Repubblica torna alla carica sull'abusivismo, "Quella di Cinque una smentita che non smentisce"

Repubblica torna alla carica sull'abusivismo, "Quella di Cinque una smentita che non smentisce"

Politica
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Non accenna a placarsi la bufera che in questi giorni sta attraversando l'amministrazione 5 stelle di Bagheria, in seguito alle polemiche sollevate dall'articolo di Repubblica sulle vicende delle presunte case abusive di amministratori e politici della maggioranza e di loro parenti.

In un pezzo uscito oggi sempre a firma di Emanuele Lauria su Repubblica, il giornalista rilancia "Vi sono altri nomi, con tanto di mappe e planimetrie allegate, non solo di amministratori ma anche di burocrati compiacenti del Comune di Bagheria che hanno agito in violazione di norme amministrative ed edilizie

Tutto è partito da una lettera anonima del comitato "Salviamo le case abusive", diffusa  in risposta ai proclami del sindaco Cinque circa la volontà di abbattere le case abusive; una lettera in cui vengono fatti nomi e cognomi e indirizzi di amministratori e politici della maggioranza che non sarebbero in regola con i loro immobili dal punto di vista edilizio.

La smentita del sindaco, pubblicata anche sul nostro sito, non ha convinto l'estensore dell'articolo.

-"Patrizio Cinque tenta maldestramente di difendere il proprio cerchio magico" -  si legge.

Ed in effetti la smentita del sindaco è alquanto abborracciata: se è  vero come precisa il sindaco che l'unico titolare per rilasciare una concessione in sanatoria e' l'Ufficio tecnico, e' altrettanto vero che la richiesta inviata dagli uffici  alla Sovrintendenza per un parere sulll'applicabilità nel caso dell'abitazione della famiglia del sindaco, della formula del silenzio assenso, da sei mesi non ha avuto ancora alcuna risposta.

Oppure affermare, da parte del sindaco, che la  casa del fratello e' stata acquistata con un mutuo non ha niente a che spartire con i requisiti di sanabilità dell'immobile. O ancora dire che il consigliere D'Anna non ha una casa di proprietà, diventa un dettaglio  risibile di fronte alle decine di abusi e manomissioni perpetrate dalla famiglia D'Anna  su capo Mongerbino, scempio sull'Arco azzurro compreso ed ancora non risolto.

In realta' il problema e'un altro: l'avere trasformato il consiglio comunale In una sorta di "ring" in cui il sindaco ha attaccato  diversi consiglieri di opposizione sul piano personale, tirando in ballo anche i familiari,  ha provocato un avvelenamento nei rapporti personali  e politici che non lasciano presagire nulla di buono.

Intanto anche il presidente dela Regione , Rosario Crocetta, ha dichiarato che la Regione intende approfondire la questione anche con l'eventuale invio di ispettori regionali.

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