Il sindaco che verrà- di Michele Balistreri

Il sindaco che verrà- di Michele Balistreri

Politica
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La consiliatura in corso volge alla fine e si avvia ad essere rubricata e consegnata alla memoria storica della vita amministrativa della Città, come esempio di lampante e fragoroso fallimento.
Un'occasione persa, una speranza disattesa, un'illusione svanita, un'opportunità sprecata. La vittoria di Sciortino sembrava rappresentare il primato della politica del dialogo, della vicinanza ai problemi della gente, in definitiva, l'espressione di una leadership carismatica che nasceva e promanava dal basso.

La propensione all'ascolto, al dialogo, non disgiunta da una buona dose di simpatia umana e di carisma naturale, (fondamentali in politica) erano le armi vincenti sulle quali aveva sapientemente costruito la propria carriera politica. Purtroppo per se stesso e soprattutto per la Città, Sciortino ha dilapidato questo capitale di credibilità e di fiducia, dimostrando di avere a cuore soprattutto le ragioni della sua sopravvivenza politica. Forse gli fa onore l'ostinata e perseverante volontà di sottoporsi al giudizio degli elettori, contro l'evidenza e le regole del buon senso.

Al partito di quanti auspicano un ripensamento sulla sua riproposizione, si sono iscritti molti tra quanti ne condividono il governo della Città, ben consapevoli che Sciortino si porta appresso, sotto l'onda montante del sentire comune dei bagheresi, l'aura del perdente. Oramai le attese , le speranze di un cambio di rotta, sono legate ai nuovi equilibri che le elezioni della primavera del 2011 determineranno.

Con grande senso di realismo e consapevolezza, si guarda avanti. Per quanti si vorranno proporre alla carica di Sindaco si profila la sfida di dare concreta attuazione ai nodi strutturali (contenuti già nel piano strategico dello sviluppo della Città) che possono determinare una svolta nel rilancio dell'immagine della Città e della sua economia:

1) Migliorare il sistema di accessibilità e di mobilità della Città

2) Sviluppare la città dei servizi e le attività produttive potenziando la capacità attrattiva del contesto urbano risolvendo le problematiche dell'accessibilità e dell'allocazione delle attività stesse

3) Definire il processo di riqualificazione urbana del centro storico, promuovendo la valorizzazione del rilevante patrimonio culturale incentrato sulle ville storiche determinando un offerta integrata turistico-culturale che trattenga il turista creando le condizioni dell'incremento dell'offerta ricettiva diffusa

4) Conferire una chiara connotazione turistica al borgo marinaro di Aspra

5) Attivare politiche di qualificazione ambientali incentrate sulla definizione del Parco naturale di Monte Catalfano come centro propulsivo del segmento del turismo naturalistico che guardi anche al recupero della fascia costiera. Sembrerebbe una sintesi del programma dell'ovvio, ma il programma elettorale è un atto vincolante e non mero documento cartaceo assimilabile, molto spesso al libro dei sogni.

Più che ai giochi di palazzo, i Bagheresi dovranno attenzionare la sostanza, la concretezza, la credibilità dei programmi proposti unitamente all'affidabilità dei proponenti aspiranti candidati a Sindaco, in termini di esperienza, di buona amministrazione maturata, e capacità di catalizzare consenso sul carisma personale.

Con le sfide difficili che aspettano i nuovi amministratori (risanamento finanziario, il recupero di peso politico, credibilità ed autorevolezza negli organismi consortili, rientro dal deficit di bilancio, riorganizzazione di molti servizi pubblici strategici quali i rifiuti e la gestione dell'acqua, la riorganizzazione della macchina burocratica con la definizione del processo di stabilizzazione e valorizzazione dei precari, la programmazione urbanistica e negoziata) non ci sarà spazio per mistificazioni o candidature velleitarie.

Dei nomi circolanti: Biagio Sciortino, Vincenzo Lo Meo, Vittoria Casa, Gianfranco Ingrassia, Alessandra Jannì, Bartolo Di Salvo, Rosario Giammanco, Mimmo Maggiore, Vincenzo Provino, Angelo Calì, Gabriella Giammanco, pochi hanno partecipato al dibattito politico,con pubbliche prese di posizione , svelando idee ed opinioni sul presente e sul futuro della Città

Tra questi vanno annoverati il sindaco Sciortino , per ovvie ragioni, i consiglieri provinciali Bartolo Di Salvo e Vincenzo Lo Meo e la già Assessore e coordinatrice cittadina del Partito Democratico Vittoria Casa. Vedremo nella rosa di ben 11 proposizioni o di quanti a questi si aggiungeranno, chi risulterà più convincente, in termini di definizione del programma e della composizione della squadra di uomini chiamati ad attuarlo. I mesi autunnali risulteranno decisivi.

 

Tratto da "L'Approfondimento" in edicola

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