Sul Titanic-Coinres che affonda, i politici continuano a ballare

Sul Titanic-Coinres che affonda, i politici continuano a ballare

Politica
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Eravamo stati facili profeti , quando qualche giorno fa scrivemmo che il peggio doveva ancora arrivare: e quello che avverrà nei prossimi giorni farà impallidire i ricordi delle varie “emergenze rifiuti” che viviamo da oltre due anni a questa parte. I dati del problema sono ormai noti a tutti.


Il Coinres ATO PA4 pagati gli stipendi di settembre non ha più un solo Euro; la Regione aveva anticipato tutto quello che era anticipabile per coprire le spese sino a dicembre 2009; la gran parte dei comuni che fanno parte del Coinres, e tra questi Bagheria che "pesa" per quasi un terzo, hanno dichiarato (con atti formali sostanzialmente inutili dal punto di vista della legittimità e dell’efficacia) la loro volontà di uscire dal consorzio; alcuni sindaci, tra cui Biagio Sciortino, hanno dichiarato che non verseranno più un solo euro nelle casse del Coinres e che procederanno con “ordinanze” per l’affidamento del servizio di raccolta; Bellolampo da ieri è off limits per i comuni morosi, e Bagheria è il primo tra questi: ad oggi anche in seguito ad un contenzioso e a sentenze passate in giudicato il nostro comune deve, per il periodo 1994-2005, oltre 14 milioni di Euro ad AMIA che gestisce la discarica palermitana.

Oltre a quei tre milioni di Euro di fatture contestate degli ultimi tre anni, e che non abbiamo ancora pagate.

Anche Palermo si prepara, come Napoli, ad affondare nella monnezza per una gestione cervellotica e fallimentare dell’AMIA, azienda per la quale già un Tribunale della Repubblica ha chiesto il fallimento.

E la politica? E gli autori dello sfacelo? E i gestori ciechi, incapaci e truffaldini di queste baracche?
Niente, assolutamente niente: silenzio dalla Regione, silenzio dal prefetto, silenzio dallo Stato.


Un pericolo, avvertiamo, e come noi avvertono i cittadini, che pagano tariffe molto più alte che al nord d’Italia dove i consorzi, (gli stessi strumenti che, secondo i sindaci, in Sicilia hanno fallito), tengono pulite le città e con i rifiuti ci guadagnano.

Che il tema delle città sporche e sepolte nei rifiuti sia diventato, via via in questi mesi e in queste settimane, il terreno di scontro politico tra partiti, tra correnti di partiti, tra Stato e Regione: e cioè che tanti politici siano pronti a giocare sulla pelle dei cittadini, pur di far passare la propria linea, che come sempre non ha niente di ideale, ma è basata solo ed esclusivamente su chi dovrà gestire le risorse ingenti che lo vogliano o no, la coppia Berlusconi-Bertolaso dovrà riversare sulla Sicilia, per ripianare le incapacità e i passatempi dei nostri amministratori

Siamo stati sempre storicamente terra di conquista e di ascari al servizio di un padrone esterno, ma oggi abbiamo raggiunto il segno, perché a forza di giocare con il fuoco stavolta rischiamo di bruciarci sul serio.

Domani , sabato a Bagheria un gruppo di cittadini, (non i partiti nè i sindacati come sarebbe stato lecito attendersi), ci offre una opportunità: di scendere in piazza e di far sentire in qualche modo la nostra voce.

Non lasciamola cadere.

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