LaboratorioB: se son rose fioriranno

LaboratorioB: se son rose fioriranno

Politica
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Non vogliamo sembrare retorici : ma domenica mattino a Palazzo Aragona Cutò quella tanto citata e decantata società civile, ha cominciato a fare la sua prima ma autorevole apparizione.

L'augurio che (ci) facciamo è che quello di ieri sia solo il primo passo di un movimento civico delle persone perbene che potrà irrompere e giocare un ruolo da protagonista nell'arena politica già dalle prossime settimane.
In una realtà sociale che spesso, in preda al pessimismo continuiamo a considerare compromessa e irredimibile, a darci la speranza che le cose possano veramente cambiare è stata una platea per molti versi nuova rispetto alle vecchie facce della politica.

Oltre un centinaio di partecipanti al battesimo di LaboratotioB, con una cospicua presenza femminile, pochi o pochissimi giovani, età media ad occhio intorno ai quaranta anni e più, livello di cultura medio alto, con dei picchi di vera eccellenza che abbiamo riconosciuto tra i tanti volti, in parte anche per noi sconosciuti.

Sono semplicemente la Bagheria che non ci sta o per meglio dire non ci sta più.

Non ci sta più a vedere una città continuamente mortificata dalle montagne di rifiuti; che non ci sta più a tollerare l'incultura di bagheresi che gettano i sacchetti di spazzatura dalle auto direttamente nei cassonetti, spesso al volo e sbagliando sistematicamente il bersaglio, e/o che fanno volare indifferentemente fazzolettini di carta o pacchetti di sigarette vuote dalle auto nelle strade; che non ci stanno più a vedere una città ostaggio delle auto in doppia e tripla fila, e di un traffico che ormai nessuno più controlla e disciplina; che non ci stanno più a vedere servizi fatiscenti e mal funzionanti, e strade ridotte a mulattiere; che non ci stanno più a vedere le nostre ricchezze ambientali e architettoniche sprecate; che non ci stanno più a sopportare che i diritti vengano elargiti come favori; che non sopportano più le cerimonie stantìe, noiose e autoreferenziali della politica dei partiti tradizionali.

Che non ne vogliono sapere più di consigli comunali e di squadre assessoriali, autocelebrativi e autoassolutori, che solo a Bagheria, costano 1.000.000 di euro l'anno per darci la città che vediamo ogni giorno, e che fanno "pendant" con il fallimento e l'inefficienza del baraccone Coinres, che di euro ogni anno ne costa 10.000.000.

Ci saremmo attesi- a dire il vero- qualche esplicito riferimento a questo aspetto dei costi della politica: ma forse o ci eravamo distratti o ne hanno parlato quando purtroppo non eravamo presenti.

Certo non si va ancora alle proposte analitiche e ai progetti: ci sono una serie di schede con indicazioni generiche e quindi condivisibili. Ma è già una buona partenza.

Per la grande maggioranza sono persone, pur avendo, in certi casi, preferenze e storie politiche, sostanzialmente estranee agli schieramenti politici tradizionali.

"Laboratorio B, che - ci dice Angelo Puleo - sta per cittadini che si sono stancati di essere considerati di serie B; LaboratorioB come lato B del vecchio disco in vinile, laddove il lato A riportava il motivo "tormentone", mentre quello B riporta la musica per i colti e gli appassionati: e via dicendo".


Interventi inevitabilmente frammentari, talvolta di semplice denuncia, ma che denotano una voglia di dire basta, di far irrompere nell'agòne della politica figure sociali che soprattutto negli ultimi anni, hanno via via delegato agli eletti nelle istituzioni, la gestione della cosa pubblica con risultati, a ben vedere, disastrosi.
Vogliono diventare protagonisti; vogliono tornare a fare politica in prima persona, visto la qualità troppo scadente, e lo dicono senza mezzi termini, della rappresentanza politica.

Faranno senz'altro una lista civica, avranno un candidato a sindaco.

Ecco: tra le domande e gli interrogativi qualcuno sia pure implicitamente esprime qualche dubbio: non sarà questo nuovo movimento il cavallo di Troia per veicolare qualche candidatura? ed è per questo che diverse domande si appuntano su questo aspetto.

Se dobbiamo dire la nostra, non pensiamo che questo aspetto in questa fase sia particolarmente importante: riuscire a coinvolgere e mettere assieme in una tiepida domenica mattina, nell'impegno politico tante persone perbene che, stanche di subire una città a misura di Coinres, vogliono diventare protagonisti, è la cosa più bella che a Bagheria in questa domenica potesse accadere.

Queste donne e questi uomini che sono ingegneri, architetti, geologi, geometri, ragionieri, odontotecnici, studiosi, ricercatori, commercianti, imprenditori, artigiani, studenti, insegnanti, psicologi, pensionati, domenica ci hanno offerto una speranza: coltiviamola.

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