E a Metropoli est è scoppiata la pace

E a Metropoli est è scoppiata la pace

Politica
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Gli schieramenti in campo hanno capito che la situazione di rigida contrapposizione e di stallo che si era venuta a creare non conveniva a nessuno, e sembra che abbia prevalso il buon senso.

La situazione di due consigli di amministrazione, entrambi "mutilati", due presidenze entrambe impossibilitate ad operare; la contrapposizione tra gli uni che avevano occupato "manu militari" la sede ufficiale di Metropoli in Via Mattarella, gli altri che si riunivano nella sede istituzionale di Metropoli, e cioè il Comune di Bagheria, era sin troppo chiaro che non poteva durare a lungo.

Gia la prima udienza richiesta dal "nuovo" Presidente, Paolo Rizzolo, presso il Tribunale di Bagheria era andata a vuoto per la dichiarata incompetenza del Tribunale che ha rinviato a Palermo la questione, dove la prossima udienza è stata fissata per lunedì 22 novembre.

Nel frattempo però l'assemblea dei sindaci convocata dal "vecchio" presidente Totò Camilleri si è regolarmente riunita il 15 di novembre.

I quindici sindaci si sono rimessi tutti attorno ad un tavolo, legittimando così la formale correttezza della convocazione, ed hanno deciso tutti di fare un passo indietro e di ripartire "status quo ante" azzerando tutto.
L'auspicio che è stato espresso è che si riparta da una situazione che superi il dualismo che si era creato per la presidenza: Totò Camilleri da un parte e Paolo Rizzolo dall'altra.

Da un parte dei sindaci, Di Giacinto, Di Chiara, ecc..è stata manifestata la disponibilità a rinnovare la Presidenza ritirando la candidatura Camilleri, ed agli altri è stato chiesto di fare marcia indietro rispetto al colpo di mano che aveva consentito l'elezione di Paolo Rizzolo.

La patata bollente, o se volete, il pallino è stato rimesso in mano a Biagio Sciortino, che in tal modo torna a rivestire un ruolo di centralità, in un Consorzio che nei suoi organi di direzione era sembrato a tanti "sbilanciato" verso Sud.

A Sciortino è stato affidato un compito gravoso e di responsabilità: fare cioè una proposta per la Presidenza che vada al di là di Camilleri e Rizzolo, che potrebbero ( ma non è nelle previsioni) restare entrambi nel Consiglio di amministrazione, e con Gianluca Rizzo che andrebbe a guidare il Patto territoriale.

Sciortino che pur ha manifestato di apprezzare la competenza di Rizzolo, avrebbe naturalmente in mano gli equilibri futuri del Consorzio, con un occhio evidentemente alle alleanze da rinsaldare in vista del voto amministrativo di primavera a Bagheria.

Sono cinque le caselle da riempire: i tre consiglieri del CdA, il presidente dell'Assemblea dei sindaci, e il responsabile del Patto territoriale.

Sono cinque caselle importanti, a proposito del riempimento delle quali anche il P.D. rimasto fuori dalla precedente spartizione (in questi giorni c'è stato un incontro tra Biagio Sciortino e Antonello Cracolici) potrebbe tornare a giocare un ruolo.

Non è detto però che la "quadra" si trovi celermente; è anche possibile che il congelamento della situazione vada avanti per qualche settimana, anche per rendere possibili alcuni adempimenti in itinere relativamente al progetto Leader e alla premialità.

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