Nino Mineo: dissesto finanziario al comune? non esiste proprio !

Nino Mineo: dissesto finanziario al comune? non esiste proprio !

Politica
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E’ uno dei (pochi) punti di riferimento e di forza della giunta di Biagio Sciortino: la sua indiscussa competenza e professionalità nel districarsi tra le leggi e le norme, che cambiano continuamente, della contabilità e dei bilanci degli enti locali, ne hanno fatto un intoccabile, al punto che,
durante il rimpastone-ribaltone di otto mesi fà , fu uno dei due, tre nomi, di possibili assessori che , fors'anche al di là dei consiglieri di cui è espressione, non fu mai messo in discussione.
E’ una lunga chiacchierata quella che facciamo con Nino Mineo, assessore al bilancio, per cercare di capire cosa celino in realtà le voci che parlano di serie difficoltà finanziarie del comune di Bagheria, al punto da evocare il “dissesto finanziario”.
Richieste di pignoramenti per cifre importanti da parte di Coinres, AMIA, e soggetti privati sui conti del comune, fornitori che sospendono l’erogazione di beni e servizi ( niente più carburanti dalla Esso agli automezzi comunali, causa morosità) , ritardi nei pagamenti a fornitori di beni e servizi che ormai tendono a prolungarsi a dieci mesi e oltre, dipendenti comunali che aspettano il ventisette con il batticuore.

Pensate che il Comune di Bagheria, se avrà qualche po’ di liquidità, dovrebbe cominciare a pagare nelle prossime settimane le fatture presentate dai fornitori nello scorso mese di agosto.

Un panorama nero come la pece, da far tremare i polsi: ma Nino Mineo con serenità esamina i motivi delle difficoltà di “liquidità”, come lui li definisce, e prefigura l’uscita dal tunnel.

Allora seguiamolo passo passo nel suo ragionamento.


Punto primo: la richiesta di pignoramento di AMIA, Temporary e privati su Coinres: noi dice l’assessore, non siamo i destinatari diretti , ma soggetto terzo:
Noi, qualora il giudice accettasse le tesi dei ricorrenti, verremmo richiesti di congelare somme che dobbiamo al Coinres: ed ecco la prima vera notizia.

Il comune di Bagheria, ha onorato le fatture derivanti dal contratto di servizio con il Conres sino al mese di marzo 2009; praticamente non dobbiamo quasi niente al Consorzio, solo il mese di aprile, che però con il nuovo contratto di servizio, fanno 500.000 euro.

Quindi, sulla carta, poco o niente da pignorare

Ma questa-obiettiamo noi- è però una visione ed una interpretazione troppo ottimistica : perché al Comune di Bagheria sono arrivate due fatture di 2.100.000 Euro per il 2006 e di 2.500.000 di Euro per il 2007 ( siamo in attesa di quella del 2008) che il comune di Bagheria non ha onorato perché si riferiscono ai costi di conferimento a discarica, sulla quale esiste una difforme interpretazione con gli amministratori del Coinres, e che il comune sostiene di non dover pagare.

Però ci spiace dirlo, è un po’ una pantomima, perché questi soldi, e parliamo di 7 o 8.000.000 di Euro, se non li sborsa il comune sono un mancato introito per Coinres, che li dovrà iscrivere come passivo in bilancio, e siccome i soci di Coinres sono i comuni siamo punto e daccapo; quel debito di diritto o di rovescio dobbiamo pagarlo, a meno che , ed è questa la speranza degli amministratori del Coinres e dei comuni, nella legge di riforma degli ATO rifiuti ancora in via di definizione, la regione non azzeri tutto.
In un momento come questo sembra però molto difficile che ciò avvenga, quindi la spada di Damocle di una esposizione così rilevante continua a pesare sulla nostra testa.
A malincuore, e facendo i dovuti scongiuri, deve ammettere che è così.

Per concludere, con l’onere del contratto di servizio tra comune e Coinres che passerà dai 4.800.000 Euro del 2008 ai 6.100.000 del 2009, con un incremento (che sarà ovviamente “riversato” sui cittadini) di circa il 30%.

Il comune , però pare che abbia avuto negli ultimi tempi un sussulto di orgoglio, vale a dire che se il contratto di servizio viene rispettato solo in parte, le somme dei servizi non resi verranno trattenute dagli importi delle fatture.

Per capirci, spazzatura delle strade, lavaggio dei cassonetti, raccolta differenziata, giornate di sciopero, ecc...: al momento di pagare contesteremmo queste inadempienze, cosa che pare si sia cominciato a fare nei mesi scorsi.

Altro motivo di difficoltà: il ristorno da parte del governo conseguente all’abolizione dell’ICI sulla prima casa, o sulle seconde case date in commodato d’uso gratuito a figli e/o conviventi, che è una pratica molto diffusa a Bagheria.

Noi- dice l’assessore- l’ICI la incassavamo a giugno, però nel giugno del 2008 questo introito è venuto meno, ed il conguaglio da parte del governo centrale è arrivato a dicembre 2008 , ma non solo; ad oggi-aggiunge Mineo non abbiamo ancora ricevuto, il ristorno ICI legato alle somme che i cittadini avrebbero conguagliato a dicembre, e non è una cifra da buttar via, perché sono 2.200.000 Euro.

Se a questo si aggiunge- continua Mineo-che la Regione Siciliana non ha ancora effettuato neanche il primo dei quattro trasferimenti ( trimestrali) di fondi ai comuni,( il primo l’avremmo dovuto ricevere a marzo), si capisce bene perchè è come se fossimo seduti sull’orlo di un abisso.

Questo spiega anche perché il tesoriere del comune, il Montepaschi, ha già dovuto anticipare 2.600.000 Euro, somme sulle quali naturalmente decorrono cospicui interessi.

Per guastarci definitivamente il buonumore, infine- riesce a scherzare l’assessore-quest’anno il comune dovrà iscrivere in bilancio 1.300.000 Euro quale competenze per i precari stabilizzati , onere che per cinque anni si era assunto la Regione.
Cosa fare?
La strada è una ed una sola- è sempre l’assessore a parlare- e dovremo avere la capacità e la volontà di percorrerla sino in fondo , facendo ognuno per intero la nostra parte.
E quando dico tutti, vuol dire veramente tutti, -scandisce Mineo- politici, cittadini amministrati, dipendenti del comune, ed erogatori di beni e servizi.

Molto semplicemente aumentare le entrate e ridurre le spese, riducendo le aree di evasione e risparmiando sulle forniture.

Sì, ma come?


Coinvolgendo i dipendenti con i loro sindacati: occorre fare dei progetti finalizzati al recupero delle evasioni, si possono recuperare somme notevoli, dall’incasso degli oneri di sanatoria e dei tributi locali, dall’imposta sugli scarrozzi a quella delle pubblicità, al rispetto di norme e regolamenti di civiltà, (rispetto degli orari di conferimento dei rifiuti, sanzioni a chi porta a spasso i cani e non rispetta il decoro cittadino e per le violazioni continue e reiterate del codice della strada).

E i risparmi?

Su alcune forniture di beni e servizi al comune
: dal servizio di pulizia dei locali comunali a quello dei pasti negli asili-nido, al servizio di trasporto dell’AST che ci costa oltre 200.000 Euro l’anno, alle forniture ENEL e alla telefonìa.
La lunga chiaccherata si va a concludere: noi Le auguriamo di avere successo, però, assessore, ci consenta di darLe un consiglio.
Un taglio, lo faccia anche sulle indennità degli amministratori, che pesano sul bilancio comunale per circa 1.000.000 di Euro l’anno.
Basterebbe un 20% in meno per recuperare 200.000 euro, che non è tantissimo, però potrebbero servire.
Anche perché tra i fornitori di beni e servizi, gli amministratori sono quelli che il loro “servizio”, se lo pagano con grande tempestività, appena il mese dopo averlo prestato, mentre tutti gli altri, quando va bene aspettano dieci mesi.
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