a prova contraria, ed a parte la vicenda Martorana, consapevolezza chequesto consiglio non viene tirato in ballo, 'abbiamo la coscienza a posto ed io non mi dimetterò mai' specifica Vito Marino nel suo intervento.

Il sindaco nella sua breve nota che viene letta dal presidente, dopo aver parlato delle difficoltà economiche e gestionale dell'ente e degli uffici, quello tecnico e finanziario in particolare, afferma solennemente che la sua amministrazione si costituirà parte civile nei processi contro gli estortori, parla di necessità di continuità amministrativa e accenna però anche ad un ritocco delle deleghe assessoriali.

Come dicevamo è il consigliere Lia Emmiti che introduce elementi di confronto politico, non raccolti dall'amministrazione, terminando il suo intervento con una richiesta perentoria: le dimissioni di sindaco e giunta, per potere fare emergere la volontà popolare, in una situazione in cui l'amministrazione ha già di fatto dispiegato le proprie, modeste secondo il consigliere, capacità di risolvere i problemi; ed a meno di un anno dal voto conclude, è ben difficile che possa cambiare qualcosa.

Cita innanzituto la vicenda del nuovo responsabile dell'U.T.C. per la cui assunzione non sono stati richiesti nè prima nè dopo i carichi penali pendenti, il silenzio assoluto che regna sulla sorte dell'Ipab e la condizione delle spiagge che hanno fatto assurgere sui media l'Olivella come lido più sporco d'Italia.

Sul capo dell'U.T.C. risponde il segretario generale Antonino Scianna che precisa, che non di concorso si è trattato bensì di mobilità, situazione per la quale non vengono richiesti i carichi pendenti e anche se di un concorso ad evidenza pubblica si fosse trattato, i regolamenti  chiariscono che la mancanza di tale richiesta di certificazione non può essere valido motivo per l'esclusione dalla selezione.

Una vicenda controversa questa del responsabile dell'U.T.C. che rischia di inasprire gli animi; interviene anche il consigliere Francesco Vella, e alla fine dell'o.d.g, le surroghe dei dimissionari di cui abbiamo già detto.

Angelo Gargano

 

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