Bagheria: amministrazione nella bufera per le case abusive di sindaco, assessori e consiglieri grillini

Bagheria: amministrazione nella bufera per le case abusive di sindaco, assessori e consiglieri grillini

Politica
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Ormai e' guerra di tutti contro tutti, e visto quanto accaduto negli ultimi mesi, non poteva che finire cosi', con le accuse personali e dirette tra maggioranza e opposizione che non hanno piu' niente a che spartire con la battaglia politica.

"La Repubblica" di oggi in un articolo di Emanuele Lauria sulle pagine nazionali, dà notizia di un documento pubblicato sui social network, che fa un elenco di amministratori grillini impelagati con residenze abusive di loro proprieta' o dei piu diretti familiari e vengono fuori nomi, cognomi, strade e indirizzi di dove si trovano questi immobili.

Ma era da settimane che a Bagheria circolavano notizie fondate su costruzioni abusive di altri familiari del sindaco, la sorella, un fratello, familiari di un assessore in carica, consiglieri comunali, Alba Aiello, Francesco D'anna, proprietario di una villetta a Mongerbino, Francesco Paladino, senza contare la vicenda dell'ex assessore all'urbanistica, Luca Tripoli costretto alle dimissioni per la  insanabilita già certificata di una abitazione di campagna; e ad alimentare le polemiche mai sopite la vicenda dell'abitazione abusiva del padre del sindaco che sino a qualche giorno fa vedeva la Sovrintendenza silente sulla richiesta fatta dagli uffici comunali per la sanatoria, sulla applicabilità della formula del silenzio assenso nel caso della abitazione di famiglia del sindaco.

A dare voce alla denuncia oltre che l'opposizione politica stavolta ci sono anche quegli abusivi che temono che demolizioni ed espropri possano colpire solo quelli che non hanno tutele e padrini politici, e che hanno creato un comitato 'Salviamo le case abusive': 'Non vogliamo essere discriminati solo perche' non abbiamo santi nel paradiso del Movimento 5 stelle'.

La lettera e' stata inviata anche alla Procura, in relazione al fatto che risale al dicembre 2014 la firma tra il procuratore aggiunto Agueci ed il sindaco Cinque, per avviare un'opera di risanamento nel settore dell'abusivismo, in effetti mai iniziata. 

In realta' ormai le sedute di consiglio comunale erano diventate un luogo di scambio di battute al veleno tra maggioranza ed opposizione, e si rivela la giustezza del proverbio che chi semina vento raccoglie tempesta.

Adesso pero' ha un senso quella proposta presentata tempo fa dall'opposizione, e che li' per li'  sembro' cervellotica, di fare, se non una indagine, quantomeno una dichiarazione personale e giurata degli amministratori, sindaco, assessori , consiglieri tutti e dirigenti apicali sulla loro situazione personale e familiare sull'argomento, da rendere pubblica attraverso il sito ufficiale del comune.

Sara' un modo per fare chiarezza e reintrodurre un minimo di lealta', trasparenza e correttezza nel rapporto tra politica e cittadini.

Angelo Gargano

Nella foto: Il procuratore Agueci con il sindaco Cinque

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