Crisi: il P.D. rimanda al sindaco la patata bollente

Crisi: il P.D. rimanda al sindaco la patata bollente

Politica
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Non si trova l’accordo all’interno del P.D. ed il coordinamento del partito con un documento approvato a maggioranza rilancia la palla nel campo del sindaco.

 

A questo punto è tutto nelle mani di Biagio Sciortino: il Partito Democratico è costretto a prendere atto che la divisione è insanabile e marcia ormai diviso verso il dipanarsi di una vicenda politica, il cui epilogo potrebbe essere questioni di ore.
Nel coordinamento di venerdì sera erano assenti i quattro consiglieri, Amato, Di Bernardo, Chiello e Maggiore, di cui sono ormai note le posizioni, e dopo una lunga discussione è stato approvato a maggioranza un documento che in qualche modo, intende riportare a Sciortino le posizioni dell’intero partito, lasciando al sindaco l’ultima parola.
  Nel documento approvato si fanno intanto alcune considerazioni sui contenuti delle deleghe assessoriali, in particolare si chiede di riportare i beni confiscati sotto la competenza dell’Assessorato all’Urbanistica e la programmazione delle politiche ambientali accorparle al turismo; si accetta però in buona sostanza questo nuovo principio di ripartizione.
 

Poi si passa alla materia assessoriale: vengono segnalati al sindaco una rosa di nomi che comprende i tre assessori uscenti, Pagano, Martorana, Passarello, cui si vengono ad aggiungere quelli di tutti i consiglieri comunali e di tre membri del Coordinamento del Partito, lasciando a Sciortino la responsabilità di una scelta.

  Gianfranco Ingrassia, in predicato di assumere la carica di assessore


 Nel contempo è stata segnalata allo stesso sindaco, la situazione di profonda divisione esistente all’interno del partito, che ha portato quattro consiglieri a non condividere una serie di percorsi e di non partecipare alla riunione finale di venerdì sera.
 

La parola passa ora a Sciortino, che pare già oggi stesso, dopo una riunione dei partiti e dei gruppi della "convergenza" che si sta svolgendo stamane a Villa cattolica, o al massimo lunedì, scioglierà ogni riserva, e varerà la nuova giunta.
 

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