Liste civiche o di partito? Contano gli uomini - di Tommaso Impellitteri

Liste civiche o di partito? Contano gli uomini - di Tommaso Impellitteri

Politica
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Riceviamo e pubblichiamo. Qualche tempo fa, il Gruppo Civico Noi Cittadini propose - e continua a proporre, attendendo dei riscontri- la sottoscrizione di un accordo politico che vedesse tutti, compresi i partiti,

mettere ai primi posti dei rispettivi programmi queste tre specifiche grandi questioni: Rifiuti, Acqua e Vivibilità del Territorio. Ovviamente, alla voce Vivibilità del territorio rientrano le prime due; e però, vista la gravissima situazione attuale, vengono messe al primo posto, meritando priorità e attenzione assolute.

Si riuscirà a trovare quest'accordo, pur conservando ognuno la propria identità?

Certo, se i protagonisti- "vecchi" e "nuovi"- di una politica vecchia e logora, in particolare quelli che hanno, di fatto, provocato e provocheranno un disastro economico a totale carico e discapito dei cittadini che pagano, si mettessero, una buona volta, da parte, insieme con quelli che, senza apparentemente, compromettersi, li sostengono e/o li manovrano e/o condizionano, si potrebbe forse aprire per questa Città una speranza, una prospettiva realmente nuova, realmente diversa.

Vi sarà, intanto all'interno dei partiti, questa capacità di comprendere gli errori commessi, di cancellare i disegni politici miopi fatti di sclerotizzati egoismi e di gretti individualismi, di guardare, con occhio limpido e libero da meschini interessi e da malcelate ambizioni, al vero senso della politica come servizio per il bene comune di tutti i cittadini; e dunque di liberarsi da "vecchi" e "nuovi" personaggi, che hanno fatto e fanno e vogliono fare politica ancora con quei criteri devastanti, con una totale incapacità progettuale, una superficialità e un pressappochismo nel pensare e nell'agire, una mancanza di rigore etico e di coerenza morale, ormai insopportabili e degradanti per tutta la comunità?

D'altra parte, il proliferare di liste civiche, che magari rimarranno solo annunciate, non è forse frutto della scarsa credibilità della politica così come svolta dai partiti, da tutti i partiti, senza alcuna distinzione?

La corsa ai "privilegi" e l'esercizio del "profitto personale", per quanto denunciato dai fatti, paiono purtroppo essere diventati, con poche eccezioni, l'interesse primario, a tutti i livelli, coniugato in diverse forme e in diversi ambiti, e l'unico scopo, l'unico obiettivo dell'amministratore impropriamente detto politico.

Vi sono garanzie che sia o sarà più facile un'amministrazione con soggetti proposti dalle liste civiche?

In proposito, non si può non manifestare una seria perplessità dovuta al fatto che, per come i fatti paiono evidenziare, la stessa società civile (con tutte le sue- vere o presunte- liste) non pare voglia presentarsi o organizzarsi con un fronte, in qualche modo, unico nei progetti, nella direzione evidenziata all'inizio di questa nostra riflessione.

Una politica con le liste civiche potrebbe essere tutta una incognita e come tale col rischio che si possano riprodurre e ripetere identiche lotte di sterile potere per conseguire solo sistemazioni e privilegi, con un semplice e rovinoso meccanismo di "sostituzione" di alcuni con altri.

E ancora: si ha l'impressione che per molti l'amministrare sia, in fondo, una realtà semplice, da poter affrontare senza una rigorosa preparazione, professionale, culturale, morale, "navigando a vista" e cercando di barcamenarsi tra i problemi dell'oggi dei cittadini, favorendo ora questo, ora quello, sfruttandone i bisogni, simulando e nascondendo la verità, senza la decisa volontà di "costruire", secondo una prospettiva più generale, un futuro migliore per il domani della comunità, affrontando, con dignità e coraggio, magari il rischio dell'impopolarità dell'oggi.
Ma così non è, se fatto seriamente e con responsabilità; anzi, è un milione di volte più pesante e più impegnativo. Ma quanto più nobile e capace di "cambiarci" in meglio, come singoli, perciò come comunità!

Ci saranno giovani così capaci? Noi riteniamo, anzi si è certi, che ve ne siano tanti!

E i non più giovani e i "matusa" vorranno ancora spendersi, ben consci del gran peso e delle difficoltà ma credendo nella possibilità di un reale cambiamento grazie all'energia di giovani, senza cedere all'indifferenza, al "disfattismo", alla passività della mente e dello spirito che sono o possono essere di fatto un cattivo esempio (con le ovvie ricadute) per i nostri stessi giovani?
Noi Cittadini non vogliamo tirarci indietro, vogliamo continuare a restare sul campo. Vi siamo già scesi da parecchio tempo. E vi è spazio per quanti, con noi, vogliono condividere idee, propositi e impegni, nello spirito del servizio gratuito al bene comune di questa Città e con la ferma volontà di realizzare una democrazia sempre più partecipata.

Noi Cittadini di Bagheria

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