Gli scenari possibili, dalla prossima verifica al voto amministrativo

Gli scenari possibili, dalla prossima verifica al voto amministrativo

Politica
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In queste settimane le ultime scosse di assestamento che porteranno la giunta Sciortino, dopo la revisione e i ritocchi della terza verifica, ad affrontare l’ultimo terzo di legislatura ed andare al voto amministrativo del 2011, con la riproposizione di una alleanza PD-UDC-CIVICI, alla guida della città e di Biagio Sciortino a sindaco.
Quali sono gli scenari possibili che si aprono quando è già cominciato l'ultimo terzo di consiliatura?
La verifica farà certamente qualche vittima tra gli assessori in carica, e porterà anche ad un riequilibrio nella distribuzione delle deleghe: non si può far finta di non vedere quanti, amici e non, della maggioranza hanno osservato, e cioè che gli assessorati di spesa e di forti clientele (lavori pubblici, assistenza e solidarietà, ecc..) sono, in massima parte, in mano all’U.D.C.

Al P.D., oltre a Verde e Agricoltura assegnati a Pagano, erano andati un assessorato di immagine, la Cultura, che però in questo periodo di “Baarìa” ha consentito una eccellente esposizione mediatica, e assessorati “rognosi”, la Pubblica Istruzione , con poche risorse, e con scarso “appeal” elettorale.

Adesso si tratterà di ridefinire i contorni dell’alleanza P.D., U.D.C., civici, che lavora da oltre un anno, con risultati a macchia di leopardo.

Alcuni risultati si sono visti : l’operazione “Baarìa” innanzitutto.
Anche se con vistose pecche organizzative, tutto sommato, ce la siamo “sfangata”. Baarìa sta mietendo successi, presenze e incassi al botteghino; qualcosa ritornerà.

E poi la questione delle aree artigianali: va riconosciuto all’assessore Gino Di Stefano, di avere innestato un’altra marcia, e di stare portando in porto su questo terreno ottimi risultati.
Tra qualche mese dovremmo cominciare a vedere le prime infrastrutturazioni delle aree P.I.P. di contrada Monaco e prima della fine della consiliatura forse, si spera, una prima assegnazione delle aree.

Anche l’area artigianale dell’Aspra, è stata sbloccata dalle secche della Sovrintendenza, e si può ancora sperare di riprenderla per i capelli.

Ma a parte questi due risultati significativi e tangibili, non c’è però granchè di stare allegri.
Il paese è sempre messo male; le recenti e meno recenti piogge hanno aggravato lo stato delle strade ridotte ormai a piste di cross; i pochi vigili e ausiliari, malgrado sforzi generosi non riescono a frenare la marea di auto, e nessuno dei provvedimenti che avrebbe dovuto accompagnare la chiusura al traffico automobilistico del Corso Umberto è stato realizzato, a parte la modifica del traffico nella zona “Caravella”.

Niente servizio pubblico di circolare, niente nuovi posteggi, niente regolamenti per l’accesso di residenti, operatori e soggetti svantaggiati.

Il Coinres continua a ingoiare, come un insaziabile Moloch, risorse, di cui non c’è un dignitoso ritorno in termini di servizio di pulizia; la macchina amministrativa è di nuovo alla deriva, ed il rapporto con i sindacati sempre conflittuale.


Dal punto di vista politico è sin troppo chiaro dove sono le pecche e i vuoti, ma avere lasciato assolutamente carta bianca ai partiti nella scelta degli assessori da segnalare è stato uno degli errori più gravi di Pino Fricano ieri e di Biagio Sciortino oggi.

La reddività e le capacità degli assessori in carica sono sotto gli occhi di tutti, e tutti, Sciortino compreso, hanno le idee estremamente chiare su chi lavora e produce, e su chi invece, sta a guardare; però non si provvede.


Ancora l’altro ieri il sindaco diceva a proposito di una verifica fantasma: “ Io aspetto che i partiti mi diano i nomi, poi procederò”.
Come dire: io non voglio metterci becco nelle loro beghe interne.

Noi crediamo invece che il sindaco, debba riappropriarsi di un ruolo e di una funzione e di un potere che la legge gli assegna, e cioè quello di scegliersi gli assessori, magari all’interno di una rosa proposta dai partiti.

Comunque quali che saranno i cambiamenti, i nuovi innesti, e le redistribuzione di deleghe, sarà questa la squadra che arriverà nella primavera del 2011 al voto.

Biagio Sciortino può ormai contare sul pieno appoggio di P.D. e U.D.C., e CIVICI che non hanno al momento alternative credibili all’attuale primo cittadino, ma sta anche tentando l’operazione di scardinare il PDL, cercando di spostare sulle proprie posizioni la corrente che fa capo a Miccichè, con cui si è visto diverse volte, e che a sua volta sta facendo una fronda importante dentro il PDL regionale.

Forse anche a Bagheria, come a Termini Imerese, avremo l’inedita e spuria alleanza, che vede assieme protagonisti, il Partito democratico alleato con l’ala meridionalista del PDL.

Il centrodestra sta, diviso, a guardare: Vincenzo Lo Meo non si propone (ancora) con la autorevolezza e tempestività che sarebbero necessari, se vorrà essere "competitor" credibile, fors'anche perché sa di avere dietro un esercito diviso, in parte furbescamente pronto a schierarsi laddove fiuterà il vento buono.

Altre candidature credibili, oggi, non vediamo: forse Pino Fricano, e ce ne parla lui in questa stessa pagina, se riuscisse di qua ad allora ad uscire, come pare ormai certo, dall’indagine che lo ha riguardato dopo le dichiarazioni di Campanella.

Però la storia, che è recente, delle elezioni dirette a sindaco, insegna che le candidature non si inventano, ma si costruiscono, e uscire allo scoperto all’ultimo minuto, per qualcuno potrebbe rivelarsi una strategia perdente.