Il P.D.:Sciortino nostro candidato a sindaco ? deciderà il congresso

Il P.D.:Sciortino nostro candidato a sindaco ? deciderà il congresso

Politica
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E' una risposta a muso duro quella del P.D. alla lettera di  Biagio Sciortino. La pubblichiamo integralmente perchè i lettori possano rendersi conto dello stato dell'arte nei rapporti tra i partiti di maggioranza a Bagheria.

Caro sindaco,

 

dopo aver letto attentamente la tua ultima lettera riservata, (purtroppo non tanto riservata, visto che oggi è apparsa sulla stampa locale), mi sento in dovere per il ruolo che rivesto, di fornirti alcuni elementi di valutazione ed approfondimento, augurandomi che giungano a chiarimento di quel percorso di verifica serena e condivisa a cui insieme dovremo pervenire.

Bene hai fatto nel sottolineare sin dall’inizio della lettera alcuni dei traguardi raggiunti dall’amministrazione ed altri ci sembra di poter dire se ne potrebbero certamente sommare.
Non altrettanto bene, mi sento di poter dire della sottolineatura a noi rivolta di “un sostegno non sempre adeguato”.

Ti posso assicurare che il Pd anche nella sua vivace dialettica interna era ed è rimasto nei tuoi confronti e di questa amministrazione un partito capace di esprimere sia all’interno della coalizione come all’esterno valutazioni “oggettive” per alcune scelte amministrative o per alcuni tuoi atteggiamenti personali, ma mai tali da far venire meno quel rapporto di fiducia che ci lega alla coalizione ed al governo della città.
Ben altre mi sembrano le responsabilità a cui ci si debba appellare in questo momento, e voglio così dicendo entrare nel merito per non lasciare ad altri la possibilità di entrare a gamba tesa nel dibattito interno al mio partito.
Voglio subito ricordarti la tua responsabilità nell’azione di concertazione: da circa otto mesi non abbiamo più svolto se non in maniera superficiale, una vera coalizione capace di entrare nel merito delle questioni sul tappeto.
Devo dire che nel corpo della lettera non trovo un solo accenno di autocritica, né parimenti sottolineature rivolte agli altri alleati svelando, se ve ne era ancora bisogno, la tua indolente azione di sostegno più o meno velata all’UDC spintasi sino al punto massimo di ringraziare apertamente ed immotivatamente l’ex assessore al territorio sull’approvazione dell’area artigianale, pur sapendo che gli ingiustificati ritardi dipendevano in buona misura da azioni di interposizione amministrativa politica del suo assessorato.

Insisto per ricordarti che molte delle critiche mosse da me e dal Pd, e che risiedono nell’azione svolta sulla gestione rifiuti e delle acque, sono e saranno anche per il futuro per noi punti fermi di una azione politica intransigente e di rigore.
Sui rifiuti il P.D., con un documento della segreteria provinciale, diede un indirizzo chiaro e netto, di cui non hai mai tenuto conto, ma che nel momento di maggiore tensione sociale, di fronte anche ad atti vili nei confronti tuoi e dei tuoi familiari, fummo gli unici a starti vicini anche con il gruppo parlamentare.
Ancora più grave in questi mesi sono apparsi non solo gli atteggiamenti, ma anche le scelte di alcuni assessori che hanno consentito un sempre più diffuso malessere sociale sui temi acqua e rifiuti.
Mi riferisco ai due aumenti della tariffa dell’acqua non concordati, ma anche all’incapacità di gestire il rapporto con APS ed a quella scellerata conferenza stampa “in cui tutto andava bene”, alla successiva emissione delle bollette pazze, sfociate nella protesta dei cittadini e cosa ancora più grave all’istituzione di una commissione di inchiesta voluta all’unanimità dal consiglio

In questi mesi il  P.D. e i suoi assessori si sono visti intralciare volutamente la loro attività vedendo messo in discussione il loro ruolo e la loro dignità politica.

Di recente ci siamo visti frapporre l’azione dell’assessore Gino Di Stefano su quasi tutti i temi, anche in tua presenza, per esempio sul piano triennale e su alcune ipotesi di governo che con te avevamo convenuto che non sono state prese in considerazione, così come sulle proposte di variazioni di bilancio provenienti dal dirigente del suo assessorato.
Cosa non condivisibile è stata anche la tua ultima esternazione in aula consiliare, in cui ringraziando l’opposizione ( cosa che del resto fai anche nella tua lettera) hai apertamente dichiarato di non avere più una maggioranza. Registro invece che il nostro gruppo ha votato all’unanimità sia il piano triennale che le variazioni di bilancio e gli equilibri di bilancio, nonostante gli emendamenti dell’assessore ai LL.PP. e del responsabile del settore LL.PP. che ne avrebbero richiesto una oggettiva valutazione politica, che alla maggioranza e dunque anche al mio partito è stata sottratta.

Colgo con disappunto dunque le tue parole anche perché il ruolo e l’apporto del P.D. in questi anni è stato di vero motore.
Nella tua lettera mi chiedi di sapere se vi è una ipotesi concreta di una nostra ricandidatura.
Per quanto ci riguarda intendo precisare che il P.D. pur nella massima lealtà nei tuoi confronti, da grande partito di massa deciderà a casa propria con quale sindaco andare alle elezioni, argomento questo che sarà comunque dibattuto dal prossimo congresso cittadino.

Caro sindaco, sono certo che la verifica di cui in oggetto, potrà dare una risposta chiara all’odierno dibattito, ed io voglio porre sin da subito alcune questioni: d’ora in avanti le scelte operate dalla giunta dovranno essere condivise dagli assessori, dei partiti e dai consiglieri che sostengono l’amministrazione.
Le attività di programmazione, soprattutto quelle strategiche, (vedi programmazione 2007/2013) dovranno essere oggetto di un maggiore raccordo e di un lavoro di gruppo.
E’ oggi indispensabile una razionalizzazione delle deleghe assessoriali ed una loro rotazione, una maggiore capacità di spesa relativamente ai lavori di somma urgenza (vedi il problema delle scuole, senza il dover passare dai LL.PP.).
Per quanto concerne il Piano Regolatore Generale riteniamo sia inderogabile la riapposizione dei vincoli e la revisione dello stesso, in tal senso la partenza e la sostituzione della dr.ssa Marino deve essere affronta tata con maggiore cautela ed attenzione e bisognerà ritornare sui ruoli dirigenziali scoperti o sulle inopportune sovrapposizioni.
Il Piano commerciale di cui molto si parla in questi giorni non potrà essere all’o.d.g. nelle prossime settimane per non incorrere in ulteriori “Caporetto”, così come la vicenda dell’edificio ex-Poste e del fosso Eucaliptus.
Per chiudere sulle questioni più importanti:


1) Sulla vicenda COINRES l’ultimo atto della giunta, pur condividendone lo spirito, lascia più di un dubbio e più di una perplessità circa la linearità e la corretta impostazione amministrativa.
2) Su Acque Potabili Siciliane il P.D. e la città si aspettano un atto forte e preciso di sospensione delle fatture pazze.
Sono certo vorrai riflettere sulle ragioni del mio argomentare che sono state sollecitate non solo dalle tue affermazioni ma anche da un dibattito da troppo tempo apertosi in città e spesso sottovalutato.
Infine, converrai con me che gli ultimatum possono essere considerati pure formalità da rimuoversi facilmente quando si rimuovono i problemi che ne sono alla base.

 

Il Segretario del Partito Democratico   Francesco Speciale

 

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